INDAGINE CONOSCITIVA
Giovedì 25 gennaio 2024. — Presidenza della vicepresidente Chiara GRIBAUDO.
La seduta comincia alle 13.55.
Indagine conoscitiva sul rapporto tra Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro, con particolare riferimento agli impatti che l’intelligenza artificiale generativa può avere sul mercato del lavoro.
Chiara GRIBAUDO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la resocontazione stenografica e la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.
Audizione di padre Paolo Benanti, Professore straordinario presso la Facoltà di teologia della Pontificia Università Gregoriana.
(Svolgimento e conclusione).
Chiara GRIBAUDO, presidente, introduce l’audizione.
Paolo BENANTI, Professore straordinario presso la Facoltà di teologia della Pontificia Università Gregoriana, svolge una relazione sui temi oggetto dell’audizione.
Intervengono quindi, formulando osservazioni e ponendo quesiti, la deputata Valentina BARZOTTI (M5S), la presidente Chiara GRIBAUDO e i deputati Francesco MARI (AVS) e Andrea VOLPI (FDI).
Paolo BENANTI, Professore straordinario presso la Facoltà di teologia della Pontificia Università Gregoriana, risponde ai quesiti posti e rende ulteriori precisazioni.
Chiara GRIBAUDO, presidente, ringrazia l’audito per il contributo fornito all’indagine conoscitiva e dichiara, quindi, conclusa l’audizione.
Audizione di rappresentanti di ALIS – Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile.
(Svolgimento e conclusione).
Chiara GRIBAUDO, presidente, introduce l’audizione.
Francesca FIORINI, Segretario generale di ALIS, svolge una relazione sui temi oggetto dell’audizione.
Intervengono, formulando osservazioni e ponendo quesiti, la deputata Valentina BARZOTTI (M5S) e la presidente Chiara GRIBAUDO,
Francesca FIORINI, Segretario generale di ALIS, risponde ai quesiti posti e rende ulteriori precisazioni.
Chiara GRIBAUDO, presidente, ringrazia l’audito per il contributo fornito all’indagine conoscitiva e dichiara, quindi, conclusa l’audizione.
Audizione di rappresentanti di ANCE – Associazione nazionale costruttori edili.
(Svolgimento e conclusione).
Chiara GRIBAUDO, presidente, introduce l’audizione.
Massimo ANGELO DELDOSSI, vicepresidente tecnologia e innovazione di ANCE, intervenendo in videoconferenza, svolge una relazione sui temi oggetto dell’audizione.
Chiara GRIBAUDO, presidente, svolgendo alcune considerazioni finali, ringrazia l’audito per il contributo fornito all’indagine conoscitiva e dichiara, quindi, conclusa l’audizione.
Audizione di rappresentanti di Confapi – Confederazione italiana piccola e media industria privata.
(Svolgimento e conclusione).
Chiara GRIBAUDO, presidente, introduce l’audizione.
Antonio PERINI, delegato di Confapi Unimatica all’Intelligenza Artificiale, intervenendo in videoconferenza, svolge una relazione sui temi oggetto dell’audizione.
Chiara GRIBAUDO, presidente, svolgendo alcune considerazioni finali, ringrazia l’audito per il contributo fornito all’indagine conoscitiva e dichiara, quindi, conclusa l’audizione.
Audizione di rappresentanti di Confimi Industria – Confederazione dell’Industria Manifatturiera Italiana e dell’Impresa Privata.
(Svolgimento e conclusione).
Chiara GRIBAUDO, presidente, introduce l’audizione.
Domenico GALIA, consigliere e presidente di Confimi industria digitale, svolge una relazione sui temi oggetto dell’audizione.
Chiara GRIBAUDO, presidente, svolgendo alcune considerazioni finali, ringrazia l’audito per il contributo fornito all’indagine conoscitiva e dichiara, quindi, conclusa l’audizione.
La seduta termina alle 15.25.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 24 gennaio 2024. — Presidenza della vicepresidente Tiziana NISINI.
La seduta comincia alle 13.45.
Disposizioni urgenti in materia di termini normativi.
C. 1633 Governo.
(Parere alle Commissioni I e V).
(Seguito esame e conclusione).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 17 gennaio.
Tiziana NISINI, presidente, ricorda che nella precedente seduta il relatore, onorevole Coppo, ha svolto la relazione introduttiva.
