Sospesa la procedura di licenziamento collettivo per i 173 lavoratori di Giano Srl del Gruppo Fedrigoni. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, la sottosegretaria con delega alle crisi di impresa, Fausta Bergamotto, i rappresentanti della Regione Marche, Comune di Fabriano, azienda e sindacati hanno sottoscritto un accordo che blocca la procedura che sarebbe scattata il 18 dicembre prossimo.
Secondo quanto riferito da una nota del Mimit, durante l’incontro i vertici del Gruppo Fedrigoni, hanno confermano la cessazione dell’attività produttiva di Giano Srl entro il 31 dicembre 2024, decisione che ha comportato 195 esuberi diretti, scesi poi a 174, ma hanno ribadito a più riprese la volontà di proseguire le attività nel territorio delle Marche, che resta centrale nel suo piano industriale e confermando ulteriori investimenti.
Dopo un lungo e proficuo confronto, le parti hanno confermato come prioritaria la tutela dei lavoratori e la riduzione al minimo degli impatti sociali per il territorio marchigiano. Per il 2025 verrà richiesto un anno di cassa integrazione guadagni straordinaria per tutti i dipendenti coinvolti, esclusi coloro che abbiano accettato offerte da parte di altre società del Gruppo Fedrigoni. Nell’accordo sono previsti infatti anche prepensionamenti, ricollocazioni e creazione di nuovi posti di lavoro. Da parte loro le organizzazioni sindacali si impegnano a sospendere tutte le iniziative legate allo stato di agitazione messe in atto finora.
La vertenza proseguirà ora a livello regionale ed entro il 17 dicembre le parti si riconvocheranno. Nel frattempo, le parti si impegnano a supportare soggetti industriali credibili che dovessero manifestare la volontà di sviluppare iniziative produttive con ricadute occupazionali positive nella zona di Fabriano, rientrante nell’area di crisi industriale complessa A. Merloni, valorizzando gli asset produttivi non più di interesse per il Gruppo Fedrigoni.