AUDIZIONI INFORMALI
Giovedì 7 novembre 2024.
Audizione informale di rappresentanti della Conferenza dei rettori delle Università italiane (CRUI), del Consiglio Universitario Nazionale (CUN) e del Consiglio nazionale degli studenti universitari (CNSU) nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 2119, di conversione del decreto-legge n. 160 del 2024, recante disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’audizione informale è stata svolta dalle 10.30 alle 11.05.
Audizione informale di rappresentanti di rappresentanti di LINK – Coordinamento universitario, di Primavera degli studenti, dell’Unione degli Universitari (UDU) e di Azione universitaria nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 2119, di conversione del decreto-legge n. 160 del 2024, recante disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’audizione informale è stata svolta dalle 11.05 alle 11.40.
Audizione informale di rappresentanti di #Inclusione Donna nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 2119, di conversione del decreto-legge n. 160 del 2024, recante disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’audizione informale è stata svolta dalle 11.40 alle 11.50.
Audizione informale di rappresentanti di Confcooperative Fedagripesca nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 2119, di conversione del decreto-legge n. 160 del 2024, recante disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’audizione informale è stata svolta dalle 11.50 alle 12.05.
Audizione informale di Alessandra Nardini, assessore Regione Toscana all’istruzione, formazione professionale, università e ricerca, lavoro, relazioni internazionali e politiche di genere nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 2119, di conversione del decreto-legge n. 160 del 2024, recante disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’audizione informale è stata svolta dalle 12.05 alle 12.25.
AUDIZIONI INFORMALI
Mercoledì 6 novembre 2024.
Audizione informale di rappresentanti di CGIL, CISL, UIL e UGL nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 2119, di conversione del decreto-legge n. 160 del 2024, recante disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’audizione informale è stata svolta dalle 14.40 alle 15.30.
Audizione informale di rappresentanti di GILDA-UNAMS e USB nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 2119, di conversione del decreto-legge n. 160 del 2024, recante disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’audizione informale è stata svolta dalle 15.30 alle 15.45.
Audizione informale di rappresentanti di Confindustria Accessori Moda, CNA Federmoda e Confartigianato Imprese nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 2119, di conversione del decreto-legge n. 160 del 2024, recante disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’audizione informale è stata svolta dalle 15.45 alle 16.05.
Audizione informale di rappresentanti di ANP (Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola), ARTeD (Associazione ricercatori a tempo determinato) e ANIEF (Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori) nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 2119, di conversione del decreto-legge n. 160 del 2024, recante disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’audizione informale è stata svolta dalle 16.05 alle 16.25.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.25 alle 16.30.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 6 novembre 2024. — Presidenza del presidente Walter RIZZETTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Durigon.
La seduta comincia alle 14.
Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027.
C. 2112-bis Governo.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Relazione favorevole).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 30 ottobre 2024.
Walter RIZZETTO, presidente, ricorda che la Commissione è chiamata oggi a concludere l’esame, ai sensi dell’articolo 120, comma 3, del Regolamento, del disegno di legge C. 2112-bis, recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e il bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027, per le parti di propria competenza.
Avverte che, per prassi, la pubblicità dei lavori delle sedute in sede consultiva per l’esame di disegni di legge di bilancio è assicurata anche mediante l’attivazione dell’impianto audiovisivo a circuito chiuso.
Avverte, inoltre, che sono state presentate tre proposte emendative alle parti del disegno di legge di competenza della Commissione. Chiede quindi al relatore, onorevole Volpi, e al rappresentante del Governo di esprimere il proprio parere sulle proposte emendative presentate.
Andrea VOLPI (FDI), relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti Soumahoro 2112-bis/XI/24.1 e Scotto 2112-bis/XI/30.1, nonché sull’articolo aggiuntivo Soumahoro 2112-bis/XI/34.01.
Il Sottosegretario Claudio DURIGON esprime parere conforme a quello del relatore.
