Perché non fare un open day delle pubbliche amministrazioni? Un open day di INPS INAIL, ISTAT, del Comune di Milano oppure di Roma Capitale, del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), del CNR, di una Asl, di tante amministrazioni che si aprono ai giovani, agli studenti, ai cittadini? Una giornata, insomma, per informare su quello che fanno tante amministrazioni pubbliche? Può essere utile, io credo, per avvicinare la PA ai giovani. Si sente sempre parlare male della PA, della burocrazia, della mala sanità: ma siamo sicuri che la PA sia quella che si dice in giro? Certo non sempre brilla, ma ci sono tante realtà positive, realtà in cui molte persone, donne e uomini, si impegnano con il loro lavoro a fornire servizi essenziali ai cittadini. I giovani oggi la vedono come una cosa troppo distante dai loro interessi: per questo, si dice, la Pa non è attrattiva ei concorsi vanno in parte deserti.
Ma perché non attrae la Pubblica amministrazione? Sento spesso dire che si guadagna poco. Ma un funzionario laureato, che può guadagnare al suo primo lavoro in una pubblica amministrazione tra 1500 – 2000 euro mensili, davvero troverebbe la stessa possibilità nel privato? Non ne sono così sicuro. Certo la pubblica amministrazione è suddivisa in tanti comparti differenti, e in alcuni si guadagna sicuramente di più e in altri meno; ma a mio avviso il problema retributivo è secondario. Per me il problema della mancata attrattività è dovuto soprattutto all’immagine vecchia (fantozziana) che ha la pubblica amministrazione. Lavorare in un ministero, in un ente, in un comune: sa di vecchio. Eppure non è così, o meglio non sempre è così. Ci sono amministrazioni all’avanguardia, anche da un punto di vista tecnologico, gestionale.
Ho visitato di recente una sede del Dipartimento per la trasformazione digitale, a Roma, in via Alessandria: una sede moderna, cablata, con open space, dove è difficile trovare un foglio di carta (forse io non sarei adatto, vista la mia scrivania). Una sede che non ha nulla da invidiare a quelle di e importanti società importanti del privato. Bene, quella è un PA. Non dappertutto è così? Certo, ma neanche nel privato è tutto bellissimo. E dunque, facciamo conoscere meglio le nostre amministrazioni, quello che fanno, poi i giovani decideranno se lavorarci o andare da un’altra parte. Almeno proviamoci.
Antonio Naddeo