“O Repubblica o il caos”. E’ questa una delle celebri frasi icastiche di Pietro Nenni, il leader socialista del dopoguerra ed uno dei padri fondatori dei nostri ordinamenti democratici. Nenni pronunciò (o scrisse) queste parole alla vigilia del referendum istituzionale (monarchia versus repubblica) del 2 giugno 1946. Allora, nessuno avrebbe pensato che settant’anni dopo il tono ultimativo di quell’espressione sarebbe stato copiato – niente meno – che dalla Confindustria, il 1° luglio scorso, a Milano in occasione della consueta presentazione degli ‘’Scenari economici’’. In sostanza, secondo l’autorevole Centro Studi della Confindustria (CSC) l’antica considerazione (minaccia?) di Nenni potrebbe essere aggiornata così: ‘’O il SI nel referendum d’autunno o il caos’’. E noi – parafrasando Marc’Antonio che commemora Cesare – potremmo aggiungere che ‘’Bruto (il CSC, ndr) è un uomo d’onore’’.
Cosi’ Giuliano Cazzola, in un intervento scritto per il Bollettino Adapt, introduce l’analisi –decisamente critica- sull’inedito endorsement di Confindustria nei confronti del referendum costituzionale di ottobre. Un assist che, spiega Cazzola, ricorda da vicino anche la cosiddetta ‘’Confintesa’’, vale a dire il patto tra Confindustria, Confagricoltura e Confcommercio che tra il 1956 e il 1958 punto’ a rafforzare il fronte liberale nel parlamento italiano. (leggi tutto)