La Commissione respinge l’emendamento Soumahoro 2112-bis/XI/24.1.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), nel chiedere al Governo un supplemento di riflessione sull’emendamento a sua prima firma 2112-bis/XI/30.1, osserva che in una fase come quella attuale di riflessione sulla natura del mercato del lavoro è necessario provvedere alla elaborazione di nuove soluzioni per aiutare la nuova generazione di ragazze e di ragazzi ad accedere ad un contratto a tempo indeterminato. Osserva che il superamento dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, e la conseguente possibilità di procedere a licenziamenti senza giusta causa, ha indebolito le tutele del contratto a tempo indeterminato. Inoltre, anche l’introduzione di nuove tipologie di contratti di lavoro precario ha ulteriormente colpito il contratto di lavoro a tempo indeterminato, che anziché porsi come la regola dei rapporti di lavoro rischia di divenire un’eccezione. Osserva che occorrono, quindi, misure a sostegno dei contratti a tempo indeterminato, facendo, a tal proposito, riferimento alla Spagna di Sanchez, dove il contratto a tempo determinato è stato reso meno conveniente di quello a tempo indeterminato. Con riferimento ai dati sull’occupazione, rileva che la Presidente Meloni ha dichiarato l’andamento estremamente positivo dei dati sull’occupazione, senza considerare che nell’ultimo trimestre sono stati superati dalla Grecia e che, in ogni caso, gran parte dei lavoratori versano in una condizione di precarietà, con un aumento dei contratti a tempo indeterminato tra i lavoratori con un’età superiore ai 55 anni. Evidenziando che il rischio a cui si va incontro è quello di un mercato del lavoro con barriere sempre più alte per i giovani – che dunque preferiscono andare all’estero – sottolinea che con la proposta emendativa presentata si propone di introdurre un contributo addizionale da applicare ai contratti di lavoro subordinato a tempo determinato, con una variazione percentuale crescente al ridursi della durata del contratto, al fine di disincentivarne l’utilizzo. Affermando di essere aperto ad una discussione con le forze di maggioranza sulla determinazione delle richiamate percentuali dei contributi addizionali, ritiene estremamente importante l’approvazione dell’emendamento presentato. Osserva che esso rappresenterebbe un messaggio importante per le nuove generazioni e che condurrebbe inoltre ad un incremento delle entrate previdenziali, tanto più importante in un contesto in cui si registrano pensioni sempre più basse e ritardate nel tempo. A tal riguardo, fa riferimento a due incidenti mortali sul lavoro avvenuti nella giornata di ieri in Irpinia e a Lecce, che hanno coinvolto due uomini rispettivamente di 65 anni e 72 anni caduti dalle impalcature. Ritiene non sia ammissibile che a quelle età si svolgano lavori così usuranti. In conclusione, invita, pertanto, ad un supplemento di riflessione sull’emendamento presentato, auspicando che il Governo possa cambiare il parere contrario formulato.
Il Sottosegretario Claudio DURIGON, associandosi alle considerazioni svolte dall’onorevole Scotto sull’età pensionabile che ritiene sia stata irragionevolmente prolungata dalla riforma Fornero, valuta come non sia questa la sede adatta per una discussione più ampia sul cambiamento di impostazione della disciplina vigente relativa ai contratti di lavoro.
Marco SARRACINO (PD-IDP), ricollegandosi alle considerazioni svolte dal collega Scotto, si dichiara sorpreso per il parere del rappresentante del Governo che immaginava maggiormente sensibile al tema della precarietà del lavoro. È questo un problema che non riguarda solo il Meridione, ma l’intero Paese. A tal riguardo, cita i dati recentemente pubblicati da Il Sole 24 Ore, secondo cui la Lombardia e il Veneto sarebbero in cima alla classifica delle regioni che presentano il più alto tasso di giovani under 35 che sono costretti a spostarsi per ragioni di lavoro. In conclusione, auspica che il Governo, dopo aver condotto su un binario morto la proposta di legge sulla riduzione dell’orario di lavoro presentata dal Partito Democratico e da altri gruppi di opposizione, possa riservare maggiore attenzione al tema della precarietà del lavoro.
Francesco MARI (AVS), intervenendo per sottoscrivere l’emendamento Scotto 2112-bis/XI/30.1, fa presente che le forze di maggioranza – pur comprendendo la gravità delle condizioni in cui versa il mercato del lavoro – preferiscono non adottare misure che possano far realmente fronte al problema della precarietà, limitandosi a proclami sul buon andamento dei dati sull’occupazione. Sostiene l’importanza di introdurre misure che possano attribuire maggiori vantaggi a chi stipula contratti a tempo indeterminato e aumentare i costi per chi invece sceglie contratti a tempo determinato. Ritiene che l’emendamento presentato dal Partito Democratico vada in questa direzione e ribadisce, pertanto, il suo sostegno al medesimo emendamento.
