È “Pace”, la parola più invocata e tradita di questi tempi, quella che quest’anno scandirà la sedicesima edizione di LibriCome. Gli organizzatori l’hanno scelta molti mesi fa, quando suonava come un auspicio; oggi suona più come un’utopia, in un mondo che sembra precipitare irresistibilmente verso la guerra, le guerre. “Pace oggi è la parola più lacerata, quella che è invecchiata più rapidamente sotto i nostri occhi”, osservano i tre curatori Marino Sinibaldi, Rosa Polacco e Michele De Mieri presentando il programma 2025: ma proprio per questo va ribadita, ripetuta, mai lasciata cadere.
Ormai da parecchie edizioni Libricome sceglie una parola chiave come tema conduttore. Ci sono state, anno dopo anno, Scuola, Lavoro, ma anche Terra, Libertà, Umanità; c’è stata l’edizione 2020, poi saltata per il covid, il cui tema era Coraggio, e immediatamente dopo, nel 2021, quella della rinascita, battezzata “Insieme”. In qualche modo, spiega Sinibaldi, “attraverso la scelta dei temi siamo riusciti a creare una sorta di diario pubblico dei tempi che stiamo vivendo, portando le domande che tutti abbiamo dentro e cercando le risposte nella cultura e nei libri’’. Un concetto che si esprime anche nel manifesto di questa edizione: da una piccola pila di libri in penombra si proietta la parola che tutto illumina, Pace.
Pace, dunque, percorrerà tutti i 116 eventi che si svolgeranno dal 21 al 23 marzo all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Nelle diverse sale si alterneranno oltre 300 tra scrittori, intellettuali, giornalisti, politici, artisti, italiani e internazionali. Gli ospiti stranieri sono come sempre l’occasione più preziosa di un festival che, fin dall’inizio, si è caratterizzato per la forte attenzione alla letteratura di altri paesi, ma che quest’anno assume un significato più profondo: ci saranno grandi scrittori israeliani e palestinesi, americani e russi, iraniani e canadesi, turchi e vietnamiti, britannici e francesi. Tra i tanti, l’iraniana Shirin Ebadi, premio Nobel per la Pace, il palestinese Sami al- Ajrami, che per mesi ha raccontato su Repubblica le sue cronache in diretta da Gaza, l’israeliano Eskhol Nevo, l’algerina Yasmina Kandra, il premio Pulitzer Viet Than Nguyen. Ci sarà il brasiliano Marcelo Rubens Paiva, fresco del premio Oscar al miglior film internazionale, ‘’Sono ancora qui’’, tratto dal romanzo sulla storia della sua famiglia. E naturalmente le grandi star della letteratura mondiale come Rachel Cusk, Emmanuel Carrere, Amitav Gosh, Nathan Thrall, Pankaj Mishra.
Di Pace parleranno i giornalisti che in questi anni hanno vissuto dal vivo la guerra, come Francesca Mannocchi, col suo documentario sull’Ucraina, o Luca Steinmann, unico inviato occidentale che ha raccontato il conflitto ucraino dalla parte russa del fronte. Ci sarà Nanni Moretti, che dialogherà con Sandro Veronesi sul terrorismo degli anni Settanta – l’attentato alle Olimpiadi di Monaco del 72, e anche quella fu una guerra- e ci saranno Zerocalcare e Diego Bianchi, ospiti fissi di LibriCome. E ancora, Gianrico Carofiglio e Melania Mazzuco, Paolo Nori e Francesco Piccolo, Nadia Terranova e Edoardo Albinati, Marcello Veronesi e Gad Lerner.
Ci saranno anche, ed è abbastanza una novità, diversi esponenti della scena politica nazionale: da Romano Prodi in dialogo con Massimo Giannini a Ernesto Maria Ruffini in coppia con Giovanni Floris, a Elly Schlein, a Giuliano Amato.
Sul tema della pace anche la mostra di Laika, l’esponente della street art romana che per la prima volta esporrà i bozzetti originali delle sue opere e sarà presente al festival con una performance dal vivo, e naturalmente sarà interamente dedicata alla pace la tradizionale ‘’maratona’’ finale della domenica sera.
Ma si cercherà in qualche modo anche la leggerezza: nella sezione ‘’Gli omaggi’’ si celebreranno i 250 anni della nascita di Jane Austen, con un dialogo tra la star del romance italiano Felicia Kinsgley, AlessandroPiperno ed Elena Stancanelli; si ricorderà Philip K. Dick con Nicola Lagioia ed Emanuele Trevi, Flannery O Connor con Luca Briasco, e si festeggerà il centesimo compleanno di Andrea Camilleri, con Giancarlo De Cataldo e Chiara Valerio. E ancora, ci sarà una istallazione dedicata alla poesia, i reading degli scrittori, il teatro e la musica rappresentati da Stefano Bollani, Ascanio Celestini e Alessandro Bergonzoni, i laboratori dedicati alle scuole guidati da Francesca Mannocchi, Valentina Gristina, Gaja Cenciarelli e Elena Battista.
Spiega l’assessore alla Cultura di Roma Massimiliano Smeriglio: “in un momento cosi difficile per l’umanità, cerchiamo di tenere assieme un tema di riflessione che è anche culturale e politico: le guerre intossicano, creano muri, bruciano case, e invece la letteratura, la conoscenza, la bellezza, costruiscono connessioni e ponti, mettendoci in relazione’’. Di ‘’responsabilità collettiva’’ alla pace parla anche Raffaele Ranucci, Ad di Musica per Roma, che produce il Festival: “crediamo che i libri possano essere strumenti potenti per comprendere e dialogare. LibriCome vuole essere un laboratorio di tutte le idee, l’occasione per riflettere assieme su come la cultura possa contribuire a un futuro più giusto e pacifico’’.
Nunzia Penelope
LibriCome, Festa del Libro e della Lettura
Di Michele De Mieri, Rosa Polacco e Marino Sinibaldi
Dal 21 al 23 marzo presso Auditorium Parco della Musica di Roma
Programma completo su Auditorium.com e su Instagram Libricome