Avverte che la Commissione esprimerà il parere di competenza nella seduta odierna.
Invita, quindi, il relatore a formulare una proposta di parere.
Marcello COPPO (FDI), relatore, formula una proposta di parere favorevole, raccomandandone l’approvazione.
Valentina BARZOTTI (M5S) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore, facendo notare che il provvedimento in esame appare lacunoso, non prevedendo, peraltro, alcuna proroga sul tema dello smart working per i lavoratori fragili, tema sul quale il suo gruppo ha presentato proposte di modifica presso le Commissioni di merito. In proposito, ritiene incomprensibile giustificare la contrarietà a tali proposte di modifica adducendo l’argomentazione di una loro presunta onerosità, considerato che non sussistono particolari problemi di sostituzione di lavoratori, salvo ipotizzare un utilizzo improprio dello smart working o problemi interni inerenti alla gestione del personale.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), nel condividere le considerazioni svolte dalla deputata Barzotti, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.
Marcello COPPO (FDI), relatore, esprime il proprio rammarico per la contrarietà di alcuni gruppi di opposizione alla sua proposta di parere, facendo presente che sul tema della tutela dei lavoratori fragili, che sta particolarmente a cuore dei gruppi di maggioranza, servirebbero misure strutturali piuttosto che meri interventi di proroga.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sull’ordine dei lavori, segnala ancora una volta l’emersione di un problema politico in seno alla maggioranza, costretta, come in altre occasioni, a tergiversare, svolgendo interventi sul merito, che abitualmente i gruppi di maggioranza rinunciano a svolgere, solo al fine di guadagnare tempo e raggiungere i numeri necessari in Commissione per l’approvazione dei propri provvedimenti. Ribadisce, in conclusione, la contrarietà del suo gruppo sul provvedimento in esame, che appare privo di interventi seri sul versante degli ammortizzatori sociali, sul contrasto alla precarietà e sulla formazione dei lavoratori.
Tiziana NISINI, presidente, in risposta al deputato Scotto, fa notare che nell’odierna seduta non è mai emersa alcuna problematica in relazione alla presenza dei gruppi di maggioranza in previsione delle votazioni, tenuto conto peraltro che anche il presidente ha facoltà di votare.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), ricollegandosi alle considerazioni svolte dalla presidente, fa notare che non appare opportuno, dal punto di vista istituzionale, che il presidente di Commissione partecipi alle votazioni della Commissione.
Francesco MARI (AVS) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.
Marcello COPPO (FDI), relatore, facendo riferimento ad alcune considerazioni svolte dal deputato Scotto, fa presente che non esiste alcun problema politico in seno alla maggioranza, facendo notare che si tratta piuttosto di una questione generale che coinvolge tutti i parlamentari spesso chiamati a partecipare a diverse Commissioni convocate contestualmente. Evidenzia, in ogni caso, che nella seduta odierna non è emerso alcun problema di numeri della maggioranza.
La Commissione approva la proposta di parere del relatore.
Riconoscimento dell’interesse storico, culturale e ambientale dell’area della Magna Grecia e disposizioni per la tutela e la promozione del suo territorio.
C. 882 Loizzo.
(Parere alla VII Commissione).
(Esame e rinvio).
La Commissione avvia l’esame del provvedimento in titolo.
Dario GIAGONI (LEGA), relatore, osserva che la Commissione è chiamata a esprimere alla Commissione VII (Cultura) il parere di competenza sul testo della proposta di legge C. 882, recante il riconoscimento dell’interesse storico, culturale e ambientale dell’area della Magna Grecia e disposizioni per la tutela e la promozione del suo territorio.
Ricorda preliminarmente, come indicato dalla relazione illustrativa del provvedimento, che tra l’VIII e il VII secolo avanti Cristo, coloni provenienti dalla Grecia cominciarono a stabilirsi sulle coste dell’Italia meridionale in territori corrispondenti alle attuali regioni Calabria, Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia, arrivando sino alle Marche e al Veneto. Nel III secolo avanti Cristo le colonie greche dell’Italia meridionale cominciarono a definirsi come facenti parte della cosiddetta «Magna Grecia» (Megále Hellás) per distinguersi dalla «vecchia» Grecia.
Il termine di «Magna Grecia», quindi, si riferisce alle popolazioni e alle civiltà insediatesi in quelle aree, piuttosto che a una definita entità territoriale e politica.
