Per il rilancio di Alitalia “servono investimenti, non licenziamenti”. Lo sostiene il segretario nazionale della Filt-Cgil, Nino Cortorillo, secondo cui “l’incapacità di Alitalia, dopo mesi di ripetuti annunci, di presentare, prima al governo e dopo al sindacato, un piano industriale, è la dimostrazione della grave situazione in cui versa l’azienda e ciò è estremamente preoccupante. Si è finto di avere un piano industriale che non era conosciuto da una parte degli stessi azionisti”.
La compagnia aerea, sottolinea il sindacalista, “ha la necessità assoluta di un futuro industriale, di una netta scelta sul mercato dove operare, di coesione e investimenti da parte degli azionisti e di sapere dentro quale alleanza si agisce in un mercato globale. Il governo deve valutare che ruolo la compagnia debba assolvere nell’interesse del paese, anche introducendo regole che impediscano la concorrenza sleale”.
Alitalia, aggiunge Cortorillo, “è un’impresa fondamentale nel trasporto aereo e non potrà essere accettabile che sia sempre il lavoro a pagare il prezzo più alto. Ne è dimostrazione il fatto che il taglio occupazionale e delle retribuzioni finora non ha risolto nessuna crisi”.