“Guidiamo il cambiamento” è il titolo dell’assemblea organizzativa nazionale che la Cisl terrà a Roma dal 5 al 6 dicembre all’auditorium del Massimo, in via Massimiliano Massimo. I lavori si apriranno alle 9.45 con il saluto del segretario della Cisl Lazio Enrico Coppotelli, a cui seguiranno l’intervento introduttivo del leader nazionale della confederazione Luigi Sbarra e la relazione di Daniela Fumarola, segretaria organizzativa del sindacato di via Po. Alle 11 il professor Aldo Carera, presidente Fondazione Giulio Pastore, presenterà il Bilancio di missione 2021/2022.
La prima giornata continuerà con il dibattito in plenaria e i lavori nelle commissioni. La mattinata del 6 dicembre inizierà alle 9.00 con la presentazione della ricerca Ipsos “Quale domanda sociale dopo la crisi”. Dopo il dibattito e l`approvazione dei documenti prodotti dalle commissioni, alle 12.30, il leader Cisl Sbarra concluderà i lavori.
Il percorso dell’assemblea organizzativa ha coinvolto dal mese di settembre migliaia di iscritti, delegati, quadri e dirigenti di ogni struttura confederale e di categoria. “E` stato un grande momento di mobilitazione e di democrazia associativa, per aggiornare gli strumenti organizzativi adeguandoli ai cambiamenti in atto”, sottolinea la segretaria confederale organizzativa Cisl, Daniela Fumarola. “Con la nostra assemblea nazionale completiamo questo percorso di partecipazione collettiva, di innovazione e di consolidamento dell`identità Cisl. Vogliamo riflettere sulle evidenti trasformazioni del mondo del lavoro e della società italiana, in una fase cruciale che attraversa la dimensione nazionale e internazionale, per aggiornare, innovare e ricalibrare l’azione del sindacato sul piano delle politiche organizzative, del rafforzamento della rappresentanza nei luoghi di lavoro e sul territorio, valorizzando la partecipazione attraverso la contrattazione aziendale e sociale. Intendiamo rafforzare il sistema dei servizi, la formazione sindacale, il proselitismo e gli strumenti di comunicazione, in linea con i nostri valori. Significa maggiore centralità della persona e del lavoro, autonomia, rappresentanza e contrattazione, specie di secondo livello, democrazia economica, corresponsabilità nel governo delle transizioni e nelle strategie di sviluppo e coesione”.