È durato circa un’ora e mezza, presso la Foresteria di Confindustria a via Veneto, l’incontro tra il nuovo presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e i leader delle organizzazioni sindacali. Presenti il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, e il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Assente, invece, per motivi personali, il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra.
L’incontro, convocato da Orsini, è stato occasione, davanti ad un caffè (decaffeinato per tutti), per un primo giro di orizzonte sui temi legati al mondo del lavoro, dal rinnovo dei contratti alla sicurezza del lavoro, alla formazione.
“Positivo e di dialogo”, ha commentato Orsini. “È stato positivo anche per i punti chiave che andremo a discutere dalla prima/seconda settimana di settembre, dalla sicurezza sul lavoro, all’Europa, alla parte dei contratti”. Il prossimo incontro tra le parti, infatti, è fissato a settembre per gli approfondimenti sulle questioni oggi accennate e per recuperare l’assenza del segretario generale della Cisl.
E alla domanda se ritenga che ci possano essere battaglie comuni con il sindacato, Orsini ha risposto: “Credo che con il dialogo ci saranno battaglie che dovranno unire”.
Soddisfatto, ma cauto, anche il segretario generale della Cgil. “È stato il primo incontro con il nuovo presidente di Confindustria. Abbiamo affrontato una serie di temi, di titoli, di argomenti che vogliamo approfondire, a partire dalle questioni della sicurezza nei luoghi di lavoro, necessità di investire sulla formazione, di qualificare l’azione estendendo la rappresentanza dei lavoratori alla sicurezza in tutti i luoghi di lavoro”.
“Ci siamo confrontati anche sulle politiche europee, sul nuovo quadro europeo, sulle politiche industriali per difendere l’occupazione e innovare i sistema produttivi e manifatturieri.
Abbiamo ragionato sul sistema contrattuale – ha spiegato ancora Landini -, sulla riduzione del numero dei contratti e la necessità in questa fase di rafforzamento dei rinnovi contrattuale. È stato un primo giro di orizzonte, con la disponibilità e l’impegno di poter definire a settembre l’avvio di un vero e proprio confronto più strutturato che verifichi nel merito le cose concrete che possono essere realizzate”.
“Per quello che ci riguarda, abbiamo dichiarato la nostra disponibilità e richiesta di affrontare questi temi – precisa ancora il leader della Cgil -. Il fatto che Confindustria e il sindacato possano verificare proposte e valutazioni comuni da sottoporre non solo nei contratti, ma nei confronti con il governo, è un elemento importante. Anche perché – ha aggiunto – dal nostro punto di vista il governo sta facendo delle scelte che non vanno nella direzione giusta”.
Alla domanda se potranno esserci battaglie comuni con Confindustria, Landini non lo ha escluso, anche se è stato prudente. “Oggi abbiamo fatto un primo incontro, preso il primo caffè. Quale sarà il risultato di questo confronto, vedremo. Ripartiremo a settembre per entrare nel merito. Per noi il tema parte dal rinnovo dei contratti e dall’investimento serio su formazione e prevenzione su salute e sicurezza. Siamo ancora un Paese che ha tre morti al giorno per incidenti sul lavoro, che vede un aumento di infortuni e malattie professionali e un livello di precarietà sul lavoro che non sta in piedi. È dall’altra parte c’è il tema relativo al superamento di appalti e subappalti”.
Ottimismo anche per il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, per il quale questo primo incontro segna un passo importante e positivo nel dialogo con Confindustria: “È andato molto bene – ha detto -, intanto perché è importante che Confindustria e le organizzazioni sindacali si siano riviste e abbiano affrontato un po’ di problemi dopo tanto tempo, è importante perché le parti sociali hanno l’obbligo di confrontarsi sui temi del lavoro e di magari proporre alla politica e ai governi delle soluzioni sui tanti problemi che stiamo affrontando”.
Gli argomenti affrontati, come sottolineato anche da Landini, sono stati molteplici: “Abbiamo parlato d’Europa, del piano industriale che la presidente della Commissione Ue vuole mettere in piedi, dove ha fatto riferimento ai 100 giorni e pensiamo che questo debba esserci anche nel nostro Paese; un confronto prima della scadenza dei 100 giorni. Abbiamo parlato di sicurezza sul lavoro, di come rivedere gli accordi che ci sono e di come migliorare la prevenzione e la formazione, abbiamo parlato di contratti” ma, precisa Bombardieri, senza entrare “nello specifico perché oggi mancava la Cisl”.
Il segretario della Uil ritiene che ci possano essere battaglie comuni “perché i problemi che stiamo vivendo, li viviamo noi come organizzazioni del lavoratori, e li vivono anche le aziende: la transizione climatica e energetica, le ricadute nel nostro Paese, non problemi solo nostri o delle aziende. Quindi ci sono dei punti comuni”.
e.m.