Quest’immenso patrimonio storico e archeologico non ha ancora trovato, a tutt’oggi, adeguata valorizzazione a causa della mancanza di un approccio unitario orientato alla promozione di tale capitale naturale – allocato in buona parte nel Mezzogiorno d’Italia, ma esteso anche al Centro e al Nord – in grado di valorizzarne l’interregionalità e i forti legami con tutto il bacino mediterraneo.
Passando ad esaminare il contenuto del provvedimento, composto da 6 articoli, soprattutto per quanto concerne i profili di interesse della XI Commissione, osserva che l’articolo 1, al comma 1, prevede che lo Stato riconosce l’area della Magna Grecia, individuata ai sensi dell’articolo 2, quale patrimonio storico, culturale e ambientale di interesse nazionale. Secondo il comma 2, nell’ambito della tutela e della promozione del peculiare valore dei territori della Magna Grecia, al fine di qualificarne la vocazione culturale e turistica, lo Stato ne promuove il recupero, la tutela e lo sviluppo, anche attraverso il potenziamento degli interventi pubblici già autorizzati nelle medesime aree, al fine di creare nuove opportunità di sviluppo sociale ed economico per le popolazioni interessate. Infine, a mente del comma 3, per le finalità di cui alla presente legge, lo Stato promuove la stipulazione e l’attuazione di accordi di programma con le regioni e con i comuni previsti dal successivo articolo 2.
L’articolo 2 individua puntualmente i territori delle Regioni Calabria, Campania, Basilicata, Puglia, Sicilia, Marche e Veneto ricompresi nell’area della Magna Grecia ai fini della proposta di legge.
L’articolo 3 prefigura una serie d’interventi. In particolare, si dispone che per le finalità della legge, possono essere ammessi a finanziamento i seguenti interventi destinati all’area della Magna Grecia: a) recupero dei manufatti di interesse storico e artistico e degli altri beni monumentali esistenti nel territorio; b) manutenzione e nuova edificazione, nel rispetto dell’ambiente circostante, di strutture turistico-ricettive, nell’ambito di progetti di valorizzazione e promozione turistica di specifiche aree; c) valorizzazione, conservazione e messa in sicurezza delle zone archeologiche e dei beni di interesse storico, artistico e ambientale, anche ai fini del miglioramento delle condizioni di pubblica fruizione, con particolare riguardo alle esigenze delle persone con disabilità; d) interventi di potenziamento dell’attività museale e documentale; e) attività di studio, informazione e comunicazione, realizzate anche attraverso la produzione di materiale teatrale, cinematografico, digitale o multimediale, e diffusione dei relativi prodotti culturali, ai fini della promozione turistica e culturale del territorio; f) programmi di formazione, riqualificazione e valorizzazione della forza lavoro già impiegata o da impiegare per le attività connesse alla promozione e alla fruizione del territorio, anche in concorso con le regioni e i comuni interessati. Al riguardo andrebbe valutata l’opportunità di precisare, alla predetta lettera f), che si tratta di programmi strategici tra loro interdipendenti.
L’articolo 4, per la realizzazione degli interventi di cui al precedente articolo 3, istituisce nello stato di previsione del Ministero della cultura un fondo, denominato «Fondo per l’area della Magna Grecia», con una dotazione di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026. Si prevede che con decreto del Ministro della cultura, adottato di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro del turismo, sentite le regioni interessate, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, siano disciplinate le modalità di accesso alle prestazioni finanziate dal Fondo, secondo i seguenti criteri di precedenza: a) attività o interventi previsti nell’ambito di accordi di programma-quadro stipulati con le regioni, le città metropolitane, le province, i comuni e i soggetti privati interessati; b) attività o interventi previsti da accordi o intese alle quali partecipano almeno dieci dei comuni indicati all’articolo 2.
L’articolo 5 prevede che il Ministero della cultura promuova un’intesa tra le regioni, le città metropolitane, le province, i comuni, gli enti e le associazioni interessati per la promozione della candidatura dell’area della Magna Grecia all’iscrizione nell’elenco del patrimonio mondiale, di cui all’articolo 11, paragrafo 2, della Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale, firmata a Parigi il 23 novembre 1972, ratificata ai sensi della legge 6 aprile 1977, n. 184.
