Una garbata lettera di poche righe, giusto per ricordare al ministro Luigi Di Maio che sul suo tavolo, in mezzo alle 162 vertenze industriali ancora aperte, e riguardanti ‘’il destino di migliaia di lavoratori’’ c’e’ anche quella delicata dell’Ilva. Cosi’ Marco Bentivogli, Francesca Redavid e Rocco Palombella si rivolgono al titolare del Lavoro e dello Sviluppo economico per sollecitarlo ad affrontare il nodo Taranto. I tre sindacalisti riassumono, in breve, la questione: i diversi incontri avuti con ArcelorMittal, ‘’senza purtroppo arrivare a una intesa’’, i problemi ambientali, l’accordo di programma di Genova, le garanzie occupazionali su cui si è arenata la trattativa col gruppo franco indiano, ma anche la considerazione che, dal primo luglio, AM InvestCo potrebbe ‘’prendere possesso degli stabilimenti senza aver raggiunto un’intesa sindacale’’.
Proprio per questo, i sindacati chiedono a Di Maio ‘’un incontro urgente, al fine di illustrarle la nostra posizione e conoscere le azioni che il nuovo governo intende mettere in campo’’. Come è noto, nel programma di governo Lega-Cinque stelle si parla di chiusura dell’Ilva, o quanto meno della sua parte più contaminante rispetto all’ambiente. In virtu’ di questa incertezza, ArcelorMittal, nei giorni scorsi, avrebbe chiesto ai sindacati di rinviare un appuntamento informale già fissato, proprio per attendere chiarimenti dal nuovo governo.