Il passaggio dell’ex Alcoa di Portovesme alla Svizzera Sider Alloys è ufficiale. Al ministero dello Sviluppo economico è stato firmato l’atto che sancisce il passaggio della fabbrica di alluminio sarda prima a Invitalia e poi alla svizzera Sider Alloys. Si chiude così una fase tormentata iniziata nel marzo 2012.
Per il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, “oggi non è la conclusione di un processo ma l’inizio. Si festeggerà quando uscirà il primo lingotto”. Per il ministro “è un passo importante di un percorso ancora lungo che va gestito bene. Non siamo ancora fuori dalla situazione di crisi”.
Il revamping e la modernizzazione degli impianti prevede un piano d’investimenti da 135 milioni di euro.
Per il ministro “la vicenda Alcoa è simbolica oltre che concreta” perché “la crisi nasce dell’idea che certe produzioni in Italia non si possano fare” ma invece “è importante aver dato una prospettiva all’azienda e agli operai”.
Calenda ha poi assicurato che ci sarà “una chiusura rapida della vicenda Eurallumina” entro “la fine di febbraio”. L’obiettivo, infatti, è quello di “rimettere in conduzione il Sulcis di fare il ciclo completo dell’alluminio”, ha aggiunto.
Inoltre Calenda ha chiesto a Invitalia, successivamente al closing dell’operazione, di verificare la possibilità di una “partecipazione all’azionariato della nuova società che gestirà l’impianto Alcoa”. Inoltre “si dovrà ragionare con l’investitore sulla possibilità di una quota riservata ai lavoratori che hanno lottato per tenere aperto l’impianto”.
Dati alla mano il ministro ha ricordato che l’ex Alcoa rappresenta un asset strategico per il paese perché è l’unico impianto italiano di produzione di alluminio primario con una capacità produttiva di 147mila tonnellate l’anno. Verrà poi recuperata la totalità della manodopera specializzata: 450 dipendenti tra diretti e indiretti. Proprio “da oggi – ha detto Calenda – inizia un rapporto tra la nuova azienda e i sindacati sul piano industriale. penso sarà un confronto molto costruttivo”.
Infine il ministro ha ribadito che “non c’è niente da festeggiare finché non esce il primo lingotto di alluminio. Lo dico proprio perché siamo in campagna elettorale, quello di oggi è un passo importante in un percorso ancora lungo che va gestito bene”.
Per l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, “è un giorno di festa perché i lavoratori aspettavano questo momento dal 2009”. Soddisfatto anche il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru: “Abbiamo raggiunto l’ultimo miglio per arrivare alla riapertura dell’impianto. Ora ci rimbocchiamo le maniche e continuiamo a lavorare”.