L’articolo 6, infine, reca la copertura finanziaria del presente provvedimento.
Formula, in conclusione, una proposta di parere favorevole con osservazione.
Marco SARRACINO (PD-IDP) chiede al relatore di valutare l’inserimento nella sua proposta di parere di una osservazione che faccia riferimento alla necessità di modificare il provvedimento in esame, includendo nell’ambito dell’area della Magna Grecia – per la quale sono previsti interventi di valorizzazione del territorio – alcuni comuni, che risultano allo stato clamorosamente esclusi. Fa riferimento, ad esempio, in Campania, al comune di Bacoli, nonché ad alcune zone del territorio di Ischia, la cui importanza storico-archeologica e appartenenza a quell’area non può essere negata.
Tiziana NISINI, presidente, fa notare al deputato Sarracino che le questioni da lui poste andrebbero affrontate presso la Commissione di merito, ricordando che la XI Commissione è chiamata ad esprimersi in sede consultiva sui profili di propria competenza.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) si chiede se non sia il caso di rinviare l’espressione del parere di competenza ad altra seduta, consentendo al relatore di svolgere un supplemento di riflessione sulla questione testé posta.
Chiara GRIBAUDO (PD-IDP) confida nella sensibilità del relatore, affinché possa inserire nella sua proposta di parere un riferimento alla questione posta dal deputato Sarracino.
Dario GIAGONI (LEGA), relatore, ritiene che la questione posta dal deputato Sarracini, seppur non strettamente rientrante nell’ambito di competenza della XI Commissione, sia meritevole di attenzione, facendo presente che sarà sua cura valutarne l’inserimento nella sua proposta di parere in vista della prossima seduta.
Tiziana NISINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.
SEDE REFERENTE
Mercoledì 24 gennaio 2024. — Presidenza della vicepresidente Tiziana NISINI.
La seduta comincia alle 14.
Riduzione dei termini per la liquidazione del trattamento di fine servizio dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche e rivalutazione dei limiti di importo per l’erogazione rateale del medesimo trattamento.
C. 1254 Alfonso Colucci.
(Seguito esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 1264).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell’11 gennaio 2024.
Tiziana NISINI, presidente, comunica che è stata assegnata alla Commissione la proposta di legge C. 1264 Bagnasco, recante «Modifiche alla disciplina in materia di termini per la liquidazione e di erogazione rateale dei trattamenti di fine servizio dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche». Poiché la suddetta proposta di legge verte su materia identica a quella della proposta di legge già all’ordine del giorno, ne dispone l’abbinamento, ai sensi dell’articolo 77, comma 1, del regolamento.
In sostituzione della relatrice, impossibilitata a partecipare alla seduta, rileva che la proposta di legge C. 1264 Bagnasco, testé abbinata – che consta di due articoli – è volta a superare le disposizioni vigenti in materia di termini di liquidazione e di erogazione dei trattamenti di fine servizio spettanti ai pubblici dipendenti, al fine di ridurne la disparità rispetto alla disciplina riguardante i lavoratori del settore privato.
Tale proposta, all’articolo 1, comma 1, modificando l’articolo 3 del decreto-legge n. 79 del 1997, prevede la riduzione del termine generale per la liquidazione dei trattamenti di fine servizio, da ventiquattro mesi – o da 12 mesi, nei casi in cui la cessazione intervenga per raggiungimento dei limiti di età o di servizio e per collocamento a riposo d’ufficio – a quarantacinque giorni, nonché da tre mesi a trenta giorni, per quanto concerne il termine applicabile in caso di decesso o di inabilità.
Il comma 2 del medesimo articolo 1 – intervenendo sull’articolo 2, comma 11, lettera a), del decreto-legge n. 95 del 2012 – mira a riconoscere la corresponsione del trattamento di fine servizio entro quarantacinque giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro anche ai lavoratori posti in pensione per scelta unilaterale dell’amministrazione di appartenenza.
