GIOVEDÌ 3 OTTOBRE 2024
234ª Seduta
Presidenza del Presidente
Interviene, ai sensi dell’articolo 48 del Regolamento, il ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone.
La seduta inizia alle ore 9,10
SULLA PUBBLICITA DEI LAVORI
Il presidente ZAFFINI avverte che, ai sensi dell’articolo 33, comma 4, del Regolamento, è stata richiesta l’attivazione dell’impianto audiovisivo anche sul canale satellitare e sulla web-TV e che la Presidenza ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.
La pubblicità della seduta odierna verrà inoltre assicurata attraverso la resocontazione stenografica.
Poiché non vi sono osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il seguito dei lavori.
PROCEDURE INFORMATIVE
Seguito dell’indagine conoscitiva sulle forme integrative di previdenza e di assistenza sanitaria nel quadro dell’efficacia complessiva dei sistemi di welfare e di tutela della salute. Audizione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali
Prosegue l’indagine conoscitiva, sospesa nella seduta antimeridiana del 19 marzo 2024.
Il presidente ZAFFINI introduce l’audizione in titolo.
Ha quindi la parola il ministro CALDERONE, che svolge una relazione sui temi oggetto dell’indagine conoscitiva.
Seguono alcune osservazioni del presidente ZAFFINI.
Intervengono successivamente, ponendo quesiti, il senatore MAGNI (Misto-AVS) e la senatrice CAMUSSO (PD-IDP).
Dopo un ulteriore intervento del presidente ZAFFINI, hanno la parola la senatrice PIRRO (M5S), il senatore RUSSO (FdI) e le senatrici MANCINI (FdI), FURLAN (PD-IDP) e MURELLI (LSP-PSd’Az).
Il ministro CALDERONE interviene quindi in risposta ai quesiti.
Il presidente ZAFFINI dichiara conclusa l’odierna procedura informativa.
Il seguito dell’indagine conoscitiva è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 10,30.
MERCOLEDÌ 2 OTTOBRE 2024
233ª Seduta (pomeridiana)
Presidenza del Presidente
Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Durigon.
La seduta inizia alle ore 15,10
IN SEDE REFERENTE
(956) DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE – Disposizioni in materia di salario minimo
(957) Deputato CONTE ed altri. -Deleghe al Governo in materia di retribuzione dei lavoratori e di contrattazione collettiva nonché di procedure di controllo e informazione, approvato dalla Camera dei deputati
(1237) MAGNI e altri. – Disposizioni per l’istituzione del salario minimo
(Esame congiunto e rinvio)
La relatrice MINASI (LSP-PSd’Az) nota inizialmente che il disegno di legge n. 957 reca due discipline di delega legislativa in materia di retribuzioni e di contrattazione collettiva. Dall’ambito delle due deleghe sono esclusi, in base all’articolo 4, i lavoratori dipendenti delle amministrazioni pubbliche e i contratti collettivi a essi applicabili.
Le disposizioni finanziarie relative all’esercizio delle due deleghe sono stabilite dall’articolo 3.
Riguardo alla delega di cui all’articolo 1, i principi e criteri direttivi sono posti dal comma 2. Essi prevedono: la definizione, per ciascuna categoria di lavoratori, dei contratti collettivi nazionali di lavoro maggiormente applicati, con riferimento al numero delle imprese e dei dipendenti; la determinazione per le società appaltatrici e subappaltatrici dell’obbligo di riconoscere ai lavoratori trattamenti economici complessivi minimi non inferiori a quelli previsti dai contratti collettivi nazionali di lavoro maggiormente applicati nel settore al quale si riferisce l’oggetto dell’appalto; l’estensione dei trattamenti economici complessivi minimi dei contratti collettivi nazionali di lavoro ai gruppi di lavoratori non coperti da contrattazione collettiva; la definizione di strumenti volti a favorire il progressivo sviluppo della contrattazione di secondo livello; la definizione di strumenti di misurazione basati sull’indicazione obbligatoria del codice del contratto collettivo nazionale di lavoro applicato al singolo rapporto di lavoro nelle trasmissioni all’INPS effettuate con il flusso telematico UNIEMENS; l’introduzione di strumenti a sostegno del rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro entro i termini previsti dalle parti sociali; l’introduzione, per ciascun contratto scaduto e non rinnovato, nonché per i settori non coperti da contrattazione collettiva, di una forma di intervento diretto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali; l’adozione di una riforma della vigilanza del sistema cooperativo; la definizione di modelli di partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili dell’impresa.
Riguardo alla delega di cui all’articolo 2, i principi e criteri direttivi sono posti dal comma 2. Essi prevedono: la razionalizzazione delle modalità di comunicazione tra le imprese e gli enti pubblici in materia di retribuzioni e applicazione della contrattazione collettiva; il perfezionamento delle disposizioni in materia di ispezioni e controlli; l’introduzione di forme di rendicontazione pubblica e di monitoraggio aventi a oggetto l’andamento delle misure di contrasto dei fenomeni distorsivi del mercato del lavoro; la previsione che le forme di rendicontazione si avvalgano delle risultanze dell’attività ispettiva dell’Ispettorato nazionale del lavoro e di tutte le risultanze acquisite dai soggetti deputati alla verifica della regolarità e correttezza delle retribuzioni e della contrattazione collettiva.
