“Apprendiamo da agenzie di stampa – ha sottolineato il segretario nazionale Fiom-Cgil Rosario Rappa – che i commissari straordinari avrebbero chiesto alle due cordate in corsa per l’aggiudicazione dell’Ilva la possibilità di posticipare la vendita al 30 giugno 2018.”
Tale richiesta, per il sindacalista, è “un atto irresponsabile che rischia di far saltare il processo di recupero e rilancio dell’Ilva, compreso tutto il processo di risanamento ambientale. A tutt’oggi tale richiesta è incomprensibile.”
Solo qualche giorno fa – a margine di un incontro per la vertenza Aferpi – il ministro Calenda e la viceministro Bellanova avevano comunicato ai segretari generali di Fim, Fiom e Uilm l’aggiudicazione dell’Ilva entro maggio, confermando una convocazione preventiva dei sindacati per illustrare le risultanze dei commissari.
“È necessario a questo punto che il governo intervenga pesantemente sui commissari – precisa Rappa – lautamente retribuiti, affinché facciano il loro lavoro e portino a compimento il mandato per cui sono stati nominati, vale a dire la vendita dell’Ilva entro il 30 maggio 2017, così come previsto dal bando e ribadito dal ministro e dalla viceministro nell’incontro di mercoledì scorso. Se ciò non dovesse avvenire – avverte – si aprirebbe un rapporto conflittuale anche con il governo.”
“Non vorremmo che dietro il continuo slittamento della data di aggiudicazione – conclude il segretario – ci sia in realtà la volontà di continuare a gestire l’Ilva in amministrazione straordinaria in maniera “discutibile”, continuando a gestire appalti, acquisti, assunzioni e consulenze.”
Nel frattempo, è arrivata una nota dei commisari straordinari dell?iva che smentiscono la notizia “infondata” diffusa oggi da alcuni organi di informazione sul posticipo della vendita: “i tempi e le modalità attualmente fissati per l`espletamento della procedura per il trasferimento dei complessi aziendali non sono stati modificati“.