Il comma 3 – intervenendo sull’articolo 12, comma 7, del decreto-legge n. 78 del 2010 – in relazione alla rateizzazione del pagamento dei trattamenti di fine servizio: stabilisce in 90 mila euro l’importo complessivo di trattamento che può essere corrisposto in un’unica rata (invece dei 50.000 euro attualmente previsti); eleva lo scaglione cui si applica la suddivisione in due rate, che riguarda i trattamenti di importo superiore a 90.000 euro e inferiore a 150.000 euro (invece degli attuali importi tra 50.000 e 100.000 euro), fissando in 90 mila euro l’importo della prima rata e prevedendo che la seconda sia pari all’ammontare residuo; eleva a 150.000 euro (in luogo degli attuali 100.000 euro) il limite di importo cui si applica la suddivisione in tre rate, prevedendo che la prima rata sia pari a 90 mila, la seconda pari a 60 mila, la terza pari all’ammontare residuo.
Inoltre, in base a tale comma 3, la periodicità delle rate è ridotta a sei mesi rispetto ai dodici mesi previsti dalla normativa in vigore.
Segnala, infine, che la proposta di legge all’articolo 2 reca disposizioni in merito agli oneri derivanti dall’attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 1 – valutati in 300 milioni di euro per l’anno 2024 e in 350 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2025 – stabilendo che ai predetti oneri si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.05.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Mercoledì 24 gennaio 2024. — Presidenza della vicepresidente Tiziana NISINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Durigon.
La seduta comincia alle 14.05.
5-01883 Soumahoro: Sulla necessità di modificare i criteri basati sulla residenza per usufruire dell’assegno unico universale in modo da rispettare il diritto dell’UE.
Aboubakar SOUMAHORO (MISTO) illustra la sua interrogazione.
Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Aboubakar SOUMAHORO (MISTO), replicando, ritiene che la risposta del rappresentante del Governo sia illogica e inadeguata, dimostrando come non vi sia alcuna volontà dell’Esecutivo di conformarsi alle eccezioni sollevate dalla Commissione europea e di rimuovere dall’ordinamento italiano un principio discriminatorio, basato sulla residenza, che impedisce a taluni soggetti di beneficiare di prestazioni fondamentali. Fa presente che il suo gruppo intende portare tale battaglia anche nelle sedi europee, ritenendo sussista una fondamentale questione di eguaglianza tra soggetti portatori delle medesime esigenze, sulla quale il Governo dimostra assoluta cecità politica.
5-01884 Sarracino: Iniziative volte a salvaguardare i livelli occupazionali dei punti vendita Ipercoop di Afragola e Nola.
Marco SARRACINO (PD-IDP) illustra l’interrogazione in titolo.
Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4), facendo presente di essersi personalmente attivato, prendendo contatti con l’azienda in questione e con le stesse parti sociali, per favorire l’avvio di un tavolo presso il Ministero competente, in prospettiva di un processo di riorganizzazione aziendale che conduca anche ad una riqualificazione dei lavoratori e al mantenimento dei livelli occupazionali.
Marco SARRACINO (PD-IDP), replicando, fatto notare che appare paradossale che il Governo – come di recente affermato in Assemblea in risposta ad uno strumento di sindacato ispettivo – abbia fatto presente di non aver ricevuto alcuna segnalazione in merito a tale vertenza, ritiene necessario che l’Esecutivo si assuma la responsabilità di un intervento volto a salvaguardare i lavoratori – tra i quali vi sono e donne – dei punti vendita in questione. Auspica, inoltre, che al tavolo di confronto richiamato dal rappresentante del Governo siano chiamate a partecipare anche le parti sociali, che, a suo avviso, sarebbe anche opportuno audire nell’ambito della Commissione.
Il sottosegretario Claudio DURIGON, intervenendo per una precisazione, assicura che la presenza delle parti sociali al tavolo di confronto non è in discussione.
5-01885 Barzotti: Iniziative volte a salvaguardare l’occupazione dei lavoratori in appalto presso la Cooperativa produttori suini Prosus sita in Vescovato (CR).
Valentina BARZOTTI (M5S) illustra l’interrogazione in titolo.
Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Valentina BARZOTTI (M5S), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta del rappresentante del Governo, auspicando che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali apra un tavolo di confronto a livello nazionale e vigili attentamente sulla situazione testé descritta, tutelando i lavoratori in appalto, la cui posizione non può essere equiparata a quella degli altri lavoratori dipendenti. Evidenzia, peraltro, che sussiste una questione riguardante la tutela del diritto di sciopero dei lavoratori che dovrebbe indurre il Governo ad intervenire, tenuto conto che si rischia di mettere in pericolo la salute dei lavoratori.
