Luci e ombre sul piano industriale di Menarini Bus. Ieri, al Mimit, si è tenuto un incontro di aggiornamento riguardante il progetto della nuova proprietà Seri Industrial per gli stabilimenti di Bologna e di Flumeri (Avellino) dal quale per i sindacati sono non poche le criticità emerse. A partire dalla situazione del sito di Bologna, per cui è stato sì definito positivamente l’accordo di gestione – tra riconversione dei lavoratori nell’ambito di ricerca e sviluppo, after sale e piano sociale per chi accederà alla pensione nei prossimi anni -, ma resta il tema delle assunzioni e delle stabilizzazioni: “Nella realtà – spiegano Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM – questo processo è ritardato e, anche numericamente, in linea con quanto comunicatoci nel corso dell’ultimo incontro”.
Anche per quanto riguarda il processo produttivo si riscontrano ritardi rispetto a quanto annunciato dalla proprietà: “Siamo molto lontani dall’obiettivo di raggiungere la soglia dei 5 bus al giorno. Anche i 4 obiettivi intermedi sono lontani. Questo perché ancora sussistono molti problemi in relazione alla catena di fornitura. Il numero di 500 bus da produrre nel corso del 2025 significa dovere raddoppiare l’attuale produzione”.
Al netto delle risorse riversate da Leonardo e Invitalia (azionisti usciti i primi e rimasti al 2% i secondi), al fine di sanare i buchi prodotti nella precedente gestione, sono stati confermati i 50 milioni di euro di investimenti da parte di Civitillo, ma ancora non è chiaro come e quando verranno utilizzati. Per i sindacati, tuttavia, restano necessari “forti investimenti in formazione, organizzazione del lavoro e innovazione di ciclo produttivo”.
Infine il capitolo riguardante l’ingresso nell’assetto societario del gruppo cinese Geely, sul quale sussistono ancora elementi di indeterminatezza. L’azienda ha affermato che l’accordo vincolante è stato siglato, ma non ancora gli accordi commerciali. “Questo sta determinando una situazione ancora di incertezza – denunciano i sindacati -e, soprattutto, di nebulosità rispetto al piano industriale. Su questo elemento è necessario che il Governo agisca il proprio ruolo nei confronti della proprietà a fronte della scelta che ha compiuto nei mesi scorsi per quanto riguarda il cambio degli assetti societari”.
L’incontro si è chiuso con la dichiarata necessità di proseguire il confronto con Menarini Bus anche a livello istituzionale. Nei prossimi giorni si terranno le assemblee nei due stabilimenti di Bologna e Flumeri (Avellino) per informare i lavoratori.