Una procedura di licenziamento collettivo di 195 addetti è stata annunciata dall’azienda Fedrigoni, del Gruppo Fabriano, in un’assemblea plenaria con i sindacati Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Ugl nazionali e territoriali. Presente la Rsu unitaria dell’area Marche. La procedura coinvolge non solo la produzione di carta per ufficio, ma anche i settori della manutenzione, della gestione dei materiali e delle spedizioni dello stabilimento di Fabriano e, inoltre, implica la cessazione del vicino sito di Rocchetta.
I sindacati hanno respinto fermamente la decisione aziendale per “l’impatto devastante sulle vite dei lavoratori coinvolti, sulle famiglie e sulla comunità locale e dell’indotto”, come riferisce la Slc-Cgil in una nota, e hanno richiesto un tavolo di confronto per discutere nel merito delle questioni emerse, fissando un incontro per l’8 e il 9 ottobre.
Appena conosciuto il contenuto dell’incontro, si è registrato un fermo degli impianti di produzione e sono partite due assemblee che hanno fatto il punto della situazione e mobilitato ulteriormente i lavoratori. I sindacati hanno assicurato che metteranno in atto tutte le azioni possibili, in base alle normative di legge e al contratto collettivo di lavoro, per contestare la liquidazione della società Giano, poiché la chiusura totale dello stabilimento di Rocchetta e parziale di Fabriano rappresenta una vera e propria minaccia per i posti di lavoro e per il futuro del Gruppo.
Inoltre, sarà indetto immediatamente uno stato di agitazione per tutto il gruppo, riconoscendo che questa situazione deve diventare un campanello d’allarme non solo per i lavoratori dei siti coinvolti, ma per tutti quelli di Fedrigoni in Italia.