I giovani salveranno l’Europa dalla devastazione dei nuovi barbari: rafforziamo il Corpo Europeo di solidarietà. Questo, in sintesi, il messaggio di una comunicazione della Commissione Ue.
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Un corpo europeo di solidarietà, del 7.12.2016 [COM(2016) 942 finale].
La comunicazione della Commissione europea “Un corpo europeo di solidarietà”, del 7 dicembre 2016 , ha avviato la prima fase del corpo europeo di solidarietà e ha ribadito l’obiettivo di vedervi partecipare 100 000 giovani europei entro il 2020. Nel corso di quella fase iniziale sono stati attivati otto diversi programmi dell’UE per offrire ai giovani dell’Unione opportunità di volontariato, tirocinio o lavoro nell’Unione. Poiché è possibile sviluppare ulteriormente la solidarietà nei confronti delle vittime di crisi e calamità nei paesi terzi, la proposta che sarà votata il 4 febbraio 2019 prevede di estendere l’ambito del corpo europeo di solidarietà al sostegno di operazioni di aiuto umanitario nei paesi terzi, compresi quelli situati nel vicinato delle regioni ultraperiferiche dell’UE. Come dimostrato dalla valutazione ex ante che accompagna la proposta per il triennio prossimo, questa estensione servirebbe a più scopi, come l’istituzione di uno “sportello unico” per le attività di solidarietà.
Sarà incluso così il volontariato da parte dei volontari nel settore degli aiuti umanitari, attività attualmente sostenuta dall’iniziativa Volontari dell’Unione per l’aiuto umanitario. Questa iniziativa contribuisce agli sforzi volti a rafforzare la capacità dell’Unione di fornire un’assistenza umanitaria fondata sulle esigenze e le capacità e la resilienza delle comunità vulnerabili o afflitte da calamità nei paesi terzi. Estendendo il suo ambito di attività e la sua portata geografica in questo settore, la presente proposta fornisce il quadro giuridico affinché il corpo europeo di solidarietà aumenti le opportunità a disposizione dei giovani per impegnarsi in attività di solidarietà. Ciò contribuirà ad affrontare non solo le necessità sociali insoddisfatte in Europa, ma anche le sfide umanitarie in paesi terzi.
La proposta promuoverà anche lo sviluppo personale, formativo, sociale, civico e professionale dei giovani. In questo contesto il corpo europeo di solidarietà mira a rafforzare la partecipazione di giovani e organizzazioni ad attività di solidarietà accessibili e di elevata qualità. Il corpo europeo di solidarietà è un mezzo per contribuire a rafforzare la coesione, la solidarietà e la democrazia in Europa e all’estero e per affrontare le sfide sociali e umanitarie sul campo, con particolare attenzione alla promozione dell’inclusione sociale. Per conseguire questo obiettivo generale, il corpo europeo di solidarietà offrirà ai giovani occasioni facilmente accessibili di impegnarsi in attività di volontariato, tirocini o lavori in settori connessi alla solidarietà, come l’economia sociale, e per elaborare e sviluppare progetti di solidarietà di propria iniziativa. Migliorando le abilità e competenze dei giovani, quest’ultima possibilità contribuisce anche al loro sviluppo personale, sociale e professionale, così come alla loro occupabilità.
Il corpo europeo di solidarietà sosterrà inoltre attività di rete per le organizzazioni e i partecipanti. Queste mirano a promuovere uno spirito del corpo europeo di solidarietà e un senso di appartenenza a una comunità più ampia dedita alla solidarietà e a incoraggiare lo scambio di pratiche ed esperienze utili. L’iniziativa di solidarietà mira inoltre a garantire che: · le attività di solidarietà offerte ai giovani partecipanti contribuiscano ad affrontare sfide sociali concrete, alle operazioni di aiuto umanitario fondate sulle esigenze e a rafforzare le comunità; e · i risultati dell’apprendimento derivanti dalla partecipazione dei giovani a tali attività vengano debitamente convalidati.
