Nella media dei primi nove mesi dell`anno il divario tra la dinamica dei prezzi, misurata dall`Ipca, e quella delle retribuzioni contrattuali è pari a 6,6 punti percentuali. Lo ha reso noto l’Istat.
Nel periodo gennaio-settembre 2022, la retribuzione oraria media è aumentata dell`1%, incremento più consistente di quello registrato per lo stesso periodo nel 2021 (pari allo 0,6%).
L`indice delle retribuzioni contrattuali orarie a settembre rimane invariato rispetto al mese precedente, mentre aumenta dell`1,2% rispetto a settembre 2021.
L`aumento tendenziale delle retribuzioni contrattuali è stato dell`1,5% per i dipendenti dell`industria, dello 0,6% per quelli dei servizi privati e dell` 1,5% per i lavoratori della pubblica amministrazione.
In particolare, gli aumenti tendenziali più elevati sono quelli dei ministeri (+9,3%), delle farmacie private (+3,9%) e dei Militari-Difesa (+3,8%). L`incremento è invece nullo per il commercio, credito e assicurazioni, energia e petroli ed energia elettrica e gas.
tn