Gioventù bloccata. Il difficile passaggio dalla scuola al lavoro in Italia è il libro scritto a quattro mani da Valentina Magri, giornalista specializzata in economia e finanza, e Francesco Pastore, editorialista e professore di Economia Politica all’Università della Campania Luigi Vanvitelli scomparso prematuramente nel luglio del 2022, edito da Il Sole 24 ore nel maggio 2023.
Vincitori del Premio di Saggistica economica e sociale Il Sole 24 Ore, gli autori mettono al centro della propria indagine il cortocircuito che si innesca tra un esercito di giovani italiani in cerca di impiego e un mercato del lavoro apparentemente indisposto a farsi carico di questa “massa di lavoratori”, analizzando minuziosamente in 12 capitoli tutte le interferenze tra questi due mondi che sembrano non riuscire a comunicare tra di loro: le cause, le ripercussioni e le possibili soluzioni.
Mismatch di competenze, tasso di disoccupazione giovanile elevato, imprese che lamentano che i candidati non hanno competenze adatte al lavoro, posti vacanti che non si riescono a coprire, overeducation, record di giovani NEET: sono questi i mali che si ripercuotono su chi si affaccia per la prima volta sul mondo del lavoro e che hanno come unica origine la transizione dalla scuola al lavoro, un passaggio sempre più difficile in Italia. Inquadrando meglio il problema, Magri e Pastore hanno messo in luce il poco onorevole palmares che detiene l’Italia rispetto al resto d’Europa (tra cui il più alto tasso di NEET, di disoccupazione giovanile, di tempi di impiego post-laurea, di numero laureati, di specializzati in discipline STEM), frutto non solo di politiche sbagliate, ma anche di una cultura reazionaria che fa ancora a pugni con le urgenze di un cambiamento che se non ingaggiato rischia di spingerci sempre più in fondo alla corsa verso un futuro le cui prospettive non appaiono lineari.
La difficile transizione scuola-lavoro è la cartina di tornasole di mali divenuti endemici, di un’economia definita “a collo di bottiglia” – «Che non cresce. Che non innova. Che ha una bassa produttività. Che ha un alto costo del lavoro. Che paga poco. Che pone barriere all’ingresso del mondo professionale» -, di politiche industriali poco competitive – «Una peculiarità del tessuto produttivo italiano è la piccola dimensione delle imprese […] che si traducono in bassa produttività, elemento di debolezza del nostro sistema produttivo. Sulla fragilità delle PMI influisce sicuramente il fatto che in Italia da anni manca un politica industriale che le aiuti a crescere […] e colpevole è l’assenza di un governo pubblico» – e di politiche del lavoro stentanti – l’alto tasso di NEET, ad esempio, è «l’indicatore più evidente di un fallimento estremo delle politiche del lavoro, della formazione e dell’orientamento professionale». Ma in particolare è «la cesura netta tra la “pratica” (del lavoro) e la “grammatica” (della scuola)» che attiva campanelli d’allarme: secondo gli autori, un sistema di istruzione sequenziale come quello della scuola italiana, impedisce ai giovani «di inserirsi nella società e dare il loro contributo con il proprio lavoro», perché «la separazione tra la teoria e la pratica […] sforna giovani ricchi di conoscenze teoriche, capacità dialettiche e cultura, ma poveri di “saper fare” e competenze maggiormente legate al mondo del lavoro».
Dopo aver elencato e analizzato i principali provvedimenti presi dai governi italiani negli ultimi anni per favorire l’occupazione e l’inserimento dei giovani e portato ad esempio una serie di casi virtuosi di PCTO, ITS Academy e apprendistato, il libro si chiude con una serie di proposte rivolte a chi può strutturalmente fare qualcosa per cambiare questo modo di vivere e far vivere il lavoro dei/ai giovani, rivolgendosi quindi ai diretti e dichiarati destinatari del volume: l’Italia, l’Europa, i giovani e le famiglie.
Il taglio è diretto e pragmatico, senza indulgenze o commiserazioni per questa o quella categoria di attori coinvolti in questo scenario tanto complesso. Il lettore viene messo di fronte a una verità senza edulcorazioni in cui si troverà a rispecchiarvisici senza possibilità di fuggire davanti all’evidenza. La sensazione è che il nostro Paese e i suoi attori stiano lentamente prendendo coscienza di queste distorsioni e che la direzione del mutamento sia in avanti, ma con una velocità di progresso ancora troppo lenta.
Elettra Raffaela Melucci
Titolo: Gioventù bloccata. Il difficile passaggio dalla scuola al lavoro in Italia
Autori: Valentina Magri, Francesco Pastore
Edizione: Il Sole 24 Ore
Anno di pubblicazione: maggio 2023
Pagine: 304 pp.
ISBN: 979-1254841273
Prezzo: 16,90€