Il disegno di legge n. 956 concerne i livelli minimi di remunerazione dei lavoratori dipendenti e dei collaboratori in forma coordinata e continuativa. Esso prevede, all’articolo 1, l’introduzione di un trattamento economico minimo orario non inferiore a 10 euro, oggetto di rivalutazione semestrale ai sensi dell’articolo 2.
L’articolo 3 prevede che per i collaboratori in forma coordinata e continuativa il compenso non possa essere complessivamente inferiore a quello stabilito, per i lavoratori dipendenti, da un contratto collettivo nazionale di lavoro che preveda una retribuzione di base non inferiore a quella minima suddetta.
L’articolo 4 prevede sanzioni amministrative pecuniarie, nonché l’esclusione, per la durata di tre anni, dalla partecipazione a gare pubbliche d’appalto di opere o di servizi, dalla concessione di agevolazioni finanziarie, creditizie o contributive e da finanziamenti pubblici di qualunque genere, per i casi di corresponsione di una remunerazione inferiore a quella determinata in base all’articolo 1.
Ai sensi dell’articolo 5, i contratti o accordi di lavoro collettivi che prevedano una remunerazione oraria inferiore al trattamento minimo di cui all’articolo 1 sono adeguati entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della disciplina in esame.
In base all’articolo 1, il disegno di legge n. 1237 riguarda i lavoratori dipendenti, i collaboratori in forma coordinata e continuativa e i lavoratori che prestano la propria attività in forza di un contratto di agenzia o di rappresentanza commerciale o che effettuino prestazioni d’opera intellettuale o manuale.
L’articolo 2 prevede l’introduzione di un valore minimo orario della remunerazione, pari a 9 euro lordi.
Gli articoli 3 e 4 recano alcune norme di chiusura o transitorie e l’articolo 5, comma 3, lettera b), demanda a una specifica Commissione il compito di monitorare il rispetto della retribuzione complessiva sufficiente e proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro prestato.
L’articolo 6 prevede una procedura giurisdizionale specifica per la corresponsione ai lavoratori del trattamento economico spettante.
L’articolo 7 istituisce un Fondo per il salario minimo, con una dotazione di 100 milioni di euro annui per un triennio, al fine di contenere i maggiori costi per i datori di lavoro derivanti dall’applicazione del provvedimento.
L’articolo 8 concerne i termini di decorrenza dell’applicazione della disciplina in esame.
Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.
IN SEDE REDIGENTE
(126) Maria Domenica CASTELLONE e altri. – Disposizioni in materia di salario minimo e rappresentanza delle parti sociali nella contrattazione collettiva
(281) MARTELLA e altri. – Disposizioni in materia di retribuzione proporzionata e sufficiente
(Discussione congiunta e rinvio)
La relatrice MINASI (LSP-PSd’Az) specifica che le disposizioni di cui al disegno di legge n. 126 si applicano ai lavoratori dipendenti e, con alcune eccezioni, ai collaboratori in forma coordinata e continuativa.
L’articolo 2 prevede l’introduzione di un valore minimo orario della remunerazione, pari a 9 euro lordi, con successivo adeguamento annuale, e pone il principio che il trattamento economico complessivo non può essere inferiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro.
L’articolo 3 reca i criteri per l’individuazione delle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
L’articolo 4 specifica che i contratti individuati ai sensi degli articoli 2 e 3 trovano applicazione anche nel caso in cui i medesimi siano scaduti o siano stati oggetto di disdetta, con incremento annuale dei relativi importi.
Il successivo articolo 6 prevede una procedura giurisdizionale specifica per la corresponsione ai lavoratori del trattamento economico spettante.
L’articolo 7 demanda a un decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali la definizione delle modalità per il deposito dei contratti collettivi nazionali.
L’articolo 8 introduce, in via transitoria e sperimentale, un’imposta sostitutiva, pari al 10 per cento, dell’IRPEF e delle relative addizionali regionali e comunali per gli incrementi retributivi corrisposti al prestatore di lavoro per effetto del rinnovo del contratto collettivo nazionale.
La disposizione transitoria di cui all’articolo 9 specifica che sono fatti salvi, fino alla loro scadenza, i trattamenti economici complessivi dei contratti collettivi nazionali stipulati dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
Il disegno di legge n. 281, concernente i livelli minimi di remunerazione dei lavoratori dipendenti e dei collaboratori in forma coordinata e continuativa, prevede all’articolo 2 che il complessivo trattamento economico non sia inferiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro stipulato dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Il medesimo trattamento costituisce la retribuzione imponibile minima ai fini della contribuzione di previdenza e assistenza sociale.
Nel caso in cui non sussista un contratto connotato dai requisiti prescritti, il trattamento viene individuato da un accordo interconfederale, stipulato dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. In mancanza di accordo, il trattamento è individuato, in via provvisoria, con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentita una commissione interistituzionale.
Ai sensi dell’articolo 3, qualora i contratti collettivi non siano rinnovati entro dodici mesi dalla scadenza, la misura del contributo dovuto dal datore di lavoro all’INPS per i casi di interruzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato viene rideterminata in misura tripla.
