8 marzo, festa della donna. Sono tante le declinazioni e le sfumature attraverso le quali celebrare questa giornata. Una società più inclusiva, una maggiore partecipazione delle donne nel mercato del lavoro, senza che debbano scegliere tra la carriera e la maternità. Una crescente presenza delle donne nei ruoli apicali e nelle istituzioni. Ricordare le donne vittime di violenza da parte dei propri mariti e compagni, soprattutto per evitare che questo triste conteggio continui ad aggiornarsi. Ci sono le donne, mamme, sorelle, mogli e compagne ucraine, così come ci sono mamme, sorelle, mogli e compagne russe schiacciate da un anno di guerra. Le donne iraniane, il fuoco e la vera anima della rivoluzione che sta attraversando il paese, le ragazze iraniane avvelenante per impedirgli un’istruzione. Le donne afgane che fuggono da un paese privo di libertà e sempre più ostile per loro. Sono tanti i volti e le storie delle donne, e non possono essere racchiuse in questo breve e imperfetto elenco.
Secondo le due donne protagoniste della politica italiana, la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein, il vantaggio di essere donne è quello di non essere viste, di non essere considerate, creando così un effetto sorpresa nei confronti dei detrattori. Le donne e le bambine annegate davanti a Cutro, come tutte quelle donne, ragazze e bambine morte nelle rotte della disperazione non le abbiamo viste arrivare, o forse non abbiamo voluto vederle arrivare.
Buon 8 marzo a tutte le donne.
Buon festa della donna a mia figlia.
Tommaso Nutarelli