Notte di terrore in Emilia-Romagna, colpita da una tremenda alluvione. E’ di tre morti e quattro dispersi il bilancio, provvisorio, dell’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito la regione: si contano 14 i fiumi esondati, allagamenti diffusi in 23 Comuni, oltre 250 dissesti in atto. Dopo che è stato ritrovato senza vita l’uomo che risultava disperso a Forlì, un secondo uomo ha perso la vita a Ronta di Cesena. La prima vittima è morta, probabilmente annegata, nel piano terra della casa di via Firenze, in aperta campagna, vicino agli argini del fiume Montone, dove abitava insieme alla moglie. La donna è stata salvata dai soccorritori e ha detto che il marito era rimasto in casa al piano inferiore, dove è stato trovato senza vita. La seconda, un uomo sui 70 anni, è morta a causa dell’esondazione del fiume Savio e dalle forti precipitazioni che si abbattono sulla regione da ieri. Risulta inoltre dispersa la moglie.
In totale, almeno 4 persone risultano disperse nella provincia di Forlì-Cesena in seguito all’andata di maltempo che vede impegnati circa 600 vigili del fuoco. Secondo quanto si apprende dai soccorritori, una persona sarebbe dispersa a Cesena e tre a Forlì.
La situazione “è drammatica”, un evento “doloroso e difficile da gestire, di portata eccezionale e senza precedenti”, dice l’assessore alla Protezione civile e vice presidente della Regione, Irene Priolo, ricordando che in queste ore sono caduti fino a 300 millimetri di pioggia.
In Romagna – la zona più colpita dal maltempo – le parole dei sindaci sono dure. “Abbiamo trascorso una nottata che non dimenticheremo mai più” dice Massimo Isola, sindaco di Faenza, colpita dall’alluvione appena due settimane fa. “E’ esondato il fiume Savio, ma non è l’unico osservato speciale. Tutti i corsi secondari sono esondati la situazione è critica su tutto il territorio” ricorda il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, che invita tutti i residenti ad “abbandonare gli scantinati e gli appartamenti al piano terra”. Ancora in queste ore “siamo impegnati in evacuazioni sia per gli allagamenti sia per alcune frane in zona collinare. Quindi – esorta Lattuca – serve massima allerta, dobbiamo mantenere alta l’attenzione non possiamo in alcun modo abbassare la guardia”.
“Situazione drammatica” anche per il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, in contatto costante con i soccorritori che hanno lavorato tutta notte: “Abbiamo avuto migliaia segnalazioni di aiuto per persone che hanno rischiato la vita. Stiamo faticando a contattare le persone che non riescono a caricare il cellulare perché senza corrente da diverse ore”.
“La provincia di Ravenna irriconoscibile, distrutta” dice il sindaco Michele de Pascale. “Stiamo usando le palestre delle scuole e anche il museo per accogliere le persone evacuate. I volontari hanno invaso il municipio per dare il proprio aiuto, ma la situazione è ancora molto grave”.
Anche nel capoluogo di regione e nell’area metropolitana l’allarme resta alto. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha invitato la popolazione a non utilizzare l’auto per non intasare le strade compromesse per l’esondazione di alcuni torrenti, in particolare in via Saffi alle porte del centro storico.
“Buona parte del nostro territorio è irriconoscibile” ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, rivolgendosi alla cittadinanza: “Siamo ancora in piena allerta massima. Sono in contatto continuo con il governo, al quale abbiamo chiesto di mobilitare tutti i mezzi possibili per far fronte all’emergenza. E continuo a chiedere a tutti voi la massima prudenza. Non avvicinatevi ai fiumi, chi abita in zone vicine ai corsi d’acqua salga ai piani alti. Non muovetevi se non per necessità e seguite le indicazioni dei vostri sindaci e delle autorità competenti”.
Grave la situazione dei corsi d`acqua, con 14 fiumi esondati, anche in più punti: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco.
Secondo la Regione risultano allagamenti diffusi in 23 Comuni: Bologna, Budrio, Molinella, Medicina, Castel San Pietro, Imola, Mordano, Conselice, Lugo, Massalombarda, Sant`Agata sul Santerno, Cotignola, Solarolo, Faenza, Castel Bolognese, Riolo Terme, Bagnacavallo, Forlì, Cesena, Cesenatico, Gatteo Mare, Gambettola, Savignano sul Rubicone, Riccione. Resta altissima l`attenzione sul versante idrogeologico dell`Appennino forlivese-cesenate, bolognese e ravennate: complessivamente ci sono segnalazioni di oltre 250 dissesti in atto.
Già ieri la Regione ha chiesto al Dipartimento nazionale di Protezione civile un rafforzamento del soccorso tecnico urgente coinvolgendo ulteriormente l`Esercito e i Vigili del fuoco per intervenire in maniera ancor più tempestiva possibile. In arrivo gli uomini del Battaglione San Marco. Già operativi 510 Vigili del fuoco, e altri 100 in arrivo, oltre a tre elicotteri che stanno operando da questa notte nel cesenate. Il Comando operativo di vertice interforze (COVI) ha attivato 5 elicotteri, 9 gommoni e 6 lagunari oltre a 12 unità operative per il controllo degli argini, un aeromobile a pilotaggio remoto pronto per il monitoraggio, 7 battelli gonfiabili. In arrivo ulteriori squadre di volontari delle associazioni nazionali e delle colonne di Veneto e Lombardia. La Capitaneria di Porto nazionale sta mettendo a disposizione 3 elicotteri, un aereo, 2 battelli e, in arrivo a Ravenna, 12 subacquei. I Carabinieri rafforzeranno il presidio sul territorio grazie a squadre antisciacallaggio e metteranno a disposizione 2 elicotteri, così come la Guardia di Finanza. La Croce Rossa Italiana sta mettendo in azione 116 volontari, e il Soccorso alpino altri 136, 12 operatori alluvionali e 3 ambulanze fuoristrada.
e.m.