Sulle retribuzioni previste dai contratti scaduti opera, in via transitoria, uno specifico meccanismo di indicizzazione.
Il presidente ZAFFINI sollecita una riflessione in merito alla possibilità di trasferimento alla sede referente dei disegni di legge appena illustrati, al fine della congiunzione con i disegni di legge precedentemente incardinati, riguardanti la medesima materia.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) si esprime a favore del mantenimento in sede redigente del disegno di legge n. 281.
La senatrice GUIDOLIN (M5S) manifesta l’orientamento del proprio Gruppo, favorevole al proseguimento della discussione in sede redigente del disegno di legge n. 126.
Il seguito della discussione congiunta è quindi rinviato.
(1184-bis) Misure di semplificazione per il potenziamento dei controlli sanitari in ingresso sul territorio nazionale in occasione del Giubileo della Chiesa cattolica per il 2025, risultante dallo stralcio, deliberato dall’Assemblea l’11 settembre 2024, dell’articolo 23 del disegno di legge n. 1184, di iniziativa governativa
(Seguito della discussione e rinvio)
Prosegue la discussione, sospesa nella seduta del 24 settembre.
Il presidente ZAFFINI dà conto della presentazione di due emendamenti al disegno di legge in titolo, pubblicati in allegato.
Il seguito della discussione è quindi rinviato.
IN SEDE CONSULTIVA
(Doc. CCXXXII, n. 1) Piano strutturale di bilancio di medio termine – Italia 2025-2029
(Parere alla 5a Commissione. Seguito e conclusione dell’esame. Parere favorevole)
Prosegue l’esame, sospeso nell’odierna seduta antimeridiana.
La senatrice GUIDOLIN (M5S) lamenta l’inadeguatezza della programmazione del Governo a fronte di problemi strutturali, quali il calo della quota attiva della popolazione, connessa alla questione pensionistica, quando si porrebbe l’esigenza di una maggiore capacità di integrazione di manodopera qualificata proveniente dall’estero.
Gli incentivi riguardanti il turnover nel pubblico impiego contraddicono le parallele politiche volte al prolungamento della durata dell’attività lavorativa in settori dell’amministrazione pubblica.
Per quanto riguarda le risorse da destinare al sostegno alla crescita, risulta evidente il ricorso sostanzialmente esclusivo al PNRR, accompagnato da una politica di svendita del patrimonio pubblico. Risulta poi grave la mancanza di una visione politica rispondente alle reali esigenze della società civile: l’attuazione della disciplina di delega in materia di politiche per gli anziani è infatti sprovvista di coperture, mentre non sono presenti linee di intervento relativamente alla riduzione dell’orario di lavoro.
La senatrice ZAMBITO (PD-IDP) esprime preoccupazione in merito al previsto andamento della spesa pubblica netta e delle prospettive di correzione del disavanzo, le quali fanno sospettare l’intenzione del Governo di lasciare alla prossima legislatura l’onere di correggere i prevedibili squilibri di finanza pubblica. Sono inoltre eccessivamente ottimistiche le previsioni del Governo in ordine alla crescita del PIL, in contrasto con le stime delle maggiori istituzioni internazionali.
Le previsioni relative agli anni fino al 2027 segnalano poi una sostanziale contrazione dei redditi da lavoro dipendente in rapporto al PIL, mentre la spesa per prestazioni sociali e la spesa sanitaria, sempre in rapporto al PIL, risulta stagnante.
A parere della senatrice CASTELLONE (M5S) i margini di crescita garantiti all’economia nazionale sono consequenziali all’attuazione del PNRR, nonché al forte impulso determinato dal superbonus. Nella fase attuale è invece concreto il rischio di una contrazione della spesa sociale e di un complessivo deterioramento delle condizioni del lavoro, in quanto il mercato è ormai contraddistinto da una quota crescente di impieghi sottopagati e di durata brevissima, a fronte dell’insussistenza della crescita.
Il senatore MAGNI (Misto-AVS) segnala l’utilità delle audizioni programmate presso la Commissione di merito, prodromiche, a suo avviso, ai fini della valutazione del documento in esame. È comunque ravvisabile l’assenza di linee di politica industriale, che pure costituirebbero condizione necessaria a garantire occupazione di qualità. Il giudizio sfavorevole sul Piano strutturale di bilancio di medio termine è inoltre motivato dalla mancata individuazione delle risorse necessarie a stimolare lo sviluppo.
A giudizio del senatore ZULLO (FdI) il documento in titolo è connotato da una particolare credibilità, accompagnata dalla sostanziale prudenza delle stime in esso contenute. In particolare, è correttamente considerata la centralità della sostenibilità del debito pubblico. Pertanto, è condivisibile l’opzione di intervenire sul cuneo fiscale, sul sistema tributario e sugli investimenti, allo scopo di diminuire il rapporto tra debito e PIL, già peggiorato in conseguenza dell’introduzione del superbonus.
