La CISL e La CISL Funzione pubblica presenti al tavolo convocato dal Ministro Orazio Schillaci presso il Ministero della Salute giudicano positivamente ed estremamente importante il confronto sui temi della Legge di Bilancio e, più in generale sui problemi della sanità che si è posto in continuità, così come richiesto dalla CISL con il vertice di palazzo Chigi dei giorni scorsi. E’ quanto sottolinea in una nota congiunta la Confederazione di via Po.
“La CISL nel suo intervento – sottolineano in una nota congiunta i sindacati Fp Cisl e Cisl – ha valorizzato lo sforzo attuale per consolidare il fondo sanitario nazionale con lo stanziamento di ulteriori 2,3 mld/€ e per la volontà di proseguire nel rafforzamento dello stesso arrivando già nel 2026 a conseguire l’obiettivo di circa 140 mld/€ a compensazione dei gravissimi tagli lineari occorsi nel passato”.
Per la CISL e la FP CISL è urgente “allocare preliminarmente le risorse previste su aspetti di particolare criticità del sistema fra i quali il taglio alle liste di attesa, la medicina territoriale, senza perdere di vista temi importanti fra i quali la prevenzione, la sanità ospedaliera e l’emergenza urgenza. Occorre adesso un colpo di reni per affrontare di petto le questioni legate al personale, ad iniziare dal superamento degli attuali limiti ai tetti di spesa per le assunzioni, tarati su regole ormai obsolete, al fine di colmare le attuali gravi carenze di organico”.
“Serve poi una diversa politica di riconoscimento economico del lavoro fatto dai professionisti della sanità per cui occorre al più presto rinnovare i contratti collettivi nazionali per la tornata negoziale 2022-2024sia del comparto, per il quale sono in corso le trattative in ARAN, sia emanando gli atti di indirizzo per i medici della dipendenza, degli specialisti ambulatoriali e dei medici di medicina generale per poi programmare la prossima sessione negoziale 2025/27.”
“Occorre inoltre al più presto superare anche il limite ai tetti di spesa dei fondi per il salario accessorio eliminando i vincoli imposti dall’articolo 23 comma 2 della Legge Madia e liberare, così, risorse utili alla valorizzazione del lavoro e la formazione dei professionisti del settore.”
In chiusura CISL e FP CISL hanno auspicato il pieno coinvolgimento del Governo “sia per la redazione del prossimo piano sanitario nazionale ormai scaduto da tempo che per offrire un contributo utile all’impostazione dei decreti attuativi in materia di dotazioni organiche, così come sarà opportuno continuare a rafforzare le misure per contrastare le aggressioni in sanità”.