La legge di Bilancio, bocciata dalla Commissione Europea, “più che riscriverla, bisogna scriverla, perché attualmente non c’è proprio niente, c’è soltanto un fondo, ci sono delle risorse, ma non c’è scritto assolutamente nulla su ciò che deve essere fatto”. Così il presidente dell’Inps, Tito Boeri, al Gr1 Rai.
In riferimento alle pensioni e all’introduzione di quota 100, Boeri ha sottolineato che “per certi versi, in Italia si va già in pensione a 62/63 anni”. Facendo l’esempio dei lavoratori dipendenti del settore privato, il presidente dell’Inps che in questo caso “nel 2018 l’età media effettiva di pensionamento è stata a 62 anni e 5 mesi”. “Nella cosiddetta Quota 100, che poi in realtà non è Quota 100 – ha proseguito – ci sono moltissimi lavoratori pubblici che andranno in pensione con 30mila euro di pensione, e non si tratta di categorie deboli”. Boeri quindi ha ribadito che “in Italia non si va affatto in pensione a 67 anni, si va molto prima soprattutto chi fa lavori pesanti”.