Il sottosegretario DURIGON espone i più recenti dati dell’ISTAT relativi al mercato del lavoro, che permettono di constatare la forte crescita della popolazione attiva, sia in termini assoluti che percentuali, e la correlata contrazione del tasso di disoccupazione. Risulta inoltre un deciso incremento delle retribuzioni del settore privato, mentre il ricorso ai contratti a tempo determinato è in deciso decremento. Sono poi aumentate le posizioni contributive e sono stati raggiunti risultati notevoli sul piano della lotta alla disoccupazione femminile nel Sud.
Occorre peraltro un rinnovato impegno, volto all’ulteriore e necessario miglioramento degli indicatori menzionati e quindi alla contrazione delle aree di debolezza nei confronti delle economie più sviluppate.
Ha quindi la parola la relatrice TERNULLO (FI-BP-PPE), la quale presenta uno schema di parere favorevole, pubblicato in allegato, che viene posto in votazione.
La senatrice CASTELLONE (M5S) interviene per dichiarazione di voto contrario a nome del proprio Gruppo, ritenendo il Piano in esame insufficiente e inattendibile, posto che il Governo si giova in sostanza delle misure di attuazione del PNRR varate nel corso della legislatura precedente.
Preoccupa poi l’inadeguatezza dell’investimento nel settore sanitario, che pone comunque l’Italia lontana dalla media europea in termini di spesa in rapporto al PIL, pari al 7 per cento. Non risulta inoltre chiaro come si intenda fare fronte alle difformità territoriali, posto che, anziché puntare a intervenire sui livelli di deprivazione sociale, si prospetta il reiterato ricorso al criterio della spesa storica. Manca il sostegno alla ricerca, oggetto di tagli, mentre si riducono gli investimenti finalizzati alla transizione ecologica.
Per quanto riguarda il lavoro, il Governo dovrebbe tenere conto della necessità di politiche migratorie finalizzate all’ingresso di nuova forza lavoro. Nel contesto di stagnazione della crescita, infine, non viene posto alcun rimedio ai fenomeni sempre più gravi del lavoro povero e della precarietà.
Nel preannunciare il voto contrario, il senatore MAGNI (Misto-AVS) esprime disagio in relazione alla mancanza di un reale confronto, determinato da tempi di esame eccessivamente rapidi. Rileva comunque che è motivo di preoccupazione la scelta del Governo di non affrontare la questione dell’incremento della spesa sanitaria in rapporto al PIL.
Il presidente ZAFFINI specifica che i tempi dell’esame sono condizionati dalla programmazione dei lavori dell’Assemblea e che comunque il dibattito sul Documento è stato adeguatamente approfondito e caratterizzato da un elevato grado di partecipazione delle forze di opposizione.
La senatrice FURLAN (PD-IDP) esprime rammarico in riferimento alla mancata possibilità di giovarsi dell’apporto derivante dalle audizioni che si terranno presso la Commissione di merito. Il Piano strutturale di bilancio di medio termine presenta peraltro lacune notevoli su temi cruciali, quali la qualità del lavoro, l’evoluzione della struttura demografica e l’immigrazione.
Preannuncia infine il voto contrario del suo Gruppo.
Intervenendo per dichiarazione di voto contrario, la senatrice SBROLLINI (IV-C-RE) richiama l’attenzione sull’importanza strategica delle politiche in materia sociale, sanitaria e di lavoro, anche in rapporto agli assetti derivanti dall’introduzione dell’autonomia regionale differenziata. Tale questione risulta particolarmente delicata in considerazione della già radicata disparità in termini di effettiva possibilità di fruizione dei LEA. Risulta dunque imprescindibile un impegno comune sui temi di maggiore impatto sociale.
Il senatore ZULLO (FdI) valuta positivamente lo schema di parere, che coglie adeguatamente la dimensione programmatica del Piano in esame, contraddistinto da previsioni prudenti e dalla definizione di obiettivi credibili riguardo alla competitività, alla sanità e alla riduzione dell’indebitamento, nonché alla questione dell’immigrazione, la quale deve necessariamente essere ricondotta a un quadro di legalità e armonizzata con le esigenze del sistema produttivo.
Dichiara pertanto il voto favorevole del suo Gruppo.
Interviene brevemente la relatrice TERNULLO (FI-BP-PPE), sottolineando il notevole interesse degli interventi svolti, pur nei tempi limitati a disposizione.
Verificata la presenza del numero legale, lo schema di parere messo ai voti è infine approvato a maggioranza.
