Cala la disoccupazione in Italia. Il tasso di disoccupazione, secondo le previsioni dell’Istat, scenderebbe sensibilmente quest`anno (8,4%) e, in misura più contenuta, nel 2023 (8,2%).
Nel primo trimestre di quest’anno – ha spiegato l’Istat nelle Prospettive per l’economia italiana – sono proseguiti i miglioramenti del mercato del lavoro con un aumento sia delle unità di lavoro (Ula) per il totale dell`economia (+1,7% la variazione congiunturale) sia delle ore lavorate (+1,5%). La crescita delle Ula, diffusa tra i settori, è stata trainata dalle costruzioni (+5% la variazione congiunturale) e, in misura più contenuta, dall`industria in senso stretto (+1,5%) e dai servizi (+1,4%).
Ad aprile si è manifestata una sostanziale stabilizzazione del mercato del lavoro. Il tasso di occupazione è rimasto invariato rispetto al mese precedente mentre si è registrata una marginale riduzione del tasso di disoccupazione (-0,1 punti percentuali) associata a un aumento del tasso di inattività (+0,1 punti percentuali).
Le prospettive sull`occupazione evidenziano primi segnali di rallentamento. Nel primo trimestre il tasso di posti vacanti ha segnato una prima flessione nei servizi mentre è rimasto sui livelli massimi del periodo nell`industria.
Il proseguimento delle tendenze in atto determinerebbe nell`anno corrente una crescita delle Ula (+2,5%) che è attesa proseguire nel 2023 (+1,6%), in linea con l`evoluzione del Pil.
Le previsioni delle retribuzioni per Ula dipendente incorporano una ipotesi conservativa sui rinnovi contrattuali, contabilizzando solo quelli già in vigore. In questo scenario si registrerebbe un aumento delle retribuzioni per Ula nel biennio di previsione (rispettivamente +2,6% e +2,2%).
tn