Linda Laura Sabbadini seguita a scrivere cose giuste a proposito del fare figli: “Serve un investimento finanziario serio sullo sviluppo dei servizi per la prima infanzia e per l’assistenza di anziani e disabili, tempo pieno a scuola, congedi di paternità paritari, congedi parentali retribuiti adeguatamente, cambiamento dell’organizzazione del lavoro, investimenti permanenti per combattere gli stereotipi di genere.” (La Repubblica 22.01.2024).
Sarebbe un progresso la realizzazione della rete di asili nido prevista dal PNRR. Ma gli orari sono dalle 8,00 alle 16,30; incompatibili da conciliare con quelli di molti genitori obbligati a orari flessibili. Bisogna allungare gli orari degli asili anche senza la pretesa di avere sempre in servizio l’organico pieno a qualsiasi ora, ma anche utilizzando per poche ore persone in pensione, magari provenienti dalla stessa attività, eventualmente pagati con vaucher.
Specialmente nei piccoli comuni non si potranno realizzare nidi e non sarà razionale risolvere con i trasporti. C’è chi ha inventato la soluzione Tagesmutter. E’ nata ovviamente dai tedeschi. Persone che hanno il tempo e la casa adatta:” faccio la baby sitter a casa mia” ospitando 3-4 bimbi con gli orari più flessibili. Una esperienza si era avviata e funzionava specie in talune zone. E’ stata ammazzata dalla pandemia covid. Anche la nostra associata “Tagesmutter Domus” è stata costretta a chiudere. C’è cassa integrazione perenne per talune grandi imprese; non se ne poteva disporre un tantino per salvare queste attività che potessero riprendere il lavoro dopo la bufera?
Non può che accrescersi il fenomeno di anziani non autosufficienti. Chi se ne occupa? Due milioni di Caregiver a tempo pieno (spesso donne della famiglia) e un milione e mezzo di Badanti oltre ai sanitari e addetti alle diverse forme di residenze.
Alcuni Contratti di lavoro, anche grazie all’input della Legge 8 marzo 2000 n. 53 prevedono il diritto ad una aspettativa dal lavoro fino a due anni senza retribuzione e senza oneri a carico dell’impresa per chi debba dedicarsi alla assistenza di un familiare. In altri Contratti è una possibilità concessa e non un diritto. E troppo decidere per legge che sia un diritto per tutti e che magari ci sia una copertura figurativa per la pensione al livello (e costo) del lavoro domestico? Che almeno non perdi quei mesi che ti potrebbero mancare per arrivare ai venti anni per il diritto alla pensione? E questo beneficio non si potrebbe erogare anche a chi non ha un lavoro, ma potrebbe cercarlo alla fine della sua opera?
Quello del badantato, fatto prevalentemente da immigrazione irregolare, è un mercato barbaro. Anche copiando quanto realizzato in altri paesi (tutti si cita la Francia come esempio) è nato un sistema di imprese (molte sono cooperative) che organizzano e vendono il servizio alle famiglie levandole dalle incombenze di ricerca della persona da assumere e gestire un rapporto di lavoro. L’impresa fornitrice del servizio, tramite CoCoCo con qualifica di “Operatore di aiuto” può soddisfare tutte le esigenze anche di orari in modo da corrispondere alle esigenze di servizio parziale o di convivenza con le flessibilità necessarie. Talune imprese con la nostra associazione hanno promosso la figura di “Procuratore di aiuto” che tu aiuta (appunto) a individuare e combinare esigenze e soluzioni e a conoscere e rivendicare i tuoi diritti. Ti accompagna nella Jungla costituita dagli attuali Stato e mercato. Anche in questo mondo ci sono realtà discutibili e da mettere in regola.
Va organizzata l’immigrazione che serve. Non lo possono fare le famiglie. Lo può fare un sistema di imprese in relazione con uno Stato e Pubblica amministrazione che smettano di considerare nefasto il fenomeno immigrazione; bensì necessario e da regolare civilmente anche con la integrazione, ma soprattutto con l’organizzazione della convivenza.
Tante cose buone si possono fare nel senso di progredire. Occorre che lo Stato in tutte le sue articolazioni, come le grandi organizzazioni, si aprano alle novità, anche archiviando tendenze alla super regolazione perfino particolareggiata che intralciano invece che favorire le innovazioni.
Si è fatta la legge n. 33 di riforma della non autosufficienza. Entro aprile vanno definiti i Decreti delegati. Nella legge di bilancio per il 2024 non si è stanziato un Euro. Si pensa che bastino riforme senza risorse?
Aldo Amoretti
Presidente associazione Professione in Famiglia