Nelle due giornate di trattativa appena concluse a Torino con Cnhi, Ferrari, Iveco e Stellantis si è entrati nel merito delle richieste sindacali di rinnovo del biennio economico 2025-2026 del contratto collettivo specifico di lavoro. I sindacati chiedono un aumento della paga base dell`8,8%, un premio di risultato e i lavori della commissione inquadramento.
Sulla paga base, riferiscono Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr, in linea di principio le aziende si sono dette pronte a riconoscere i soli aumenti giustificati dalle dinamiche inflattive, dando però una interpretazione diversa da quella sindacale su alcuni punti dirimenti. Sul premio ci si è riservati un confronto specifico con ciascuna azienda a valle della comunicazione dei risultati del 2024. Infine, sulla commissione inquadramento è emersa la disponibilità a discutere solo un impianto sperimentale in vista del rinnovo anche della parte normativa nel 2027.
E’ stato poi fissato il calendario degli incontri per affrontare tutti gli argomenti: il 4 febbraio da Iveco e il 7 febbraio da Cnhi saranno comunicati alle sole segreterie nazionali i risultati del 2024 per il premio di risultato da erogare a febbraio 2025, con parallela convocazione degli Rsa nelle unità produttive. L’11 febbraio alle 15 riprenderà a Torino la trattativa con Cnhi e Iveco sulla commissione inquadramento, mentre lo stesso tema sarà affrontato il 12 febbraio alle 9.30 con Stellantis. La sessione successiva si terrà a Torino il 25 febbraio alle 15 e il 26 febbraio alle 9.30 rispettivamente con Iveco e con Cnhi sul tema premio di risultato. E’ prevista una medesima sessione di confronto con Stellantis a Torino il 10 marzo alle 15 e l’11 marzo alle 9.30. La stessa riunione sarà in ogni caso preceduta dalla comunicazione alle segreterie nazionali dei risultati del premio da erogare ad aprile.
Con Ferrari non sono previsti confronti su inquadramento e premio, perché gli stessi sono oggetto di accordo a livello territoriale. I risultati del premio Ferrari saranno comunicati a febbraio, mentre il pagamento avverrà a aprile. “Nel complesso – dicono le categorie – abbiamo colto una disponibilità di principio al confronto da parte aziendale, ma una preoccupante distanza di merito sui singoli temi, che speriamo si possa ridurre nelle prossime sessioni di trattativa”.