La seduta termina alle ore 16,15.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE SUL DOCUMENTO N. CCXXXII, n. 1
La 10a Commissione permanente, esaminato il Documento in titolo, apprezzato l’obiettivo del sostegno alla spesa sanitaria anche in riferimento agli anni successivi al 2026, finalizzato a mantenere gli investimenti pubblici in rapporto al PIL al livello registrato durante il periodo di vigenza del PNRR;
rilevato con favore il previsto aumento della spesa sanitaria corrente a legislazione vigente, da 131.119 milioni nel 2023 a 147.506 milioni nel 2027;
considerata l’attenzione attribuita all’efficientamento delle reti di medicina generale, delle reti di prossimità, delle strutture e della telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale, nonché alla digitalizzazione dei dipartimenti di emergenza e accettazione e all’ammodernamento delle grandi apparecchiature sanitarie;
tenuto conto della prospettazione relativa all’estensione degli investimenti per la ricerca e per la formazione e lo sviluppo delle competenze del personale del sistema sanitario;
preso atto della richiamata necessità di valutare, nell’ambito del riparto delle risorse per il Servizio sanitario nazionale, interventi volti al superamento dei divari territoriali;
visti gli obiettivi relativi all’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza, alla promozione di stili di vita sani, al contrasto all’abuso di antibiotici e alla riduzione dell’impatto dell’uso di fitosanitari;
considerato l’intendimento, nell’ambito delle politiche attive per il lavoro, di assicurare anche dopo il 2025 i livelli di prestazioni dei centri per l’impiego previsti nel PNRR e lo svolgimento dei progetti di formazione sulle competenze relative alla “transizione verde”, nonché la previsione di politiche attive per i lavoratori autonomi;
rilevate le finalità di potenziamento del sistema duale, di incremento dell’occupazione di donne, giovani e soggetti vulnerabili e di incentivazione alla permanenza e alla partecipazione attiva nel mercato del lavoro;
valutato l’impegno, riguardo al pubblico impiego, a portare avanti le modifiche normative avviate per promuovere la mobilità verticale e rafforzare la capacità della dirigenza, nonché a consolidare le misure che agevolano l’accesso dei giovani al lavoro nella pubblica amministrazione,
esprime, per quanto di competenza, parere favorevole.
EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE
N. 1184-bis
Art. 1
1.1
Camusso, Zampa, Furlan, Zambito
Al comma 1, primo periodo, dopo le parole: «con scadenza non oltre il 31 dicembre 2025» inserire le seguenti: «e con contratto di lavoro a tempo indeterminato in caso di superamento di ventiquattro mesi con contratto di lavoro a tempo determinato» e al secondo periodo sostituire le parole: «per l’anno 2025», ovunque ricorrano, con le seguenti: «a decorrere dall’anno 2025».
Conseguentemente, al comma 2, sostituire le parole: «per l’anno 2025» con le seguenti: «a decorrere dall’anno 2025» e le parole: «per gli anni 2024 e 2025» con le seguenti: «per l’anno 2024 e a decorrere dall’anno 2025».
Al comma 2, sostituire le parole: «mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 2, comma 361, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.» con le seguenti: «mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.»
MERCOLEDÌ 2 OTTOBRE 2024
232ª Seduta (antimeridiana)
Presidenza del Presidente
Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Gemmato.
La seduta inizia alle ore 9,45.
IN SEDE CONSULTIVA
(Doc. CCXXXII, n. 1) Piano strutturale di bilancio di medio termine – Italia 2025-2029
(Parere alla 5a Commissione. Esame e rinvio)
Dopo aver ricapitolato gli indicatori economico-finanziari di maggior rilevanza contenuti nel Piano strutturale in esame, la relatrice TERNULLO (FI-BP-PPE) osserva che riguardo al settore sanitario è affermato l’obiettivo di sostenere la spesa, anche in riferimento agli anni successivi al 2026.
Il capitolo II contiene indicazioni relative agli obiettivi di incremento del finanziamento della sanità pubblica.
Nel paragrafo 3.1.6 del capitolo III il Governo dichiara di reputare utile il potenziamento di alcune misure, tra cui l’efficientamento delle reti di medicina generale, delle reti di prossimità, delle strutture e della telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale, nonché la digitalizzazione dei dipartimenti di emergenza e accettazione e l’ammodernamento delle grandi apparecchiature sanitarie. Essenziale è l’estensione degli investimenti sulla ricerca e per la formazione e lo sviluppo delle competenze del personale sanitario.
Ulteriori interventi sono mirati al maggiore efficientamento della sanità, quali il potenziamento degli strumenti di monitoraggio della spesa, lo sviluppo e riordino degli strumenti per la sanità integrativa, l’assistenza e la non autosufficienza, la programmazione delle assunzioni di personale sanitario e il potenziamento dell’assistenza territoriale e dell’edilizia sanitaria.
Si rileva poi la necessità di valutare interventi di potenziamento delle aree meno sviluppate, attuando appieno anche le riforme previste dal PNRR.
Il Piano prefigura inoltre l’individuazione di meccanismi per l’aggiornamento dei LEA. Il Governo prevede poi progetti innovativi per incentivare stili di vita sani ed è sottolineata l’importanza di disincentivare l’abuso di antibiotici, così come di istituire strumenti di controllo per diminuire l’impatto dell’uso di fitosanitari.
Sono quindi fornite le previsioni relative all’andamento della spesa sanitaria corrente a legislazione vigente fino al 2027.
In merito alle politiche attive per il lavoro, il Governo enuncia l’intendimento di assicurare anche dopo il 2025 sia i livelli di prestazioni dei centri per l’impiego previsti nel PNRR, sia lo svolgimento dei progetti di formazione sulle competenze relative alla “transizione verde”, nonché l’introduzione di politiche attive anche per i lavoratori autonomi.
Il Piano strutturale enuncia altresì gli intendimenti di proseguire l’attività di potenziamento del sistema duale, di avviare una strategia composita che miri a facilitare l’occupazione di donne, giovani e soggetti maggiormente vulnerabili, di introdurre incentivi alla permanenza nel mercato del lavoro e di ampliare la partecipazione attiva al medesimo mercato anche mediante modifiche dei criteri di accesso al pensionamento in linea con le tendenze demografiche in atto.
