Farsi carico degli interessi del Paese senza pensare agli interessi di Partito non paga. Non pagò per il PCI quando nel 1976,dopo 30 anni di opposizione, decise di dare una mano, visto che la DC non aveva i numeri per governare come nel passato. Decise di astenersi per dar vita ad un governo monocolore DC, senza nulla in cambio. C’era il rapimento Moro, c’erano gli anni di piombo.
Non pagò quando nel 1993, l’epoca di “Mani Pulite”, il PDS pur potendone approfittare, sostenne il governo Ciampi, primo non parlamentare Presidente del Consiglio, chiamato dal Presidente Scalfaro per affrontare anche allora, l’emergenza “politica, istituzionale ed economica”.
Non pagò nemmeno quando il PD si fece carico del governo Monti, un governo “tecnico” che doveva evitare all’Italia, l’insolvenza dei conti pubblici che stava rischiando con il governo del centrodestra. Un governo di “lacrime e sangue” che doveva ridare fiducia all’Europa e ai mercati e dimostrare che eravamo in grado di pagare i nostri debiti. Quale migliore occasione di andare alle elezioni senza dar conto alle conseguenze economiche a cui andava incontro il Paese?
Non ha pagato, quando il PD arrivato terzo alla Camera e quarto al Senato nelle elezioni del 2018, si è messo a soccorrere il Paese, dopo la crisi di governo creata da Salvini, (allora si disse per scongiurare l’aumento dell’IVA, poi arrivò il Covid, un evento tanto drammatico, quanto inedito e sconosciuto) e la crisi successiva, creata da Renzi.
E non ha pagato sostenere Draghi. Si potrebbe dire Italiani ingrati. Si potrebbe sostenere che gli italiani sono facili agli innamoramenti brevi(vedi Renzi, Salvini ,Di Maio ) o peggio, creduloni: pensioni minime a 1000 euro, aumento bollette pagate dallo Stato, un milione di posti di lavoro etc. Forse c’è anche questo, ma c’è molto di più.
C’è quello che molti chiamano, “l’identità di un partito”, che a mio avviso non si è persa dalla famosa “ fusione a freddo” di occhettiana memoria, ma dall’essersi concentrato esclusivamente sulla governabilità del momento, aggiustando di volta in volta il proprio pensiero in base all’emergenze del paese, senza mai fermarsi ad approfondire, a mettere a fuoco la propria identità.
C’è una responsabilità del gruppo dirigente? Senz’altro ! Ma c’è stato anche un susseguirsi di eventi che oggettivamente non hanno consentito la metabolizzazione di un nuovo soggetto, l’amalgama di modalità, procedure e riflessioni di diversa estrazione.
C’era abbastanza consapevolezza che la nascita del PD, (attraverso l’incontro di 2 grandi storie italiane ,comunista-socialista e cattolica democratica ) e la sua gestione, non sarebbero stati una passeggiata di salute?
Che piaccia o no,il PD è l’unica vera novità politica del terzo millennio. In tutti i paesi nascono e muoiono Movimenti Politici, Partiti Personali, ma in nessun paese si sono incontrati, formando un partito, la cultura della sinistra storica e la cultura cattolica popolare.
Quindi niente drammi. Non inventatevi nuovi partiti personali, coalizioni, movimenti . Allora prima di cercare un nuovo Segretario, il PD deve cercare se stesso. Mi vengono in mente alcuni esempi e senza alcuna presunzione di aver capito tutto, ma solo come spunti di riflessione
Lavoro : diminuzione delle tasse sul lavoro per aumentare gli stipendi ? Un piano del lavoro per la piena occupazione? Incentivi per ridurre il precariato? Politiche per il rilancio della produttività? Reddito di cittadinanza o reddito legato ad attività di lavori socialmente utili? Riconoscimento adeguato a giovani ricercatori e medici specializzandi prima che emigrino? Sanità, una su tutte: si può mettere un limite temporale da non oltrepassare, per garantire da Bolzano a Trapani, una prestazione di esame diagnostico o visita specialistica da parte del Servizio Sanitario Nazionale ? O le urgenze solo a pagamento ?
Istruzione : la scuola è un occupazionificio o un’istituzione prioritaria la cui funzione viene garantita da personale stabile, preparato e adeguatamente retribuito?
Pensioni : Riforma Fornero si , Riforma Fornero No? Si è d’accordo con la filosofia di quota 100, (tutti a prescindere) , o si anticipa la pensione per i lavori particolarmente logoranti e per i lavoratori di una certa età che si trovano in aziende in crisi? Si modifica la Fornero per tutti o si differenzia l’impiegato di concetto o il bidello dall’operaio alla catena di montaggio o l’edile?
Sono solo piccoli esempi e se ne potrebbero fare altri, diversi. Potremmo continuare con le riforme istituzionali: Proporzionale, semi-proporzionale o maggioritario? Cosa garantisce di più il combinato disposto rappresentanza-stabilità di governo?
Ci sono certo tanti temi da mettere a fuoco, l’ambiente, la giustizia, la burocrazia.
E ci sono temi già individuati e definiti come la legge contro l’omofobia, o lo jus soli, sono temi importanti che qualificano il livello di civiltà di un paese, ma sono temi che da soli non fanno vincere.
C’è bisogno di un partito come il PD in questo Paese, c’è bisogno del PD, guai se non ci fosse, sarebbe questa sì, un’emergenza democratica.
Le difficoltà si affrontano e si superano e il PD indiscutibilmente ha tante risorse a cui attingere a cominciare dai tanti Sindaci e Governatori regionali.
La destra ha vinto e ha il dovere di governare, il PD ha il dovere di fare una sana e forte opposizione, ma sempre nell’interesse del Paese . E naturalmente buon Congresso al PD.
Fabrizio Tola