A marzo 2025 l`indice di disagio sociale, il Misery Index calcolato dall’Ufficio studi Confcommercio, si è confermato a 9,6. Il dato è sintesi di una stabilizzazione sia dell`inflazione per i beni e i servizi ad alta frequenza d`acquisto (1,9%) sia, secondo le nostre stime, della disoccupazione estesa al 6,5%.
Rimane elevata l`incertezza sulle prospettive a breve. Se nel brevissimo periodo “non sembrano profilarsi modifiche sostanziali nelle dinamiche del mercato del lavoro e dell`inflazione, quanto accaduto sul versante dei dazi amplifica le incertezze sulle prospettive della nostra economia”. I timori di un rallentamento, già a partire dalla tarda primavera, degli andamenti produttivi “potrebbero determinare, già oggi, un peggioramento del sentiment di famiglie e imprese con effetti negativi sull`occupazione e di conseguenza sui consumi”.
I possibili effetti negativi di un rallentamento della crescita sull`occupazione rischiano di portare nella seconda parte dell`anno ad un ampliamento dell`area del disagio sociale, limitando ulteriormente le possibilità di recupero dei consumi.