Riguardo al settore pensionistico sussiste l’intento di definire un elevamento del limite massimo per il collocamento a riposo di ufficio dei dipendenti pubblici. Viene inoltre prospettata la promozione del ricorso alle forme di previdenza integrativa.
In materia di pubblico impiego è enunciato l’impegno a portare avanti le modifiche normative avviate per promuovere la mobilità verticale e rafforzare la capacità della dirigenza.
Il capitolo II elenca i disegni di legge da considerare come collegati alla manovra di bilancio, tra i quali è compreso il disegno di legge n. 1146, in materia di intelligenza artificiale.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
SULLA PUBBLICAZIONE DI DOCUMENTAZIONE ACQUISITA
Il PRESIDENTE comunica che nel corso delle audizioni svolte in sede di Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, nell’ambito dell’esame dell’Atto del Governo n. 198 (Schema di decreto legislativo recante adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento delegato (UE) 2016/161, che integra la direttiva 2001/83/CE) è stata consegnata documentazione la quale, ove nulla osti, sarà resa disponibile per la pubblica consultazione sulla pagina web della Commissione, al pari di ulteriore documentazione riguardante tale argomento, consegnata o stata richiesta dalla Segreteria della Commissione.
La Commissione prende atto.
La seduta termina alle ore 9,55.
Riunione n. 56
MERCOLEDÌ 2 OTTOBRE 2024
Presidenza del Presidente
Orario: dalle ore 8,55 alle ore 9,40
AUDIZIONE DI RAPPRESENTANTI DI FEDERFARMA, DI FEDERFARMA SERVIZI E ASSOCIAZIONE DISTRIBUTORI FARMACEUTICI (ADF), DI AFFORDABLE MEDICINES ITALIA (AMI) E DELL’ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO SULL’ATTO DI GOVERNO N. 198 (SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE ADEGUAMENTO DELLA NORMATIVA NAZIONALE ALLE DISPOSIZIONI DEL REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2016/161, CHE INTEGRA LA DIRETTIVA 2001/83/CE STABILENDO NORME DETTAGLIATE SULLE CARATTERISTICHE DI SICUREZZA CHE FIGURANO SULL’IMBALLAGGIO DEI MEDICINALI PER USO UMANO)
MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2024
231ª Seduta (pomeridiana)
Presidenza del Presidente
Intervengono il ministro per le disabilità Alessandra Locatelli e il sottosegretario di Stato per la salute Gemmato.
La seduta inizia alle ore 15,15.
IN SEDE REDIGENTE
(1037) Deputato PANIZZUT e altri. – Disposizioni per il riconoscimento e la promozione della mototerapia, approvato dalla Camera dei deputati
(Seguito e conclusione della discussione)
Prosegue la discussione, sospesa nella seduta del 5 agosto.
Il presidente ZAFFINI rende noto che gli emendamenti 1.7, 2.6 e 3.5 sono stati ritirati.
Il senatore DURNWALDER (Aut (SVP-PATT, Cb)) aggiunge la propria firma agli emendamenti 1.1, 1.2, 2.1, 3.1 e 4.1.
Il relatore BERRINO (FdI) esprime parere contrario su tutti gli emendamenti all’articolo 1.
Il ministro LOCATELLI esprime parere conforme.
Verificata la presenza del numero legale, è posto in votazione e respinto l’emendamento 1.1.
La Commissione respinge successivamente l’emendamento 1.2.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) interviene per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento 1.3, osservando la mancanza di chiarezza in ordine alle motivazioni alla base dei pareri contrari precedentemente espressi, risultando oltretutto poco comprensibile la scelta di attribuire valenza terapeutica all’attività oggetto del provvedimento in discussione, meramente complementare rispetto alle terapie comunemente accettate.
Posto in votazione, l’emendamento 1.3 è respinto.
Con una successiva votazione la Commissione respinge l’emendamento 1.4.
Per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento 1.5 ha la parola il senatore MAZZELLA (M5S), il quale critica l’opzione di promuovere la sola mototerapia attraverso lo strumento legislativo pur a fronte della sussistenza di numerose terapie complementari e integrative. Servirebbe pertanto procedere a una riflessione in merito a una possibile legge quadro sull’insieme di tali metodiche, mentre la volontà di insistere per l’approvazione del provvedimento in titolo appare lesiva della dignità delle istituzioni parlamentari.
L’emendamento 1.5 è quindi messo in votazione, risultando respinto.
È poi posto in votazione e respinto l’emendamento 1.6.
Il relatore BERRINO (FdI) esprime parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all’articolo 2.
Il parere del GOVERNO è conforme.
Interviene per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento 2.1 la senatrice CASTELLONE (M5S), la quale richiama il carattere antiscientifico della formulazione del provvedimento, in ragione della mancanza di studi attestanti la validità della mototerapia. Questo risulta particolarmente grave in un contesto nel quale le terapie di comprovata efficacia nei confronti dei disturbi dello spettro autistico sono spesso di fatto inaccessibili a molte famiglie a causa della lunghezza delle liste di attesa. La volontà di approvare il disegno di legge in discussione senza modifiche lede pertanto la dignità della Commissione, il cui operato appare dettato da ragioni di mera convenienza politica.
