“Domani ci sarà l’incontro conclusivo tra Governo e Cgil, Cisl e Uil sulla previdenza. Ci auguriamo che l’esecutivo faccia un altro passo avanti sui contenuti della sua proposta. Abbiamo apprezzato il fatto che, nell’ultimo incontro, il Governo abbia proposto di bloccare l’innalzamento dell’età anche per le pensioni di anzianità e non solo per quelle di vecchiaia e che, con le risorse risparmiate dell’Ape sociale, abbia ipotizzato la costituzione di un Fondo che ne favorisca la ‘strutturalità’. Si tratta di segnali positivi, ma non sufficienti”. Lo dichiara Cesare Damiano (Pd), presidente della commissione lavoro alla Camera.
“Ci auguriamo – prosegue – che domani si possa concludere positivamente il confronto con i sindacati: in ogni caso, la nostra battaglia per il miglioramento delle norme continuerà in Parlamento”.
n particolare, Damiano afferma di ritenere necessario che l’APE sociale venga prolungata almeno fino al 2019; che venga verificata la possibilità che le nuove categorie inserite nei lavori gravosi (agricoli, siderurgici, marittimi e pescatori) possano accedere anch’esse all’APE sociale; che i contributi figurativi riconosciuti alle lavoratrici siano di 1 anno per ogni figlio (fino a un tetto di 3); che ai giovani che avranno le pensioni liquidate con il sistema contributivo venga abbassato (da 1,5 a 1,2 volte il minimo pensionistico) il limite che consente l’accesso alla pensione.