“La dichiarazione del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, sulla manifestazione dentro lo stabilimento Leonardo di Torino, alimenta solo polemiche politiche, oltre a confondere i luoghi dell’accaduto”. Cosi una nota della Fiom, in risposta a un post che il ministro della Difesa ha pubblicato oggi sui social.
“Chiediamo – afferma la nota Fiom- che in osservanza della nostra legislazione vigente, che vieta espressamente la vendita di armi a Paesi coinvolti in scenari di guerra, venga chiarito definitivamente da parte del Ministro che l’Italia non vende armi a Paesi come Israele coinvolti in scenari di guerra. Anche per uscire dall’ambiguità nei confronti dell’opinione pubblica e dei lavoratori che la Fiom-Cgil rappresenta”.
Nel post, il ministro della Difesa affermava che “dei sedicenti manifestanti pro Palestina, sono entrati negli uffici di Leonardo Aeronautica in corso Marche a Torino e stanno distruggendo ed imbrattando. Negli uffici era in corso un’importante riunione anche con personale della Difesa. Queste persone vanno trattate per ciò che sono, pericolosi eversivi, e non vezzeggiati come è accaduto a Bologna. I delinquenti non hanno colore politico, sono delinquenti e basta”.