Preannuncia infine che non parteciperà al voto conclusivo.
L’emendamento 2.1, messo ai voti, è respinto.
La Commissione respinge poi l’emendamento 2.2.
La senatrice FURLAN (PD-IDP) preannuncia il voto favorevole sull’emendamento 2.3, sostenendo l’incongruità di un intervento del legislatore volto alla promozione di una sola attività complementare con finalità terapeutica, peraltro scarsamente fruibile nell’ambito delle strutture sanitarie e a fronte di riscontri insufficienti circa la sua efficacia.
Posto in votazione, l’emendamento 2.3 è respinto.
Messo successivamente ai voti, risulta altresì respinto l’emendamento 2.4.
Il senatore MAZZELLA (M5S) interviene per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento 2.5, rilevando la mancanza di un approccio sufficientemente critico, da parte dei senatori della maggioranza, nei confronti del disegno di legge in titolo, benché non risultino studi a sostegno dell’efficacia della mototerapia e siano state espresse perplessità in sede di audizione. Il provvedimento è inoltre contraddistinto dalla forzatura consistente nella previsione della validazione successiva delle linee guida sulla mototerapia da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.
L’emendamento 2.5 è poi posto in votazione e respinto.
Il relatore BERRINO (FdI) e la rappresentante del GOVERNO esprimono parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all’articolo 3.
Interviene per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento 3.1 la senatrice GUIDOLIN (M5S), la quale, oltre a fare propri i rilievi espressi nelle precedenti dichiarazioni di voto, rammenta il finanziamento del fondo per l’autismo disposto nella scorsa legislatura, quale esempio di azione concreta nei confronti di un ambito di intervento rispetto al quale è frequentemente richiamata l’utilità della mototerapia. Sostiene quindi l’opportunità di disporre di un piano nazionale sulle terapie complementari e di interventi riguardanti le disabilità resi efficaci dalla disponibilità di risorse finanziarie.
L’emendamento 3.1, messo in votazione, risulta infine respinto.
La senatrice ZAMBITO (PD-IDP), nel preannunciare il voto favorevole sull’emendamento 3.2, fa presente che la presentazione degli emendamenti è stata consequenziale a un confronto informale con esponenti della maggioranza. Specifica inoltre che l’approvazione del disegno di legge in titolo non può che screditare il Parlamento, a causa dell’insussistenza di valide basi scientifiche.
Posto in votazione, l’emendamento 3.2 è respinto.
In risposta a una sollecitazione della senatrice FURLAN (PD-IDP) in merito alla contrarietà espressa sull’emendamento 3.3, la rappresentante del GOVERNO fa presente che l’approvazione di una legge riguardante la mototerapia è apprezzabile in quanto strumento idoneo a favorire una promozione del complesso delle terapie complementari. Il termine “terapia” è inoltre comunemente impiegato per designare le metodiche impiegate a sostegno delle cure convenzionali, quali, appunto, la mototerapia, diffusamente impiegata nei luoghi di cura, in quanto idonea a un più completo approccio terapeutico, attento in particolare all’aspetto umano.
Il presidente ZAFFINI rammenta che è improprio sollecitare chiarimenti sulle posizioni del Governo in sede di votazione.
La senatrice CASTELLONE (M5S) rileva la sussistenza di controindicazioni del ricorso alla mototerapia per i casi di soggetti con disturbo dello spettro autistico caratterizzato da ipersensorialità. Occorre pertanto porre attenzione all’impiego di terapie realmente mirate, anche a vantaggio dei soggetti ospedalizzati, e supportate da studi scientifici.
Dichiara pertanto il voto favorevole sull’emendamento 3.3.
Posto in votazione, l’emendamento 3.3 è respinto.
Il senatore MAZZELLA (M5S) ha la parola per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento 3.4, richiamando la priorità da accordare alla destinazione di risorse adeguate al potenziamento dei servizi deputati al trattamento dei disturbi dello spettro autistico, la cui efficacia è peraltro connessa alla precocità dell’intervento terapeutico. Occorre inoltre un confronto preliminare sul complesso delle cure complementari e integrative, volto alla definizione di specifiche linee guida.
Nel preannunciare il voto favorevole sull’emendamento 3.4, il senatore MAGNI (Misto-AVS) giudica negativamente l’impostazione del disegno di legge in titolo, il quale costituisce un esempio della più volte criticata parcellizzazione degli interventi legislativi in materia sanitaria.
Messo quindi in votazione, l’emendamento 3.4 è respinto.
Con il parere contrario del relatore BERRINO (FdI) e del GOVERNO, è messo in votazione e respinto l’emendamento 3.0.1.
Il relatore BERRINO (FdI) esprime parere contrario sull’emendamento 4.1.
Il ministro LOCATELLI esprime parere conforme.
L’emendamento 4.1 è quindi posto ai voti e respinto.
Il parere del relatore BERRINO (FdI) e del GOVERNO su tutti gli emendamenti riferiti al titolo del disegno di legge n. 1037 è contrario.