Dario CAROTENUTO (M5S) interviene, al pari del collega Mari, per sottoscrivere l’emendamento Scotto 2112-bis/XI/30.1, che ritiene sia da condividere in quanto volto all’introduzione di una misura che potrebbe essere efficace nella lotta al precariato. Osserva che non sono chiare le misure che il Governo e la maggioranza intendono intraprendere per far fronte al lavoro povero e precario. A tal riguardo, rileva che il mantenimento del reddito di cittadinanza sarebbe stata una garanzia minima per evitare lo sconfinamento al di sotto della soglia di povertà.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge l’emendamento Scotto 2112-bis/XI/30.1 e l’articolo aggiuntivo Soumahoro 2112-bis/XI/34.01.
Walter RIZZETTO, presidente, fa presente che il relatore ha presentato una proposta di relazione favorevole riferita alle parti di competenza del disegno di legge di bilancio.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo in dichiarazione di voto, preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di relazione favorevole presentata dal relatore. Ritiene, infatti, che la manovra di bilancio non conduca ad un miglioramento delle condizioni dei lavoratori. In particolare osserva che: vi è un aumento delle pensioni minime di soli 3 centesimi al giorno; non vi sono segnali positivi per il pubblico impiego, che anzi viene penalizzato; mancano misure che consentano di recuperare la perdita di potere d’acquisto; è introdotto un blocco del turn over al 75 per cento, penalizzando così gli enti locali; la riduzione dell’Irpef è, infine, irrisoria e richiede l’impiego di fondi che si sarebbero potuti utilizzare più fruttuosamente destinandoli alla sanità. Afferma, pertanto, che quella presentata è una manovra di galleggiamento, che non introduce reali innovazioni a fronte di una situazione sociale in estrema difficoltà.
Andrea VOLPI (FDI), relatore, in risposta a quanto osservato dal collega Scotto, fa presente che per il triennio 2025-2027 sono state destinate molte più risorse che in passato per cercare di rispondere alle esigenze del mondo del lavoro emerse nel corso del dibattito.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione favorevole formulata dal relatore. Delibera altresì di nominare, ai sensi dell’articolo 120, comma 3, del Regolamento, il deputato Volpi quale relatore presso la V Commissione.
Walter RIZZETTO, presidente, avverte che la relazione approvata dalla Commissione sarà trasmessa alla Commissione Bilancio.
Ratifica ed esecuzione della Convenzione sull’istituzione dell’organizzazione governativa internazionale GCAP, fatta a Tokyo il 14 dicembre 2023.
C. 2100 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l’esame del provvedimento.
Dario GIAGONI (LEGA), relatore, rammenta che l’accordo in titolo prevede l’istituzione di una nuova organizzazione internazionale, dotata di personalità giuridica, incaricata di gestire progettazione e sviluppo di una piattaforma aerea di 6a generazione costituita da Italia, Regno Unito e Giappone, che sostituisce la Svezia, originario partecipante del programma. La sede principale dell’organizzazione è nel Regno Unito, presso la città di Reading.
Ricorda che per l’Italia i nuovi velivoli sono destinati a sostituire la flotta Eurofighter a partire dal 2035, con una vita operativa estesa fino agli ultimi decenni del secolo, come ribadito dal Governo anche in sede parlamentare.
Rinviando alla documentazione predisposta dagli uffici per ulteriori approfondimenti, per quanto attiene ai profili di competenza della Commissione, rileva che l’azienda capofila del programma per l’Italia è Leonardo S.p.A. È tuttavia prevista la partecipazione anche delle aziende MBDA Italia, Elettronica e Avio GE, oltre che di ulteriori realtà industriali minori individuate anche tra le PMI. Il programma ha quindi l’obiettivo di instaurare un processo di cooperazione tra le aziende capofila del settore difesa, le piccole e medie imprese, i centri di ricerca e le università, al fine di formare un intreccio di competenza capace di mettere a sistema le eccellenze nazionali in ambito accademico ed industriale. L’accordo costituisce dunque un nuovo modello di collaborazione, un volano per lo sviluppo tecnologico e per la crescita a lungo termine delle economie dei paesi coinvolti: le industrie lavoreranno in maniera congiunta con gli attori del mondo accademico per sviluppare tecnologie e capacità impossibili da ottenere singolarmente.
Osserva che la relazione illustrativa del provvedimento sottolinea, inoltre, che il programma GCAP è un’opportunità irrinunciabile, poiché l’organizzazione, tra l’altro, consentirà al sistema Paese di realizzare tecnologie innovative con rilevanti ricadute in termini di occupazione, competenze e know-how per tutto l’ecosistema industriale nazionale, costituendo pertanto l’opportunità di costituire il laboratorio scientifico-tecnologico nazionale e di proiettare in un unico programma di lunga durata la visione strategica di sicurezza dell’Italia. Inoltre, rende noto che l’individuazione dello stabilimento nel Regno Unito quale sede principale dell’organizzazione sarà bilanciata dall’assegnazione a favore di rappresentanti italiani e giapponesi delle cariche apicali dell’Agenzia GCAP nei primi anni di funzionamento.
