La scomparsa di Paolo Griseri suscita commozione unanime anche nel mondo sindacale. Così Maurizio Landini, segretario generale dela Cgil: “Con l’improvvisa scomparsa di Paolo Griseri perdiamo una grande firma del giornalismo italiano, ne siamo sinceramente addolorati e porgiamo le nostre condoglianze ai familiari. I suoi articoli – prosegue il leader della Cgil – a partire dagli anni Ottanta, hanno sempre raccontato con passione, competenza, sensibilità ed estrema accuratezza il mondo operaio, il lavoro quello industriale, ma anche il lavoro sfruttato, quello con pochi diritti. Un giornalista attento alle dinamiche sindacali, con il quale abbiamo avuto l’opportunità di costruire in tanti anni un rapporto dialettico. Non sempre abbiamo avuto opinioni convergenti, ma sempre nel rispetto dei reciproci ruoli”.
Anche il leader della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, esprime la sua commozione per la scomparsa del giornalista. “Questa mattina abbiamo appreso con grande dispiacere dell’improvvisa scomparsa del giornalista Paolo Griseri, le nostre più sentite condoglianze alla moglie Stefania Aloia e al figlio Gabriele. Con Paolo ci siamo conosciuti molti anni fa grazie alle vicende dell’ex-Fiat e del mondo dell’auto di cui Paolo era sicuramente uno dei massimi esperti a livello giornalistico nel nostro Paese. Lo ricordiamo per la grande professionalità e competenza. Con lui c’è sempre stata una interlocuzione vivace e rispettosa anche se da punti di vista diversi ma anche spesso in sintonia di opinioni. Ci lascia un giornalista di grande professionalità che ha saputo raccontare il Paese partendo dal mondo del lavoro e dalle vicende dell’ex- Fiat con uno sguardo lucido e critico”.