“Siamo di fronte a un rischio di guerra molto concreto e come noto la guerra la pagano le popolazioni, non quelli che la guerra la fanno. Credo che sia il momento in cui bisogna prendere parola e parte, per essere credibili e dare un contributo. In queste ore, stiamo discutendo con Cisl e Uil per chiamare le lavoratrici e i lavoratori, i cittadini e le associazioni a prendere parola e scendere in piazza.” Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, intervenendo all’assemblea nazionale Safety Car a Torino.
“Non si può passare dalla battaglia contro un virus a una guerra – ha aggiunto -. E anziché spendere soldi, come sarebbe oggi necessario per affrontare un nuovo modello di sviluppo, per combattere il virus ed estendere la sanità pubblica nel mondo, che non sta avvenendo, e partire con una guerra e di conseguenza con investimenti che stanno portano da una crescita delle spese negli armamenti nel mondo.”
“Ci sono sempre degli interessi economici dietro le guerre – ha proseguito -. Le guerre servono proprio per regolare interessi economici e in una fase di questa natura affermare il fatto che invece è la diplomazia, confronto, mediazione tra diversi interessi, che deve governare i processi mondiali, credo sia un punto su cui non possiamo dire che non ci interessa ed essere solo spettatori. Nei prossimi giorni stiamo ragionando che in ogni luogo, non solo a livello nazionale ma nei territori, si scenda in campo, si esca da questa situazione di attesa e si affronti il problema.”
tn