“Vorremo capire i motivi che hanno spinto il governo a compiere questa accelerata. Al momento dare un giudizio sulla vicenda non è facile, perché non siamo stati consultati nel processo decisionale e, soprattutto, perché prima di esprimere qualsiasi pare è importante vedere e analizzare il piano industriale. Per questo chiederemo un incontro con l’esecutivo e tutti i soggetti interessati il prima possibile.”
Cosi’ Fabrizio Cuscito, segretario nazionale della Filt, il sindacato del trasporto della Cgil, commenta a caldo la decisone annunciata ieri dal Tesoro di avviare un negoziato in esclusiva con il consorzio formato da Certares Management, Delta Airlines e Air France-Klm per l’acquisizione di Ita Airways, l’ex compagnia di bandiera Alitalia. “È un fatto positivo che in base a questa ipotesi di accordo una quota significativa rimanga in mano allo stato: quello che per noi è importante è che il nuovo piano industriale contempli e rispetti tutti gli accordi che abbiamo sottoscritto per l’aumento delle assunzioni, l’innalzamento dei salari e il rafforzamento della flotta. Per questo chiediamo un confronto fin da subito”.
L’annuncio a sorpresa del governo di avviare una trattativa esclusiva ha intanto sollevato le proteste del centro destra, secondo cui dovrebbe spettare al nuovo esecutivo decidere sul destino di Ita. Ma il sindacalista taglia corto: “La verità è che la vicenda della ex Alitalia è sempre stata tirata per la giacchetta da tutti i partiti, per motivi elettorali, senza mai trovare una reale soluzione al problema. È dalla primavera del 2007 che la vicenda si trascina e, anche allora, era in campo una proposta di Air France. In questi 15 anni si sono susseguiti governi di ogni colore e possibile maggioranza. Tutti hanno fatto promesse e nessuno le ha mantenute. La situazione di Ita, e in generale tutto il trasporto aereo, richiedono pianificazione e ingenti investimenti, che non subito restituiscono i risultati sperati. I nostri governi hanno sempre avuto durate sempre troppo brevi per poter affrontare una pianificazione un rilancio della nostra ex compagnia di bandiera, e non hanno mai avuto la volontà di farsi carico di una vertenza che al livello di mero consenso elettorale non porta nessun beneficio”.
Tommaso Nutarelli