Diventa legge il Jobs Act per le 2,5 milioni di partite Iva. Il Senato ha dato il via libera definitivo al ddl sul lavoro autonomo in terza lettura dopo la prima approvazione nel novembre dell’anno scorso e l’approvazione della Camera meno di due mesi fa.
Il provvedimento, composto da 25 articoli, contiene diverse novità per l’ordinamento italiano sul lavoro degli autonomi non imprenditori come la disciplina dello smart-working, la Dis-coll permanente e l’estensione della maternità.
Tra le principali novità della legge, viene per la prima volta disciplinato in Italia lo smart working, il “lavoro agile” che si basa su “fasi, cicli e obiettivi” senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro. Il lavoratore “agile” potrà essere a tempo determinato o indeterminato, avrà il diritto alla stessa retribuzione del lavoratore tradizionale e alla fissazione dei periodi di riposo e disconnessione. Gli orari di lavoro massimi saranno gli stessi previsti dai contratti nazionali.
Diventano abusive le clausole contrattuali che prevedono pagamenti con termini superiori ai 60 giorni dalla data di emissione della fattura o che consentono modifiche unilaterali del contratto da parte del committente. Le rescissioni dovranno essere comunicate con “congruo preavviso”.
I professionisti possono sfruttare le invenzioni sviluppate nell’ambito del lavoro svolto “salvo il caso in cui l’attività inventiva sia prevista come oggetto del contratto di lavoro e a tale scopo compensata”.
In caso di gravidanze, malattie o infortuni i contratti di collaborazione possono essere sospesi senza corrispettivo fino a 150 giorni. Il lavoratore potrà indicare un sostituto di sua fiducia in possesso dei necessari requisiti professionali.
La legge attribuisce una delega al governo per aumentare le tutele in caso di malattia e maternità degli iscritti alla gestione separata dell’Inps. Prevista la possibilità di aumentare fino a 0,5 punti l’aliquota aggiuntiva.
Congedo parentale di sei mesi entro i primi tre anni di vita del bambino con un’indennità pari al 30% del reddito di lavoro percepito ed assoggettato alla contribuzione maggiorata. I trattamenti economici non possono complessivamente superare tra entrambi i genitori il limite complessivo di sei mesi.
Dal 1 luglio 2017 diventa permanente l’indennità di disoccupazione Dis-Coll per collaboratori coordinati e continuativi e per quelli a progetto. L’indennità viene estesa anche agli assegnisti e ai dottorandi di ricerca con borsa di studio. Per finanziare gli assegni viene previsto un aumento dell’aliquota contributiva dello 0,51 per cento.
Diventano integralmente deducibili le spese per formazione, fino a 10.000 euro, e quelle sostnute per l’orientamento professionale fino a 5.000 euro. Deducibilità integrale anche per gli oneri sostenuti per la garanzia contro il mancato pagamento delle prestazioni di lavoro autonomo.
I lavoratori autonomi sono equiparati alle piccole e medie imprese ai fini dell`accesso ai piani operativi regionali e nazionali a valere sui fondi strutturali europei.