5-01886 Mari: Sulle problematiche emerse in sede di applicazione della incumulabilità della pensione «quota 100» con redditi da lavoro.
Angelo BONELLI (AVS) illustra l’interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario.
Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato, facendo presente che la richiamata incumulabilità della pensione con i redditi da lavoro è stata prevista con l’introduzione delle norme sulla cosiddetta quota 100.
Angelo BONELLI (AVS), replicando, si augura che il Governo assuma una iniziativa che possa condurre all’annullamento delle sanzioni nei confronti dei pensionati richiamati, sulla base dell’applicazione del consolidato principio del ravvedimento operoso, che tenga conto della buona fede dei soggetti coinvolti e della sproporzione delle sanzioni irrogate rispetto all’entità della irregolarità riscontrata. Fa notare che l’ingiunzione dell’INPS a restituire l’intero ammontare della pensione percepita in un anno rischia di mettere in seria difficoltà economica i soggetti in questione.
La seduta termina alle 14.40.
SEDE REFERENTE
Mercoledì 24 gennaio 2024. — Presidenza della vicepresidente Tiziana NISINI.
La seduta comincia alle 14.40.
Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche.
Testo unificato C. 153 Serracchiani, C. 202 Comaroli, C. 844 Gatta, C. 1104 Barzotti, C. 1128 Rizzetto e C. 1395 Tenerini.
(Seguito esame e conclusione).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento rinviato, da ultimo, nella seduta del 23 gennaio 2024.
Tiziana NISINI, presidente, avverte che le Commissioni I (Affari costituzionali), II (Giustizia), X (Attività produttive) e XII (Affari sociali) hanno espresso parere favorevole; la VII Commissione (Cultura) parere favorevole con osservazione; la V Commissione (Bilancio) ha comunicato per le vie brevi che esprimerà il parere direttamente all’Assemblea.
Avverte che nell’odierna seduta si porrà in votazione la proposta di conferimento del mandato al relatore, onorevole Giaccone, di riferire favorevolmente all’Assemblea sul provvedimento in esame.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di conferimento del mandato al relatore, a testimonianza dello spirito costruttivo dell’opposizione, che rimane tuttavia vigile e attenta nel seguire l’andamento dell’iter, confidando che il Governo reperisca le risorse finanziarie necessarie per la concreta realizzazione degli interventi previsti.
La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore a riferire favorevolmente all’Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l’autorizzazione a riferire oralmente.
Tiziana NISINI, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.
La seduta termina alle 14.45.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 14.55.
AUDIZIONI INFORMALI
Mercoledì 24 gennaio 2024.
Audizioni informali, nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 1532-bis Governo recante disposizioni in materia di lavoro, di rappresentanti di Alleanza delle Cooperative Italiane, di Assoprofessioni e di Confprofessioni.
L’audizione informale è stata svolta dalle 15.20 alle 15.55.
Audizioni informali, nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 1532-bis Governo recante disposizioni in materia di lavoro, di rappresentanti di CNA, di Confartigianato Imprese e di Casartigiani.
L’audizione informale è stata svolta dalle 15.55 alle 16.25.
SEDE REFERENTE
Martedì 23 gennaio 2024. — Presidenza del presidente Walter RIZZETTO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l’economia e le finanze, Sandra Savino.
La seduta comincia alle 20.15.
Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche.
Testo unificato C. 153 Serracchiani, C. 202 Comaroli, C. 844 Gatta, C. 1104 Barzotti, C. 1128 Rizzetto e C. 1395 Tenerini.
(Seguito esame e rinvio).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 17 gennaio 2024.
Walter RIZZETTO (FDI), presidente, ricorda che nella seduta di mercoledì 17 gennaio scorso si era convenuto sulla necessità di un approfondimento istruttorio, con particolare riferimento agli oneri finanziari recati dal provvedimento e da alcune delle proposte emendative presentate e alla relativa copertura finanziaria, e pertanto, su richiesta della Commissione, a seguito di quanto concordato all’unanimità in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, è stato stabilito un differimento al 29 gennaio 2024 della calendarizzazione del provvedimento in Assemblea.
