“L’1 luglio 2005 sei morto la prima volta, il 29 maggio 2018 sei morto un’altra volta”. Con queste parole, all’indomani dell’annuncio di chiusura per fallimento della Melegatti di Verona, Silvia Ronca, figlia del presidente Salvatore Ronca deceduto nel 2005, apre un post fiume su Facebook in cui lancia una pesante accusa all’attuale numero uno dell’azienda, nonché seconda moglie del Ronca, Emanuela Perazzoli.
Silvia Ronca, infatti, imputa alla Perazzoli, senza tuttavia mai nominarla direttamente, il fallimento dell’azienda e il conseguente licenziamento dei 350 lavoratori fino a ieri impiegati. “Famiglie distrutte e amareggiate e questo perché non hanno combattuto contro una malattia ma contro persone indegne, assetate di soldi e di potere, che sputano sui sentimenti della gente”.
Il post, ripreso da La Repubblica poco dopo la sua pubblicazione, è stato condiviso da più di 140 utenti e commentato da più di 170.
Rivolgendosi ai lavoratori, alcuni dei quali hanno interagito direttamente con lei attraverso il post, Silva Ronca chiosa: “Nessuno più di me e della mia famiglia può capire contro chi avete cercato di lottare..”.