Lunedì 3 dicembre, a Napoli prende il via il XIX Congresso Nazionale Fillea Cgil, uno degli ultimi congressi di categoria prima dell’appuntamento di gennaio a Bari con il Congresso nazionale Cgil.
“Abbiamo scelto Napoli – spiega il segretario generale Alessandro Genovesi – per testimoniare come il Sud sia oggi il grande campo di battaglia per ogni idea di rilancio economico, di coesione sociale, di tenuta democratica. Per far vincere il Paese e la nostra idea di solidarietà e di emancipazione.”
Per Genovesi, è necessario “provare ad esercitare una più ampia e articolata capacità di rappresentanza, riportando milioni di lavoratori dal terreno della paura al terreno dell’impegno solidale, dall’agnosticismo politico alla partecipazione attiva ai processi di cambiamento della società. Urge una ricomposizione sociale del lavoro, come proposto dalla Cgil con la Carta dei Diritti universali del lavoro, per rilanciare la funzione della stessa prestazione lavorativa come strumento che determina la personalità di ognuno di noi ed esprime il proprio contributo alla società.”
Questo vuol dire “continuare a contrastare ogni forma di lavoro nero, di precarizzazione del lavoro, di dumping contrattuale, ma al contempo vuol dire porsi il tema di come i nostri settori e il Paese si collochino nella parte alta della nuova divisione internazionale del lavoro, raccogliendo la sfida della rigenerazione urbana, delle nuove domande di mobilità e sostenibilità energetica, leggendo come un’occasione le nuove tecnologie e le nuove tendenze demografiche e culturali. Questo il ‘cuore’ vero del Piano del Lavoro della Cgil e della Fillea” conclude il leader Fillea.
TN