Nella seduta odierna si riprenderà pertanto l’esame delle proposte emendative presentate, avvertendo che la Commissione dovrebbe esaurirne l’esame nella medesima seduta, al fine di poter trasmettere il testo alle Commissioni competenti in sede consultiva per poi – acquisiti i relativi pareri – procedere al conferimento del mandato al relatore di riferire all’Assemblea, se possibile, nella giornata di domani. Fa presente al riguardo che l’esigenza di tale tempistica è conseguente alla possibilità che sia posta dal Governo la questione di fiducia sul disegno di legge C. 1606, di conversione del decreto-legge n. 181 del 2023, recante disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, nel pomeriggio di domani, e quindi giovedì 25 gennaio prossimo, in pendenza di fiducia, la Commissione non potrebbe svolgere seduta in sede referente sul provvedimento e dovrebbe convocarsi necessariamente – per il conferimento del mandato al relatore – nella giornata di venerdì 26 gennaio.
Avverte che il relatore ha presentato l’emendamento 5.100, che è già stato anticipato ai gruppi per le vie brevi ed è in distribuzione.
Chiede al relatore e al rappresentante del Governo di esprimere il parere sulle proposte emendative presentate.
Andrea GIACCONE (LEGA), relatore, raccomanda l’approvazione del suo emendamento 5.100, invitando al ritiro di tutte le restanti proposte emendative. Dichiara la sua disponibilità a valutare con attenzione, in vista dell’esame in Assemblea, alcune delle proposte emendative, che ritiene condivisibili, come l’emendamento Barzotti 1.1, in relazione al quale sta valutando l’ipotesi di una riformulazione.
La Sottosegretaria Sandra SAVINO esprime parere conforme a quello del relatore.
Valentina BARZOTTI (M5S), intervenendo sull’ordine dei lavori, ritiene necessario che il Governo faccia chiarezza circa la copertura finanziaria di alcune delle misure recate dal testo unificato in esame, non comprendendo come si possa procedere nell’iter senza tale fondamentale delucidazione. Fa notare che il provvedimento è atteso da un’ampia fascia di popolazione che non merita di essere presa in giro. Ricorda che il lavoro dei gruppi in senso trasversale su tale provvedimento è iniziato nella passata legislatura, precisando, tuttavia, che l’assenza di chiarezza da parte del Governo rischia di incrinare tale spirito di condivisione. Fa notare che sarebbe grave se il Governo non individuasse le risorse per tale delicato intervento normativo, tenuto conto che lo ha fatto invece per altri tipi di intervento di minore importanza.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sull’ordine dei lavori, nel ricordare lo spirito di condivisione che ha portato durante l’esame dell’ultima legge di bilancio alla presentazione di un ordine del giorno trasversale volto ad impegnare il Governo a trovare le risorse per finanziare gli interventi in oggetto, giudica essenziale che il Governo faccia chiarezza su tale punto, dimostrando serietà e attenzione nei confronti dei tanti cittadini in difficoltà che potrebbero beneficiare di tali misure. Giudica necessario procedere con speditezza, senza ulteriori rinvii, e fornire risposte concrete alla collettività, individuando le risorse necessarie.
Davide AIELLO (M5S), intervenendo sull’ordine dei lavori, si augura che la volontà della maggioranza non sia quella di dar luogo ad un intervento «spot» su una materia così delicata e ci sia davvero l’intenzione da parte del Governo di individuare le risorse necessarie. Ritiene opportuno che su tale punto il Governo fornisca serie rassicurazioni.
Dario CAROTENUTO (M5S), intervenendo sull’ordine dei lavori, rilevato che l’Esecutivo sembra disponibile a trovare le risorse solo per alcune forme di intervento, come dimostrato anche durante l’esame del provvedimento riguardante la Ratifica ed esecuzione del Protocollo tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio dei ministri della Repubblica di Albania per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria, giudica necessario capire dal Governo, anche attraverso l’audizione del Ministro Giorgetti, quali siano le sue priorità e se vi sia la reale intenzione di trovare risorse per le misure recate dal testo unificato in esame.
Walter RIZZETTO (FDI), presidente, ricorda che il provvedimento in esame è condiviso da tutti i gruppi, anche da quelli di maggioranza, che ne hanno a cuore la positiva conclusione dell’iter. Fa notare, tuttavia, che alcune misure recate dal testo unificato, come quelle all’articolo 1 e 3, appaiono suscettibili di determinare oneri finanziari, risultando, peraltro, in alcuni casi – ad esempio per quanto riguarda l’intervento al comma 5 dell’articolo 1, che prevede che per le malattie di cui al comma 1 dello stesso articolo, il congedo per cure di cui all’articolo 7, comma 1, del decreto legislativo 18 luglio 2011, n. 119, sia esteso a quarantacinque giorni – difficilmente quantificabile, a priori, la necessaria copertura finanziaria, essendo rimesso ad un successivo decreto ministeriale la determinazione della platea dei beneficiari.
