“Un nuovo modello di organizzazione del lavoro, che favorisca benessere, valorizzazione dell’individuo e maggiore conciliazione dei tempi di vita e lavoro è possibile e nel settore bancario si va in questa direzione, grazie alla lungimiranza che contraddistingue la contrattazione collettiva”. Così Massimiliano Pagani, segretario nazionale Uilca, al termine dell’audizione alla Camera dei Deputati, Commissione Lavoro pubblico e privato, volta a favorire la riduzione dell’orario di lavoro.
“Abbiamo portato l’esperienza del gruppo Intesa Sanpaolo – prosegue Pagani -, frutto di un accordo con le Organizzazioni Sindacali già a maggio dello scorso anno, che prevede la fruizione volontaria dello Smart Working e della settimana corta sulla base del Contratto Nazionale del Credito. La contrattazione continua, nazionale e aziendale, è fondamentale per gestire le trasformazioni e accompagnare i processi e gli impatti della tecnologia sull’organizzazione del lavoro; garantire la tutela occupazionale; agevolare la conciliazione tempi vita-lavoro e incrementare il benessere lavorativo delle persone. La riduzione dell’orario di lavoro a 37 ore settimanali, normata dal Ccnl del credito, va in questo senso”.
In questo scenario, Uilca ritiene fondamentale il supporto di una formazione quantitativamente e qualitativamente adeguata a sostenere la necessità di incremento delle competenze e le riqualificazioni e riconversioni professionali.
“La combinazione di cultura organizzativa e relazioni sindacali evolute ha consentito il raggiungimento dell’accordo sull’organizzazione del lavoro. L’intesa, che valorizza l’applicazione di una serie di strumenti per conciliare tempi vita-lavoro, va nell’ottica di anticipare e accompagnare il percorso di digitalizzazione, garantendo sempre e comunque la volontarietà della fruizione”, aggiunge Simona Ortolani, segretaria responsabile Uilca Gruppo Intesa Sanpaolo.
“Le soluzioni raggiunte, nel Gruppo Intesa Sanpaolo in termini di rimodulazione dell’orario di lavoro e nel rinnovo del Contratto Nazionale tramite la riduzione dell’orario settimanale di 30 minuti in una negoziazione che ha portato ottimi risultati sia in termini economici che normativi, assumono ulteriore rilievo anche in una visione più complessiva, perché riprendono e applicano richieste da tempo avanzate dalla Uil per la riduzione dell’orario a parità di retribuzione in tutto il mondo del lavoro”, concludono Pagani e Ortolani.
e.m.