Dopo il ‘’caso Pompei’’, sollevato dal sovrintendente del sito archeologico, Massimo Osanna con una intervista al Corriere della Sera, Il Diario del lavoro ha chiesto a Massimo Battaglia, segretario della Confsal Unsa, la sua ‘’versione dei fatti’’. Battaglia respinge le accuse ai sindacati, e spiega di essere in attesa di parlare della questione direttamente col ministro Franceschini. Nel frattempo, chiede ‘’rispetto’’ per il suo sindacato.
Rispetto in che senso, Battaglia?
Rispetto per la democrazia, per la quarta forza sindacale, per quei lavoratori che hanno scelto un altro sindacato. Non siamo nati stamattina, abbiamo una storia di oltre 60 anni e la Costituzione e l’Aran ci certifica. La mia organizzazione è anche il primo sindacato in alcuni ministeri come la Giustizia, il Tesoro, Esteri. Inoltre da parte di alcuni media c’è un attacco specifico al sindacato.
Ad esempio?
Addirittura qualche giornale afferma che siano stati gli stessi lavoratori a causare danni alle strutture di Pompei. Ma per dire questo bisogna avere delle prove. Poi, se ci sono delle irregolarità, io credo che questo sia materia della magistratura ed è giusto che chi ha commesso illeciti paghi. Io non difendo un delinquente. Ma mi chiedo dove i giornali prendano certe notizie. Poi, se a Pompei ci sono dei problemi, parliamone. Noi siamo disponibili, purtroppo non cosi’ altri.
Ma sul caso della caduta del muretto di una domus, possibile che non ci sia stato nessuno a controllare?
I lavoratori hanno fatto una assemblea alla quale hanno partecipato anche gli addetti alla vigilanza e alla custodia. Il sovrintendente Osanna ha messo del personale amministrativo a fare un lavoro che non gli compete, con il risultato che se un turista sale su una statua o su un muretto e si rompe, nessuno gli può dire niente perché quel funzionario non ha la titolarità di intervenire. È anche un problema di sicurezza. E l’esposto presentato ai carabinieri dice proprio questo.
Secondo Osanna, è antisindacale far svolgere mansioni superiori ai funzionari, non inferiori.
Ma non è così. In un Paese normale, se il sindacato fa una assemblea, quel giorno ci sarà un afflusso di personale diverso e ci si regola di conseguenza. Succede in tutti gli uffici d’Italia. Ma non per questo si può mettere alla vigilanza chicchessia. Questo è grave.
In particolare Osanna ha detto che il giorno dopo l’assemblea è “casualmente” crollato il muro di una domus. Alla domanda se era una coincidenza ha risposto che c’è una indagine in corso. Come interpreta queste parole?
La calunnia, come diceva Rossigni nel Barbiere di Siviglia, è un venticello. Sicuramente il sovrintendente è stato molto sottile. Ma se c’è stato un impiegato dello Stato che ha commesso un reato la mia risposta è che deve andare in galera. Su questo non c’è ombra di dubbio.
Ma avete convocato l’assemblea il 26 gennaio per ripicca a Osanna?
Assolutamente no. Noi siamo stati e stiamo alle regole.
Osanna vi aveva anche chiesto di differire l’assemblea alle tre del pomeriggio dalle nove del mattino. Perché non avete accettato?
L’orario del lavoratore pubblico è solitamente dalle 8:00 alle 14:00. Mi deve dire quando si dovrebbe fare una assemblea. Le ore di assemblea sono sancite dai contratti. Non deve essere un datore di lavoro a dirmi a che ora devo fare l’assemblea.
A essere precisi non era un ordine o richiesta, ma una “preghiera”, cioè una sorta di cortesia…
Ma se si chiede di non fare l’assemblea dalle 9:00 alle 10:00 e farla di pomeriggio, sapendo bene che la stragrande maggioranza dei dipendenti va a casa perché finisce alle 14:00…
Cosa ne pensa dell’assemblea, a detta di Osanna a “sorpresa”, che avete convocato al suo arrivo nel 2014, quando lui non era sede? Nell’intervista al Corriere, Osanna ha precisato che corse a Pompei, vide i turisti fuori, quindi strappò le chiavi dalla tasca del custode e fece entrare le persone. Insomma, come mai questo benvenuto?
Io non vado dietro a queste battute. Credo molto al valore delle istituzioni e ognuno dovrebbe fare sufficientemente bene il proprio mestiere e basta.
Ma l’avete fatta o no questa assemblea a “sorpresa”?
Non esistono le assemblee a sorpresa. Le assemblee sindacali vengono autorizzate dai datori di lavoro, dopo che il sindacato ne fa richiesta. C’era una regolare autorizzazione e comunque chiederla la mattina per la mattina sarebbe stato ovviamente irregolare.
Quindi l’ha autorizzata Osanna?
Lui o su sua delega un suo funzionario. Ma di norma le autorizza il responsabile della struttura.
La sorpresa quindi al massimo l’ha fatta il suo funzionario…
Di sicuro so che non c’è nessuna assemblea non autorizzata, anche perché diventerebbe un “reato”.
La ringrazio per aver chiarito la logica degli eventi
Purtroppo la logica in questo Paese non esiste, ti prendono per matto.
Emanuele Ghiani