“Alla fine del dicembre 2016, 1666 lavoratori Almaviva sono stati licenziati a causa di una riduzione di attività. Si è trattato del più grande licenziamento che il territorio di Roma e Lazio abbia subito dal dopoguerra a oggi, probabilmente il più grande in assoluto. I licenziamenti sono avvenuti a seguito del cambio epocale degli ammortizzatori sociali e degli assegni di sostegno al reddito: da un sistema di ammortizzatori cosiddetti passivi si è passati a quelle che pomposamente sono state definite ‘politiche attive’. E’ trascorso circa un anno e mezzo: che ne è stato di questi lavoratori? Sono stati ricollocati? Le politiche attive hanno funzionato?
Intorno a queste domande ruota l’inchiesta che la Cgil di Roma e del Lazio ha realizzato orientandosi su tre fronti principalI: un gruppo di lavoratori di Almaviva, un gruppo di lavoratori dei Centri per l’impiego e di Capitale Lavoro, le istituzioni coinvolte. Lunedì 28 maggio, alle ore 15, i risultati di questa inchiesta saranno illustrati in una conferenza stampa che si terrà presso la sede della Cgil di Roma e del Lazio di Via Buonarroti 51. Parteciperanno Donatella Onofri, segretaria della Cgil di Roma e del Lazio, Amedeo Formaggi, della Fp Cgil di Roma e del Lazio, i lavoratori dei Centri per l’impiego e i lavoratori di Almaviva, che racconteranno la propria storia”. Così, in una nota, l’ufficio stampa della Cgil di Roma e del Lazio.