L’ecotassa ‘’incide significativamente’’ sul mercato, e dunque costringerà Fca a modificare il proprio piano di investimenti. Questo, in estrema sintesi, il contenuto della lettera che Pietro Gorlier, responsabile Fca dell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) ha inviato oggi al Consiglio regionale del Piemonte, per comunicare che il gruppo non prenderà parte all’appuntamento di domani, fissato per discutere, assieme anche al Comune di Torino, le prospettive del gruppo nel nostro paese. Vale la pena di ricordare che il piano annunciato dal Lingotto prevede, per l’Italia, investimenti per circa 5 miliardi, con 13 nuovi modelli, e ricadute sull’indotto,che vale 156mila addetti in Italia e 58mila in Piemonte, per un valore di 46 miliardi di fatturato in Italia, dei quali 18 in Piemonte.
Nella lettera l’assenza del Lingotto viene motivata così: “Negli ultimi giorni -scrive Gorlier- lo scenario del settore è stato significativamente modificato da interventi sul mercato dell’auto in discussione all’interno della legge di bilancio che a nostro avviso alterano l’intero quadro d’azione all’interno del quale il piano per l’Italia era stato delineato”.
Ieri, ricorda il manager Fca, il gruppo ha partecipato al tavolo sul settore convocato presso il Mise “dove, insieme alla maggior parte degli operatori del settore, ha evidenziato il significativo impatto sul mercato delle misure proposte”, aggiungendo che “al momento non abbiamo ancora visibilità su quale sarà lo scenario normativo nei prossimi anni”.
“È un fatto certo – prosegue la lettera – che il sistema di bonus-malus, qualora attuato secondo l’impianto approvato in prima lettura alla Camera, inciderà significativamente sulla dinamica del mercato, in una fase di transizione del settore, costruttori e filiera, estremamente delicata, modificando le assunzioni alla base del nostro piano industriale”. Gorlier ha concluso la missiva sottolineando di restare “a disposizione per un successivo confronto, non appena lo scenario si sarà consolidato”.