L’Ilva lancia l’allarme sui danni reputazionali e finanziari legati allo sciopero e alle manifestazioni organizzate dalla Fiom presso lo stabilimento di Genova negli ultimi tre giorni. La temporanea interruzione delle attività della fabbrica, infatti – sottolinea un comunicato dell’azienda siderurgica – oltre a compromettere la reputazione di ILVA, in particolare verso i clienti internazionali con cui negli ultimi mesi sono stati siglati importanti contratti di fornitura, sta causando perdite finanziarie, stimate in circa 6 milioni di euro per le tre giornate di fermo della fabbrica.
Queste perdite di fatturato – si legge sulla nota – ad oggi corrispondono all’ammontare delle risorse finanziarie necessarie per gli investimenti sulla linea 4 di zincatura del sito industriale di Genova, sui quali, alla luce dei fatti accaduti in queste ore, l’Azienda valuterà come procedere.
L’eventuale protrarsi del fermo anche nella giornata di domani potrebbe, inoltre, compromettere il funzionamento della fabbrica di Novi Ligure, e in particolare del decatreno, causando, di conseguenza, ulteriori danni al Gruppo, già sotto pressione a causa delle difficoltà interne e della debolezza del settore.
L’Ilva segnala, infine, che le manifestazioni in corso stanno impedendo alle chiatte, da giorni in stato di attesa presso le banchine del porto, di procedere con l`attività di scarico e carico di ingenti quantità di prodotti destinati alla lavorazione e all`esportazione.
Per queste ragioni, pur nel rispetto del diritto di sciopero dei lavoratori e delle scelte delle diverse sigle sindacali, la Società auspica che non venga ulteriormente ostacolato il normale svolgimento delle attività industriali dello stabilimento.