Prima di entrare nel dettaglio del programma GCAP, fa un’ulteriore riflessione riguardante i fattori geopolitici: viviamo in un’epoca particolarmente complessa, è quindi importante cercare di rimanere un passo avanti rispetto alle minacce che crescono ogni giorno. Sottolinea che, attraverso il GCAP, le tre nazioni coinvolte, basate sugli stessi valori di democrazia, libertà, rispetto dei diritti umani e Stato di diritto, potranno sviluppare ulteriormente i rapporti e rafforzarli nel campo della difesa.
Evidenzia, inoltre, che la relazione tecnica allegata al disegno di legge specifica che il fabbisogno di personale dell’Agenzia GCAP per la sua fase iniziale ammonta a circa 150 unità, divise equamente tra le Parti, mentre a partire da agosto 2025 esso raggiungerà una cifra compresa tra le 380 e le 420 unità. Il personale italiano impiegato nell’Agenzia GCAP sarà prevalentemente personale delle Forze Armate.
Nel dettaglio, l’accordo si compone di 67 articoli, suddivisi in dodici capitoli.
Il capitolo I (articoli 1-5) reca le disposizioni generali, relative allo scopo dell’accordo, all’articolazione in diverse fasi del programma, alla personalità giuridica ed alla capacità di agire dell’organizzazione, all’uso dell’inglese come lingua ufficiale e, infine, all’impegno delle Parti di supportare le attività di importazione, esportazione e trasferimento di materiali e di informazioni relative al programma.
Il capitolo II (articoli 6-8) disciplina la composizione del Comitato direttivo, stabilendo che esso sia presieduto a rotazione, attribuendovi la funzione di guida, direzione, controllo e supervisione del programma e di quanto previsto dall’accordo.
Il capitolo III (articoli 9-13) detta disposizioni relative allo status, alle funzioni ed all’attività dell’Agenzia GCAP. In particolare, l’Agenzia si occupa della gestione complessiva del programma (sotto la direzione strategica del Comitato direttivo), del supporto amministrativo e di segretariato al Comitato direttivo, del coordinamento dei requisiti tecnici presentati dalle Parti, della gestione delle certificazioni (sulla base delle rispettive regolamentazioni nazionali) e delle attività relative all’esportazione dei prodotti.Il capitolo IV (articoli 14-17) stabilisce che l’Agenzia GCAP sia diretta da un Chief Executive, eletto dal Comitato direttivo e responsabile nei suoi confronti, coadiuvato nelle sue funzioni dai direttori delle diverse divisioni dell’Agenzia. Al riguardo, ricordo che è previsto un meccanismo di bilanciamento per la rappresentanza delle Parti nelle figure apicali che sarà dettagliato in un accordo successivo. Quanto ai profili di competenza della Commissione, sottolinea ulteriormente che il personale dell’Agenzia sarà costituito principalmente da funzionari delle amministrazioni delle Parti, in possesso dell’adeguata competenza, tenendo conto dei rispettivi contributi delle Parti, con la possibilità di assumere persone che non siano dipendenti pubblici e, nel caso ci sia bisogno di particolari competenze, per un periodo di tempo limitato, personale di Paesi terzi.
Il capitolo V (articoli 18-21) reca disposizioni relative all’amministrazione finanziaria dell’organizzazione. Il capitolo VI (articoli 22-27) stabilisce che l’Agenzia debba presentare il resoconto delle sue attività relativamente agli obiettivi definiti ed al budget approvato dal Comitato direttivo e prevede un sistema di audit.
Il capitolo VII (articoli 28-47) sancisce le immunità, i privilegi e le garanzie dell’organizzazione, delle sue proprietà, dei suoi archivi e delle sue comunicazioni ufficiali nonché i privilegi e le immunità dei rappresentanti delle Parti e del personale dell’Agenzia. Sottolinea che è altresì regolamentata l’emissione di documenti di identità per il personale dell’Agenzia e la possibilità dei familiari di svolgere attività lavorativa nei Paesi ospitanti, rispettandone le leggi e non interferendo nei suoi affari interni.
