Le morti bianche non si fermano. Anzi nei primi dieci mesi del 2017 è cresciuto il numero di decessi sul posto di lavoro, una delle piaghe italiane che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non scorda mai di ricordare. Tra gennaio e ottobre sono state presentate all’Inail circa 534mila denunce di infortuni (+0,7%), 864 dei quali con esito mortale (+1,6%).Un paese civile e moderno non può accettare oltre 1.000 morti e quasi 700 mila infortuni l’anno. Queste tragedie vanno combattute con maggiore determinazione, puntando sulla prevenzione e il contrasto a chi costringe moltissime attività, pensiamo al caso dei subappalti, a operare in condizioni di poca sicurezza
Secondo dati recenti Eurostat (2016), ogni anno oltre 3 milioni di lavoratori dell’UE-28 sono coinvolti in gravi incidenti sul lavoro, che li costringono a prendere almeno quattro giorni di assenza sul posto di lavoro. L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) riferisce che il 15% dei lavoratori dell’UE deve maneggiare sostanze pericolose come parte del loro lavoro, e un altro 15% riferisce di respirare fumo, fumi, polvere o polvere durante il lavoro. Il cancro professionale è il più grande assassino al lavoro in Europa e in altre economie ad alto reddito (Classificazione OMS). Oltre ai costi umani immensurabili, questi eventi causano una perdita significativa per l’economia europea nel suo complesso. L’UE-OSHA ha recentemente stimato il costo degli incidenti sul lavoro in 476 miliardi di euro l’anno, il 3,3% del PIL dell’UE.L’UE ha un impegno di lunga data per garantire standard elevati di condizioni di lavoro, realizzare azioni per proteggere la sicurezza e la salute sul lavoro (SSL) attraverso la questione di direttive e linee guida volte ad armonizzare i livelli di protezione dei lavoratori nell’UE, nonché come attraverso il quadro strategico dell’UE in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro 2014-2020. Il 2017 ha segnato una nuova fase per la revisione. Nei primi giorni di gennaio la Commissione ha lanciato una nuova iniziativa per promuovere la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro e ad aprile del 2017 è stato introdotto il diritto ad ambienti di lavoro salubri e sicuri come parte del decimo principio chiave del pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato solennemente dai leader dell’UE il 17 novembre 2017 al vertice sociale per la ricerca e la crescita. L’emergere di nuovi modelli di lavoro e nuove tecnologie ha portato alla ribalta nuove sfide per la SSL, comprese quelle associate al lavoro di piattaforma online. Questi rischi si sommano a pericoli più tradizionali, come quelli relativi alle sostanze chimiche cancerogene utilizzate nell’industria. Con una popolazione attiva sempre più anziana, le politiche relative alla SSL dovranno essere ripensate, anche in termini di guadagni puramente economici che possono portare. La SSL forte aiuta a prevenire lo spreco di risorse e promuovere la produttività, limitando le malattie prevenibili e le assenze per malattia e mantenendo i lavoratori più anziani nel mondo del lavoro, con un netto vantaggio per i sistemi pensionistici e sanitari , ed è stato stimato che il rendimento per ogni euro investito in SSL è notevole per lo sviluppo economico e i sistemi integrati di prevenzione del danno.