Parte questa mattina la due giorni di mobilitazione dei metalmeccanici organizzata dai sindacati di categoria Fim, Fiom e Uilm per chiedere al governo politiche industriali che rilancino e garantiscano futuro al lavoro del comparto. Per la giornata odierna è previsto uno sciopero di 4 ore con manifestazioni in tutto il centro Nord Italia, mentre lunedì 10 giugno toccherà ai lavoratori del centro Sud.
Il segretario generale della Fim Cisl, Roberto Benaglia, è presente alla mobilitazione di Genova, partita da Piazza Massena a Genova Cornigliano e che attraverserà la città fino a Genova Sampierdarena, dove chiuderà la manifestazione con il comizio in piazza Montano. “Da Genova oggi i metalmeccanici lanciano un grandissimo appello insieme alle altre piazze metalmeccaniche del Centro-Nord d’Italia , al Governo e a tutto il Paese. Non c’è futuro senza l’industria metalmeccanica, è assolutamente indispensabile che al nostro settore venga garantito un futuro e che dentro le transizioni in atto da quella energetica e green a quella digitale si rilancino le imprese e il lavoro”.
“Abbiamo transizioni importanti a partire dall’automotive, alla siderurgia e aziende in crisi, molte storiche, per le quali va trovata una soluzione- prosegue Benaglia -. Il nostro è un settore che ha bisogno di un salto di qualità, c’è bisogno di un Governo che sia capace non solo di accoglierci e aprire tavoli ma capace di darci risposte. Da domani è necessario cambiare passo, dare un futuro alle industrie metalmeccaniche perché senza politiche industriali come Paese non andiamo da nessuna parte. In altri paesi sono già molto avanti stanno investendo miliardi di euro per gestire le transizioni, abbiamo bisogno di recuperare tempo, le risorse ci sono devono essere utilizzate bene dialogando con le parti sociali e con il sindacato che è un grande valore di questo Paese “ conclude.
e.m.