Con una nota, la segreteria nazionale della Fim Cisl prende posizione a fianco del presidente della Repubblica:
“La Presidenza della Repubblica-si legge nel testo- ha assunto scelte coerenti con il proprio dovere di difendere la Costituzione italiana, le prerogative dei vari organi dello Stato, la responsabilità della tutela della convivenza civile e della collocazione e integrazione nella comunità europea e internazionale.
Tali scelte non vanno quindi piegate alle dinamiche politiche di breve momento e le accuse rivolte al Presidente della Repubblica da parte di esponenti politici del movimento 5 Stelle e della Lega sono gravissime. A queste sono seguite minacce di morte, indegne contro chiunque in un paese civile. Facciamo appello affinché, sin da subito, si assumano toni, utili al confronto democratico e si bandiscano derive violente di linguaggi che vanno censurati sul nascere da tutte le forze politiche.
“Tutti i partiti devono mettere al centro dell’azione politica gli interessi dei lavoratori, delle loro famiglie, e dei cittadini, con forte attenzione a quelli meno abbienti. Lavoratori e fasce deboli, sono i primi a pagare l’instabilità politica e hanno bisogno di certezze e non di illusioni da promesse elettorali irrealizzabili.
La “sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti previsti dalla Costituzione” (art.1). Non si può continuare a citare la nostra Carta senza conoscerne neanche il primo articolo. La stessa prevede che i Governi non siano eletti dal popolo ma in seno a maggioranze create in Parlamento sulla base all’incarico di costruire una squadra di Governo su cui il Presidente della Repubblica ha l’ultima parola. Abbiamo per questo sostenuto, sin da subito, che bisognava favorire, come Mattarella ha fatto, un Governo tra le forze che hanno vinto le elezioni. Né il Premier indicato, né il Prof. Paolo Savona erano sulla scheda elettorale, per questo evocare il mandato popolare è assolutamente improprio.
L’azione politica deve avere l’obbiettivo reale della crescita delle condizioni economiche e sociali delle persone.
L’integrazione nell’Unione Europea e l’adozione dell’Euro è una scelta fondamentale che va confermata, con un ruolo dell’Italia sempre crescente per determinare politiche economiche espansive, politiche sociali improntate ad uno stato sociale sempre più inclusivo e solidale, a responsabilità condivise più accentuate sulle politiche migratorie.
Occorre respingere qualsiasi tentazione di creare allarmismo e terrore nella nostra comunità nazionale e esigere una forte responsabilità da parte di tutte le forze politiche e sociali e i cittadini per affrontare i problemi aperti con una stretta osservanza delle regole democratiche del nostro Paese. La Fim Cisl, gelosa della propria autonomia politica, ritiene che tutto il sindacato, le associazioni tra cui Anpi, Aned e tutte le forze democratiche, non possano essere né indifferenti né neutrali quando in gioco ci sono le regole fondanti della nostra democrazia e sarà sempre al fianco delle istituzioni democratiche e della Costituzione.
In questo momento grave per il Paese -conclude la nota – la Fim-Cisl fa appello ai lavoratori e ai militanti sindacali perché una mobilitazione delle coscienze e una forte partecipazione alle iniziative sindacali a sostegno del Presidente della Repubblica e della Costituzione.