Dopo due incontri con i rappresentanti aziendali di Trs (ex gruppo Trussardi), le strutture nazionali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil hanno ribadito la contrarietà all’apertura della procedura di licenziamento collettivo espressa dall’azienda.
“Siamo contrari a questa posizione assunta dai vertici aziendali perché non consentirebbe l’utilizzo di tutti gli ammortizzatori sociali applicabili e non garantirebbe un ulteriore sostegno al reddito dei lavoratori coinvolti”, dichiarano le tre sigle.
“Inoltre – proseguono – questo ulteriore sostegno economico sarebbe necessario per finalizzare con più serenità, con il gruppo Miroglio, proprietario del marchio Trussardi, l’accordo sottoscritto dalle parti lo scorso 8 marzo, che prevede la possibilità di ricollocare, entro 12 mesi, tutti i lavoratori di Trs all’interno dello stesso gruppo”.
“Un incontro con l’Azienda su questi temi, richiesto da tempo e trovato solo a tre giorni dal termine della cassa integrazione straordinaria in essere, ci fa intendere come TRS non abbia alcuna intenzione di sostenere i lavoratori. Piuttosto, l’unico scopo appare quello di scaricarli. Tutto questo è assolutamente inaccettabile. La nostra posizione è sempre per la tutela del lavoro e dei lavoratori. Per questo non permetteremo di consegnarli a un futuro incerto e metteremo da subito in campo tutte le azioni di lotta necessarie”, concludono Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil.
e.m.