Nel 2022 la retribuzione lorda annua per dipendente, ricondotta ad anno intero e tempo pieno, è pari in media a 37.302 euro, ma le lavoratrici dipendenti guadagnano 6mila euro in meno dei lavoratori (33.807 euro contro 39.982). È quanto emerge da un report dell’Istat.
Una differenza che si rileva anche anche con riferimento alla retribuzione media oraria che pari a 16,4 euro nel mese di ottobre, vede le donne retribuite di circa un euro in meno rispetto ai colleghi uomini (rispettivamente 15,9 e 16,8 euro). Il differenziale retributivo di genere (Gender Pay Gap), calcolato come differenza percentuale tra la retribuzione oraria media di uomini e donne rapportata alla retribuzione oraria degli uomini, nel 2022 è pari al 5,6%. Sorprende (ma non troppo) che il Gender Pay Gap sia più marcato tra i laureati (16,6%, un valore circa triplo di quello medio) e tra i dirigenti (30,8%).
Nel dettaglio, la retribuzione annuale risulta massima, pari a 38.760 euro, nel comparto dell`Industria in senso stretto e raggiunge il valore minimo di 32.202 euro nel settore delle Costruzioni. Nelle unità economiche a controllo pubblico (controllo economico prevalente di tipo pubblico) la retribuzione lorda annua è pari a 39.670 euro e in quelle a controllo privato (controllo economico prevalente di tipo privato) è di 36.034 euro.
Complessivamente, i giovani under 30 guadagnano il 36,4% in meno rispetto agli over 50 (con differenziale retributivo di genere 38,5% tra gli uomini, 33,3% tra le donne) e i lavoratori con contratto a tempo determinato percepiscono il 24,6% in meno di chi ha un contratto a tempo indeterminato.
Livelli retributivi medi particolarmente elevati caratterizzano il settore delle Attività finanziarie e assicurative (25,9 euro l`ora), mentre i più bassi si registrano in quello dei servizi di alloggio e di ristorazione (10,9 euro).
Tra i lavoratori dipendenti, il 10% che guadagna di meno viene retribuito al massimo con 8,8 euro l`ora, mentre il 10% che guadagna di più supera i 26,6 euro.
Il report segnala che il 10,7% dei dipendenti è a bassa retribuzione oraria, i cosiddetti low-wage earners. A livello europeo i low-wage earners, ossia i dipendenti a bassa retribuzione oraria, sono definiti come coloro che hanno una retribuzione oraria uguale o inferiore ai due terzi del valore mediano nazionale. Nel 2022, in Italia, tale soglia corrisponde a 8,9 euro l`ora.
L`incidenza dei dipendenti a bassa retribuzione è pari al 10,7%, è più alta tra le donne (12,2% contro 9,6% degli uomini), i giovani (fino a 29 anni, 23,6%) e i dipendenti con titolo di studio inferiore al diploma (18%); quote decisamente elevate si osservano anche tra chi esercita professioni non qualificate (33,3%) e tra chi lavora nelle attività commerciali e nei servizi (17,5%).
La percentuale più bassa di low-wage earners si rileva tra i dipendenti delle Professioni intellettuali e scientifiche (1,3%) e tra i Dirigenti (1,7%), tra i dipendenti con livello di istruzione terziaria (3,3%) e tra gli ultra cinquantenni (7,2%).