La Cgil esprime perplessità sulla proposta del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, di una partecipazione dei lavoratori di Alcoa nella governance della newco che dovrebbe rilevare l’azienda. “C’è una nostra perplessità – ha detto il segretario generale Susanna Camusso a margine di un incontro con il gruppo del M5S al Senato – perché non si capisce che proposta sia”.
Camusso sottolinea che “si parla di un’associazione, ma non si capisce cosa voglia dire, come coinvolge i lavoratori, che rapporto ha con le organizzazioni sindacali, quali regole democratiche. Troverei un po’ straordinario chiedere a quei lavoratori di diventare investitori. Sono cose non comprensibili, compreso quella del comitato di sorveglianza, che saremmo felici fosse la normale struttura del sistema delle imprese. Ma il consiglio di sorveglianza non è il Cda, deve avere compiti e funzioni che si definiscano. Gli unici esempi che abbiamo, Inps e Inail, sono il frutto di una legislazione esplicita che conferisce dei poteri”.
Il numero uno della Cgil ha aggiunto che “abbiamo un’urgenza rispetto all’annuncio di Calenda”, che riguarda il processo industriale di Alcoa “che per fortuna si è riaperto dando risposte positive alla tenacia dei lavoratori, che da cinque anni presidiano l’azienda e che però hanno anche altre urgenze come gli ammortizzatori e le certezze del percorso produttivo”.