La nuova proposta prevede come data di applicazione il 1º gennaio 2021 ed è riferita a un’Unione di 27 Stati membri, avendo il Regno Unito notificato al Consiglio europeo, il 29 marzo 2017, l’intenzione di recedere dall’Unione europea e dall’Euratom in forza dell’articolo 50 del trattato sull’Unione europea. Il corpo europeo di solidarietà offrirà nuove opportunità nel settore dell’aiuto umanitario che non saranno più sostenute dall’iniziativa Volontari dell’Unione per l’aiuto umanitario (che giungerà al termine nel 2020) e semplificherà l’accesso di organizzazioni e giovani interessati. Continuerà ad avere un unico punto di accesso facilmente accessibile attraverso il portale e punterà a garantire la più ampia divulgazione possibile alle organizzazioni e ai giovani coinvolti. Svilupperà e migliorerà inoltre la formazione disponibile prima dell’attività e il sostegno appropriato e la convalida dei risultati dell’apprendimento dopo di essa. Nella prima e nella seconda fase del corpo europeo di solidarietà – 2016/2017- 2017/2018 è stata attivata una serie di diversi programmi dell’Unione per offrire ai giovani dell’UE occasioni di volontariato, tirocinio o lavoro nell’Unione.
La nuova proposta stabilisce le basi per una terza fase del corpo europeo di solidarietà, la cui dotazione ben definita permetterà di sviluppare tutte le attività di solidarietà applicando la stessa serie di norme e condizioni, indipendentemente dal settore cui si rivolge l’azione. Poiché il nuovo ambito esteso include attività a sostegno delle operazioni di aiuto umanitario, il corpo europeo di solidarietà beneficerà di contributi aggiuntivi a sostegno del nuovo ambito di attività. Queste attività saranno attuate in stretto coordinamento con i servizi interessati della Commissione. La proposta della Commissione per il quadro finanziario pluriennale 2021-2027 ha fissato un traguardo più ambizioso per l’integrazione delle questioni climatiche in tutti i programmi dell’UE, stabilendo l’obiettivo generale di dedicare il 25 % della spesa di bilancio dell’UE a sostegno degli obiettivi in materia di clima coinvolgendo soprattutto i giovani . Il contributo del programma al conseguimento di tale obiettivo generale sarà monitorato mediante un sistema dell’UE di indicatori climatici al livello opportuno di disaggregazione, compreso il ricorso a metodologie più precise, se disponibili.
Per sostenere appieno il potenziale del programma di contribuire al raggiungimento degli obiettivi in materia di clima, la Commissione si adopererà per individuare azioni pertinenti durante l’intero processo di preparazione, attuazione, riesame e valutazione del programma. Lo spirito d’iniziativa dei giovani è una risorsa importante per la società e per il mercato del lavoro. Il corpo europeo di solidarietà contribuisce a promuovere questo aspetto offrendo ai giovani l’opportunità di elaborare e attuare progetti propri volti ad affrontare sfide specifiche a beneficio della comunità locale. Tali progetti costituiscono un’occasione per sperimentare idee e sostenere i giovani a essere promotori di iniziative di solidarietà. Essi servono anche da trampolino di lancio per un ulteriore impegno in attività di solidarietà e costituiscono un primo passo per incoraggiare i partecipanti al corpo europeo di solidarietà a intraprendere un lavoro autonomo o a dedicarsi alla fondazione di associazioni, organizzazioni non governative o altri organismi attivi nei settori della solidarietà, del non profit e dei giovani. Il corpo europeo di solidarietà è rivolto ai giovani di età compresa tra 18 e 30 anni e la partecipazione alle attività offerte dovrebbe richiedere la previa registrazione nel portale del corpo europeo di solidarietà.
Particolare attenzione dovrebbe essere prestata affinché le attività sostenute dal corpo europeo di solidarietà siano accessibili a tutti i giovani, in particolare quelli più svantaggiati. Dovrebbero essere attuate misure speciali per promuovere l’inclusione sociale e la partecipazione dei giovani svantaggiati e per tenere conto dei vincoli imposti dalla lontananza di una serie di aree rurali, delle regioni ultraperiferiche dell’Unione e dei paesi e territori d’oltremare. Analogamente, i paesi partecipanti dovrebbero adoperarsi per adottare tutte le misure adeguate a rimuovere gli ostacoli giuridici e amministrativi al corretto funzionamento del corpo europeo di solidarietà. Ciò dovrebbe comprendere la risoluzione, ove possibile e fatto salvo l’acquis di Schengen e la normativa dell’Unione in materia di ingresso e di soggiorno dei cittadini di paesi terzi, delle questioni amministrative che generano difficoltà in relazione all’ottenimento di visti e permessi di soggiorno e il rilascio di una tessera europea di assicurazione sanitaria in caso di attività transfrontaliere all’interno dell’Unione europea.
I rappresentanti Italiani in Commissione ci tengano informati per irrobustire le iniziative per il futuro del nostro Paese e dei nostri giovani e sostenere , almeno per i nostri nipoti , una Europa solidale e sociale.
Alessandra Servidori