L’assemblea degli azionisti di Stellantis, in corso ad Amsterdam con il 72,4% del capitale presente, ha approvato con 66,9% voti a favore e 33% contrari il piano di remunerazione 2024, che include compensi e buonuscita dell’ex Ceo, Carlos Tavares.
Per il 2024 Tavares, che ha lasciato la carica di Ceo il primo dicembre, riceverà circa di 23 milioni di euro di compensi (-37% rispetto ai 36,5 milioni del 2023) e 12 milioni di buonuscita. Il presidente John Elkann invece ha incassato 2,8 milioni di euro rispetto ai 4,8 milioni del 2023.
Una notizia che non ha colto di sorpresa i sindacati, ma che di certo ha sollevato malumori.”Ancora una volta vengono premiati i manager e gli azionisti di Stellantis mentre i lavoratori continuano ad essere in cassa integrazione”, commenta il segretario nazionale della Fiom-Cgil, Michele De Palma. “Il 2025 probabilmente sarà ancora peggio del 2024 a livello di produzione, di ammortizzatori sociali e di occupazione. La proprietà si sta assumendo la responsabilità di approvare cospicue remunerazioni a chi ha portato al fallimento industriale e occupazionale di Stellantis”.
“Gli utili invece che arricchire ulteriormente manager e azionisti, dovrebbero essere utilizzati per gli investimenti in innovazione tecnologica, in ricerca e sviluppo e per aumentare il salario dei lavoratori.”, aggiunge sottolineando che la Fiom-Cgil ha lanciato una campagna per l’integrazione al reddito per le lavoratrici e i lavoratori sui cui salari pesano negativamente gli effetti della cassa integrazione. I”l presidente John Elkann deve assumersi le sue responsabilità verso le lavoratrici e i lavoratori italiani e presentare un piano industriale che rimetta al centro il lavoro e l’industria dell’auto. Il Governo non può più stare fermo, convochi il presidente John Elkann e le organizzazioni sindacali a Palazzo Chigi”.