Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha inviato ieri una lettera a tutte le strutture dell’organizzazione sul metodo del dibattito congressuale che porterà all’elezione del nuovo gruppo dirigente. Di seguito il contenuto della lettera
“Care compagne e cari compagni, la Cgil è una grande organizzazione, nella quale la dialettica è parte costituente del suo modo di essere. Per queste ragioni nonostante il chiacchiericcio fuori di noi, penso che dobbiamo avere la tranquillità e la fermezza della nostra discussione senza proporre il precipitare di strumentali divisioni e nervosismi eccessivi. Il 27 ottobre abbiamo iniziato una discussione nel direttivo, sarà poi la presidenza del direttivo a redigere il resoconto attraverso il verbale, come vogliono le nostre regole.
Ma è indubbio che il comitato direttivo ha reso esplicita la legittimità del segretario generale e della segreteria di formulare e motivare una proposta e, come potrete osservare dalla relazione, di indicare come provare a costruire unità e consenso intorno al futuro gruppo dirigente della nostra organizzazione. Così come è ulteriormente ribadito il rispetto e l’applicazione delle nostre regole e quindi che il compito di eleggere il futuro segretario generale e la segreteria sarà affidato all’assemblea generale eletta al congresso di Bari, il cd può solo registrare un dibattito legittimo, utile ma non ha poteri che impegnino i futuri organismi.
Comunque è utile e legittimo che intorno agli orientamenti espressi seppur a maggioranza dalla Segreteria si discuta. Nelle ore successive alla riunione del direttivo, sono fiorite interpretazioni, da quelle consegnate alla stampa durante e sul finire del cd, a quelle inviate invece alle strutture o a compagni e compagne.
Inutile dire che se smettessimo di comunicare via stampa ci sarebbe un vero guadagno per l’organizzazione vale per le richieste di convocazione del cd, come per gli ordini del giorno da presentare. Così come non potendo far tacere la rete, si può evitare di alimentarla con note commenti, resoconti che hanno ovviamente funzione di scambio di opinioni interno al gruppo dirigente. Vale per la confederazione come dovrebbe valere per tutte le strutture.
Mi scuso per queste precisazioni che dovrebbero essere senso comune ma, da qualche tempo, non lo sono più. Uso appropriato dei social, non utilizzo della stampa, mantenere la nostra dialettica nelle sedi proprie determinerebbe un buon contributo alla serenità della nostra discussione.
Scrivo queste righe sollecitata dalla necessità di sottrarci alla rappresentazione della stampa e del pettegolezzo ma, anche perché, ci sono lettere che chiedono al segretario generale di esercitare il proprio ruolo e le proprie funzioni e di intervenire. Per questo, certa che questo ruolo sia sempre riconosciuto, ripropongo alcune scelte di comportamento che credo siano facilmente rispettabili da parte di tutte e tutti”.