Ritiene opportuno, dunque, procedere nell’iter di esame, al fine di trasmettere il testo unificato risultante dall’esame degli emendamenti alle Commissioni per l’espressione del parere di competenza, sollecitando in tal modo l’istruttoria della Commissione Bilancio. Ritiene che quest’ultima potrebbe, attraverso la richiesta di una relazione tecnica, far luce su tali aspetti e sbloccare la situazione, preso atto, peraltro, della disponibilità del relatore a valutare alcune ipotesi di riformulazione di alcune proposte emendative in vista dell’esame in Assemblea.
Andrea GIACCONE (LEGA), relatore, condividendo le considerazioni testé svolte dal presidente Rizzetto, fa presente che il provvedimento è largamente condiviso, ricordando che fu la stessa Lega a sollecitarne la calendarizzazione in Commissione. Ricorda che già nella passata legislatura su tale tema fu conferito il mandato al relatore in Commissione su un testo sul quale poi venne richiesta la relazione tecnica e che quell’iter si bloccò a causa della conclusione anticipata della legislatura. Ritiene inutile immaginare di audire il Ministro Giorgetti senza che vi sia il supporto concreto di una relazione tecnica.
Walter RIZZETTO (FDI), presidente, ribadisce la sua convinzione di proseguire speditamente l’esame, facendo notare che resterebbe in ogni caso impregiudicata la facoltà per la Commissione di continuare ad approfondire le questioni ed eventualmente valutare eventuali modifiche al testo nel prosieguo dell’iter.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) chiede una breve sospensione dei lavori al fine di consentire ai gruppi di opposizione una riflessione sulle questioni testé poste.
Walter RIZZETTO (FDI), presidente, accogliendo la richiesta del deputato Scotto, sospende brevemente i lavori.
La seduta, sospesa alle 20.45, è ripresa alle 20.55.
Walter RIZZETTO (FDI), presidente, riprendendo i lavori, chiede ai gruppi come intendano proseguire l’esame.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) fa presente che il suo gruppo, d’intesa con gli altri gruppi di opposizione, ritiene opportuno proseguire speditamente l’iter di esame, in modo da rispettare la calendarizzazione del provvedimento in Assemblea e giungere quanto prima a fornire risposte concrete ai cittadini. Si ritiene convinto della buona fede dei gruppi di maggioranza e del Governo, che su un argomento di tale portata non può venir meno.
Dichiara, in conclusione, di ritirare il suo emendamento 1.4.
Francesco MARI (AVS), associandosi alle considerazioni svolte dal deputato Scotto, dichiara di ritirare tutte le proposte emendative a sua prima firma.
Valentina BARZOTTI (M5S), condividendo l’esigenza di proseguire speditamente l’iter di esame, dichiara di ritirare tutte le proposte emendative presentate dal suo gruppo per favorire l’approvazione di un provvedimento molto atteso.
Walter RIZZETTO (FDI), presidente, nel ringraziare i gruppi di opposizione per lo spirito di collaborazione, prende atto con favore del clima di convergenza registrato su un tema così importante.
Passando all’esame delle proposte emendative non ancora ritirate, prende atto che la deputata Gribaudo sottoscrive l’emendamento Faraone 5.2 e lo ritira.
La Commissione approva, quindi, l’emendamento 5.100 del relatore.
Walter RIZZETTO (FDI), presidente, prende atto che la deputata Gribaudo sottoscrive l’articolo aggiuntivo Gebhard 5.01 e lo ritira.
Andrea GIACCONE (LEGA) rivolge un ringraziamento a tutti i gruppi per la disponibilità al confronto e alla collaborazione.
Walter RIZZETTO (FDI), presidente, avverte, dunque, che si è concluso l’esame delle proposte emendative e che il testo unificato delle proposte di legge in titolo, come risultante dall’esame delle proposte emendative, sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l’espressione dei rispettivi pareri.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 21.