Abolire il Jobs Act “per noi vuol dire fare un salto nel passato”. Lo ha sottolineato il neo presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, intervistato su Rai Uno a ‘5 minuti’. “In un momento in cui i lavoratori stanno scegliendo le azienda in cui andare, ci sembra anacronistico abolirlo – aggiunge Orsini -. È una misura che esiste da dieci anni. Io credo che in questo momento servano considerazioni diverse, sta cambiando il lavoro, sta cambiando l’economia, stanno entrando nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale. Dovremmo sederci intorno a un tavolo subito per parlare di questi argomenti”.
“Parlando di lavoratori in un momento come questo – prosegue -, ad esempio abbiamo l’esigenza di dare ai ragazzi che vengono a lavorare nelle nostre aziende una casa a basso costo. E quindi serve un piano che si può ottenere con un sottostante garantito, magari da Cassa depositi e prestiti, o comunque da fondi pazienti perché si possa costruire edifici da poter far sì che gli affitti possano costare meno. Oggi è un’esigenza fondamentale riuscire a mettere i lavoratori, anche quelli che emigrano, nella condizione di spandere il meno possibile”.