Con l’autunno arriva anche, quasi inevitabile, lo sciopero generale. Lo ha deciso oggi l’assemblea della Cgil, impegnando “tutta l’Organizzazione nel dare pieno sostegno alle iniziative di mobilitazione e di lotta già̀ programmate che hanno valenza generale e che dovranno vedere la partecipazione di tutti’’, e cioè le mobilitazioni già decise per le prossime settimane (metalmeccanici, Funzione Pubblica, Pensionati, Trasporti, con differenti modalità), ma ritenendo “necessario che la mobilitazione arrivi fino allo sciopero generale”.
La confederazione, si legge nell’ordine del giorno approvato dall’assemblea, ritiene che “la prossima legge di bilancio inaugurerà̀ una lunga stagione di rigore e tagli alla sanità, a istruzione e ricerca, alla previdenza, ai contratti collettivi nazionali di lavoro pubblici, agli enti locali, agli investimenti”. Per questo, dà mandato alla Segreteria nazionale “di verificare e definirne con le altre Organizzazioni sindacali confederali le modalità̀ e i tempi, utili a contrastare le scelte del Governo in vista della manovra di bilancio, a sostegno delle proposte sindacali in materia di politiche economiche, sociali e fiscali, per un diverso modello sociale e di impresa, per difendere e rafforzare il sistema pubblico – dalle pensioni alla sanità, dall’istruzione a un piano straordinario di assunzioni – quali diritti permanenti e garantiti per tutte e tutti i cittadini, per nuove politiche industriali e di investimento ambientalmente e socialmente sostenibili, per un diverso sviluppo dei settori del turismo e del terziario, per la difesa dell’occupazione e il superamento della precarietà̀, per l’aumento del potere d’acquisto a partire dal rinnovo dei contratti, per la centralità̀, la dignità̀ e la libertà del lavoro”.
Per la preparazione “di questa fase straordinaria di mobilitazione fino allo sciopero generale” la Cgil ha inoltre deciso di tenere una “campagna straordinaria di assemblee certificate in tutti i luoghi di lavoro”, con iniziative sul territorio e con i pensionati, “per coinvolgere l’insieme del Paese”.
Intanto, altre iniziative sono già annunciate e programmate. Il 18 ottobre i sindacati dei metalmeccanici, unitariamente, hanno proclamato uno sciopero con manifestazione a Roma; il giorno dopo, 19 ottobre, toccherà alla Funzione pubblica scendere in piazza a Roma, assieme alla Uil, “per il rilancio del Servizio sanitario nazionale, la non autosufficienza e il contrasto ai processi di precarizzazione e svalorizzazione del lavoro”. E ancora, dal 28 al 31 ottobre lo SPI (i pensionati della confederazione) ha programmato una mobilitazione delle per “tutelare e rafforzare il potere d’acquisto dei pensionati, con iniziative in tutto il Paese a difesa del sistema pensionistico, della sanità pubblica e per la non autosufficienza”. Infine, l’8 novembre è stato proclamato lo sciopero nazionale dei trasporti per il contratto del trasporto pubblico locale, senza il rispetto delle fasce di garanzia e con manifestazione nazionale.
np