Il capitolo VII (articoli 48-51) definisce le modalità di collaborazione con Paesi terzi e la possibilità di adesione di nuovi Paesi. Inoltre, sancisce l’impegno delle Parti a supportare le reciproche attività di esportazione verso Paesi terzi di materiali e informazioni prodotti tramite il programma, tenendo in considerazione i rispettivi interessi in materia di sicurezza nazionale.
Il capitolo IX (articoli 52-53) reca disposizioni in materia di sicurezza delle informazioni classificate prodotte dall’organizzazione.
Il capitolo X (articoli 54-56) stabilisce l’irresponsabilità delle Parti in merito all’operato dell’organizzazione e delle sue articolazioni interne, introducendo meccanismi di compensazione e collaborazione in caso di responsabilità e richieste di risarcimenti.
Il capitolo XI (articoli 57-60) prevede disposizioni relative alla risoluzione delle controversie insorte tra le Parti sull’interpretazione e l’applicazione dell’accordo. In particolare, l’articolo 59 riguarda la risoluzione di controversie tra l’Agenzia e i suoi membri relativamente al contratto e alle condizioni di lavoro.
Il capitolo XII (articoli 61-67) detta le disposizioni finali relative all’applicazione dell’accordo, alla ratifica, all’entrata in vigore, agli emendamenti dell’accordo, all’eventuale adesione di altre parti nonché allo scioglimento dell’organizzazione ed al ritiro di una delle Parti.
Quanto al contenuto del disegno di legge di ratifica C. 2100, i primi due articoli recano l’autorizzazione alla ratifica degli atti in questione da parte del Capo dello Stato ed il relativo ordine di esecuzione. Quest’ultima è fissata nel giorno successivo al deposito dello strumento di ratifica dell’ultima delle tre parti che avrà completato le proprie procedure interne.
L’articolo 3, al fine di evitare asimmetrie di trattamento tra le altre due parti della stessa, una sola delle quali (il Regno Unito) è membro della Nato, prevede che le autorizzazioni delle operazioni effettuate nel quadro della Convenzione, da rilasciarsi ai sensi della legge 9 luglio 1990, n. 185, possano assumere la forma di licenza globale di progetto (di cui all’articolo 13 della medesima legge), anche nei confronti di operatori giapponesi. Nella sostanza, la normativa di favore prevista dalla legge citata per gli alleati Nato viene quindi estesa al Giappone.
L’articolo 4, comma 1, reca le disposizioni finanziarie per l’attuazione del provvedimento in esame e provvede alla relativa copertura finanziaria. Il successivo comma 2 stabilisce che agli oneri per l’eventuale istituzione di una sede secondaria dell’organizzazione in Italia si farà fronte con apposito provvedimento legislativo.
L’articolo 5 dispone che il provvedimento in esame entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Formula quindi una proposta di parere favorevole.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.
Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni per l’integrazione e l’armonizzazione della disciplina in materia di reati contro gli animali.
C. 30 Brambilla e abb.
(Parere alla II Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l’esame del provvedimento.
Chiara TENERINI (FI-PPE), relatrice, fa presente che la Commissione è chiamata a esprimere alla II Commissione (Giustizia) il parere di competenza sulla proposta di legge C. 30 Brambilla, recante modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni per l’integrazione e l’armonizzazione della disciplina in materia di reati contro gli animali, come risultante dalle proposte emendative approvate nel corso dell’esame in sede referente, cui sono abbinate le proposte di legge C. 468 Dori, C. 842 Rizzetto, C. 1109 Bruzzone e C. 1393 Zanella. Rileva quindi che il provvedimento, che persegue l’obiettivo di rafforzare la tutela degli animali, interviene in primo luogo sul codice penale inasprendo le pene attualmente previste per i reati commessi in danno di animali, ampliando l’ambito di applicabilità di fattispecie penali esistenti, introducendo nuove fattispecie penali e nuove aggravanti.
Sottolinea che ulteriori interventi concernono: l’introduzione delle sanzioni applicabili agli enti coinvolti nella commissione di taluni reati contro gli animali; la disciplina delle attività di polizia giudiziaria nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto ai reati in danno di animali; la previsione di centri di accoglienza per gli animali vittime di reato nonché di percorsi formativi specifici per gli alunni in materia di etologia comportamentale degli animali e del loro rispetto.
Formula, infine, una proposta di parere favorevole.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.
La seduta termina alle 14.35.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.35 alle 14.40.
AVVERTENZA
Il seguente punto all’ordine del giorno non è stato trattato:
SEDE CONSULTIVA
DL 145/2024: Disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali.
C. 2088 Governo.