Per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento Tit.1 interviene la senatrice CAMUSSO (PD-IDP), la quale considera l’approvazione del disegno di legge in discussione un atto contrario alla credibilità della Commissione, particolarmente a causa dell’assenza di basi scientifiche.
Posto in votazione, l’emendamento Tit.1 è respinto.
La senatrice ZAMBITO (PD-IDP) preannuncia il voto favorevole sull’emendamento Tit.2, volto a porre in evidenza la maggiore opportunità di una misura legislativa concernente il complesso delle terapie complementari.
L’emendamento Tit.2, al quale aggiungono le rispettive firme il senatore MAZZELLA (M5S), la senatrice GUIDOLIN (M5S), il senatore MAGNI (Misto-AVS) e la senatrice SBROLLINI (IV-C-RE), è infine posto in votazione, risultando respinto.
Il senatore MAZZELLA (M5S) ha la parola per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento Tit.3, osservando la possibile difformità di valutazioni sul disegno di legge in discussione nell’ambito del Governo. Sottolinea inoltre l’opportunità di un approccio del legislatore mirato al complesso delle terapie complementari e integrative, volto alla definizione delle linee guida.
L’emendamento Tit.3 è quindi messo in votazione e respinto.
In esito a successive e distinte votazioni sono quindi approvati, a maggioranza, gli articoli 1, 2, 3 e 4.
Il relatore BERRINO (FdI) interviene brevemente per sottolineare che la mototerapia è già ampiamente e da tempo utilizzata nelle strutture ospedaliere pediatriche, con effetti fortemente benefici sullo stato psicologico dei pazienti. Risulta pertanto evidente l’utilità del provvedimento in discussione.
Il presidente ZAFFINI avverte che si procederà alla votazione del conferimento del mandato al relatore.
Intervenendo per dichiarazione di voto contrario, la senatrice FURLAN (PD-IDP) richiama l’attenzione sui rischi connessi alla confusione tra le terapie vere e proprie e sistemi complementari di efficacia non dimostrata, quali la mototerapia.
La Commissione conferisce infine, a maggioranza, mandato al relatore a riferire favorevolmente all’Assemblea sul disegno di legge n. 1037, nel medesimo testo trasmesso dalla Camera dei deputati, autorizzandolo a richiedere lo svolgimento della relazione orale.
CONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE
Il presidente ZAFFINI avverte che un’ulteriore seduta della Commissione è convocata alle ore 9,45 di domani, mercoledì 2 ottobre.
La Commissione prende atto.
La seduta termina alle ore 16,20.
MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2024
230ª Seduta (antimeridiana)
Presidenza del Presidente
La seduta inizia alle ore 9,40.
IN SEDE REFERENTE
(1231) MARCHESCHI e altri. – Delega al Governo finalizzata alla prescrizione e alla somministrazione di programmi di esercizio fisico strutturato nel Servizio sanitario nazionale
(Esame e rinvio)
Il relatore RUSSO (FdI) specifica in primo luogo che l’articolo 1 prevede la delega al Governo per l’adozione di uno o più decreti legislativi recanti una specifica disciplina su prescrizione e somministrazione di programmi di esercizio fisico strutturato pianificati e personalizzati.
I principi e criteri direttivi per l’esercizio della delega sono recati dall’articolo 2, mentre l’articolo 3 stabilisce che i conseguenti decreti legislativi prevedano specifiche modalità per l’introduzione dell’esercizio fisico presso aziende sanitarie e ospedali, con la realizzazione di strutture dedicate ai pazienti, nonché, su base volontaria, presso società sportive o palestre.
L’articolo 4 reca una clausola di invarianza finanziaria e l’articolo 5 riguarda l’entrata in vigore.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
Il presidente ZAFFINI avverte che il termine di presentazione degli emendamenti al disegno di legge n. 287 (esercizio fisico come strumento di prevenzione e terapia), in scadenza oggi alle ore 12, è rinviato a data che sarà successivamente comunicata, nella prospettiva di un abbinamento al disegno di legge n. 1231, testé incardinato, subordinatamente al passaggio alla sede referente del medesimo disegno di legge n. 287.
Avverte altresì che l’ordine del giorno della Commissione sarà integrato con l’esame in sede consultiva del Doc. CCXXXII, n. 1 (Piano strutturale nazionale di bilancio di medio termine – Italia 2025-2029) a partire dalla seduta pomeridiana odierna.
La Commissione prende atto.
La seduta termina alle ore 9,50.
Riunione n. 55
MARTEDÌ 1° OTTOBRE 2024
Presidenza del Presidente
Orario: dalle ore 8,55 alle ore 9,40
AUDIZIONE DI RAPPRESENTANTI DELL’AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA), DI EGUALIA, DI FARMINDUSTRIA E DI FEDERCHIMICA SULL’ATTO DI GOVERNO N. 198 (SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE ADEGUAMENTO DELLA NORMATIVA NAZIONALE ALLE DISPOSIZIONI DEL REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2016/161, CHE INTEGRA LA DIRETTIVA 2001/83/CE STABILENDO NORME DETTAGLIATE SULLE CARATTERISTICHE DI SICUREZZA CHE FIGURANO SULL’IMBALLAGGIO DEI MEDICINALI PER USO UMANO).